Race for Glory: Scamarcio porta la cinema la leggenda di Fiorio e della Lancia

Sta arrivando anche nei cinema italiani Race for Glory – Audi vs Lancia, il film con Riccardo Scamarcio diretto da Stefano Mordini sulla leggendaria vittoria della Lancia nel Mondiale Rally 1983. Una storia che va oltre lo sport e ci racconta Cesare Fiorio, il comandante di quell’esercito che ha conseguito una vittoria storica contro l’Audi, l’ultima di una vettura a due ruote motrici nel Mondiale.

Il mio giudizio. Un bel film di sport e nom solo. Piacerà agli appassionti di rally, ma anche agli appassionati di storie. Perchè lo sport è il motivo per raccontare un’ossessione. Quella di vncere. Quella di Cesare Fiorio, oggi over 80 che ha ancora tanto da raccontare.

Race for Glory non è soltanto il racconto di una grande impresa sportiva, dell’ultima vittoria nel mondiale Marche di un’auto con due ruote motrici. Race for Glory è anche il racconto di come una successo sportivo possa cambiare il destino di una casa come Lancia. Chissà se senza quella vittoria avrebbe continuato ad investire nello sport. Ci saremmo persi auto che hanno fatto la storia e anche il rilancio di oggi.

Ma Race for Glory è soprattutto una storia di uomini. Di come l’ingegnio e la creatività italiani abbiano saputo battere la tecnologia tedesca, di come la visione di Cesare Fiorio abbia permesso a Davide di battere Golia, al grande sfavorito di conquistare il mondo.

Il film racconta quel 1983 magico attraverso gli occhi di Cesare Fiorio che è interpretato da Scamarcio. è stato lui l’artefice di quella cavalcata meravigliosa e imprevista. Era uno dei pochi a crederci a Torino dove temevano che una macchina perdente potesse far crollare le vendite. Fiorio però convinse Walter Röhrl, uno dei grandi campioni della specialità, ad accettare la sfida anche se Walter che aveva già vinto un Mondiale con la Fiat, preferiva starsene tra le sue api a fare il miele.

“Sono felice di poter celebrare la storia della squadra Corse Lancia, una squadra forte, fatta di piloti, ingegneri e progettisti che con tanta passione hanno compiuto insieme a me delle imprese epiche ottenendo successi indimenticabili nel corso degli anni: 15 Campionati del Mondo di Rally, tre Campionati del mondo costruttori Endurance, una 1000 miglia, due Targa Florio e una Carrera Panamericana. E oggi è ancora più importante celebrare questa storia nell’anno in cui il marchio Lancia riparte, grazie a Stellantis” ha raccontato Cesare.

Riccardo Scamarcio, Volker Bruch e Daniel Brühl sono i protagonisti della pellicola. Nel cast anche Katie Clarkson-Hill, Esther Garrel, Giorgio Montanini, Gianmaria Martini, Haley Bennett. “Race for Glory – Audi vs Lancia” è un film di Stefano Mordini, scritto da Filippo Bologna, Stefano Mordini, Riccardo Scamarcio. Una produzione Lebowski con Rai Cinema, coprodotto da Davis Film in associazione con Mas S.r.l., prodotto da Riccardo Scamarcio e Jeremy Thomas, coprodotto da Victor Hadida. Le riprese sono state effettuate lo scorso anno in Italia, coinvolgendo luoghi iconici di Torino, città in cui nasce il marchio Lancia nel 1906, collaborando con Film Commission Torino Piemonte. Tra questi luoghi il grattacielo Lancia, gli uffici di Mirafiori e altre locations di Stellantis tra le quali il Proving Ground di Balocco. Sono inoltre state utilizzate alcune vetture storiche parte del parco vetture dell’Heritage Hub di Stellantis tra cui ovviamente l’iconica Lancia Rally 037, una delle 9 vetture che hanno ispirato il design delle vetture future del marchio.

“E’ con grande orgoglio che grazie al film “Race for Glory – Audi vs Lancia” celebriamo il successo della Lancia Rally 037 al Campionato del Mondo di Rally del 1983 che diede vita a una delle più grandi sfide dello sport, conquistando appassionati in tutto il mondo e diventando una pietra miliare nella storia sportiva di Lancia. L’impresa, infatti, segnò l’inizio di un periodo d’oro per Lancia, ancora oggi il marchio con il maggior numero di vittorie nel mondo dei rally.” ha dichiarato Luca Napolitano, CEO del marchio Lancia.


Meglio conosciuto con la sigla di progetto “037”, il modello nasce sulla base della Beta Montecarlo e rappresenta appieno l’animo del marchio, fatto di forme geometriche radicali, unite a un design elegante ed esclusivo, che danno vita a una vettura sempre pronta a superare ogni ostacolo. L’esordio ufficiale avviene al Salone di Torino del 1982 con laversione stradale, con 200 esemplari prodotti propedeuticamente all’entrata nel mondo del Rally. Caratterizzata da forme “funzionali” e spigolose, sia nel frontale che nel posteriore, la Lancia Rally 037 presenta una struttura mista, monoscocca e tubolare, che viene “vestita” con una carrozzeria aggressiva ed eleganteal contempo, firmata dall’atelier Pininfarina. Per raggiungere la massima efficienza, viene realizzata in poliestere conrinforzi in vetroresina, mentre i due cofani, motore e baule, possono essere smontati integralmente, così come alcune “appendici” aerodinamiche sul montante e sulla coda, tra cui un vistoso spoiler posteriore, la rendono ancora più performante. La natura sportiva degli esterni si riflette anche negli interni, minimalisti e razionali, che rappresentano la quintessenza della competizione.
 

L’impresa del Campionato del Mondo di Rally 1983
La Lancia Rally 037 è una sportiva pura che incarna la famosa vittoria di Davide contro Golia: non a caso, a distanza di quarant’anni, è ancora l’ultima vettura a due ruote motrici che è stata in grado a vincere il Mondiale di Rally. Una vera e propria impresa, che ha consacrato il modello nell’Olimpo delle vetture immortali, raggiunta battendo avversari più potenti e, soprattutto, dotati di trazione integrale.
Il 7 ottobre 1983 la Lancia Rally 037 trionfa al Rally di Sanremo aggiudicandosi, con due gare d’anticipo, il quinto Campionato Mondiale Costruttori della sua storia. La 037 lerggera, potentissima, era imbattibile sull’asfalto, ma quell’anno andò a vincere anche in Grecia e a Sanremo.

Un risultato strepitoso per una tappa interamente “firmata” dal marchio italiano, che contava ben quattro vetture nelle prime cinque posizioni finali. In pochissimo tempo, la Lancia Rally 037 conquista anche il secondo posto nel Mondiale Piloti con Walter Röhrl e il Campionato Europeo ed Italiano con Miki Biasion.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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