Rassegna stampa: la Ferrari cambia l’ala per Miami. Che si dice di Hamilton…

Rassegna stampa post Imola con vista sul futuro della Ferrari e di Hamilton

Lewis Hamilton non veniva doppiato da nove anni. Era successo solo due volte nella sua carriera, al Gran Premio di Gran Bretagna nel 2009 e in Germania nel 2013. Luke Slater sul Telegraph scrive che non c’è neppure un vero incidente su cui scaricare la colpa e si aggiunge il colpo allo stomaco dell’enorme divario con il suo compagno di squadra, George Russell, quarto. È troppo presto per dire che Russell sta surclassando Hamilton, sottolinea il giornale inglese. Nei precedenti week-end Hamilton gli è stato davanti di sabato e di domenica in Bahrain, ma non esisteva un divario di punti così ampio tra lui e un compagno di squadra dopo tre gare, da quando di fianco gli stava Nico Rosberg nel 2016. 

Il Telegraph sta cercando una spiegazione. Un’ipotesi: Russell viene da tre stagioni in una squadra, la Williams, in difficoltà. Nel 2021 è riuscito a fare notizia con alcune impressionanti prestazioni in qualifica – soprattutto sul bagnato a Spa e a Sochi – che gli sono valse il soprannome di Mr Saturday. Parlando alla rivista MotorSport nel 2021, Russell ha detto che la stabilità dei regolamenti ha lasciato a piloti e ingegneri la responsabilità di sbloccare lo stallo nelle prestazioni. Così, sente che il suo stile di guida ne è uscito migliorato. 

Nonostante tutti i successi, Hamilton non ha dovuto sviluppare capacità simili, o comunque mai di recente. Il predominio della Mercedes dal 2014 è stato quasi assoluto. Nessun pilota ha avuto una macchina così dominante nelle mani per così tanto tempo come Hamilton. Ha usato le sue capacità per trasformare un’auto veloce in una ancora più veloce, ma adesso il compito diverso. Sarebbe uno shock se il divario continuasse a crescere in questo modo per tutta la stagione. Nell’oscurità in cui si muove la Mercedes, forse Russell ha una torcia più luminosa. La domanda è: perché sprecare risorse sull’auto di quest’anno quando puoi guardare al 2023? Hamilton ora sta combattendo su due fronti. Il primo: contro una macchina problematica. Il secondo: con un compagno di squadra che è talentuoso e veloce come nessun altro in un decennio. Non è una crisi, ma di certo un disagio.  La lotta contro Verstappen è stata una delle più grandi sfide della sua carriera. Anche questa inizia a sembrare tale

Corriere della sera: Ferrari, niente ansia. Imola è stata un’anomalia . Jean Alesi ha scritto: Leclerc aveva una sola occasione per tentare di superare Perez, su una pista che permette di utilizzare il Drs in un unico punto. Spingeva come un disperato e aveva bisogno di ridurre al massimo lo svantaggio uscendo con una velocità notevole dalla Variante Gresini. Ha sbagliato, ma Charles lotta per il Mondiale, è ovvio che faccia di tutto per conquistare un secondo posto piuttosto che un terzo. Penso che l’errore vada inserito in un contesto più ampio.

 La Stampa: “Ferrari, prove di alta velocità a Miami. Ali e aerodinamica per dimenticare Imola” –  F1, pronto un pacchetto di novità per il debutto nel Gran premio americano. Sotto esame gli errori di domenica che sono costato il podio. Binotto: le novità più importanti arriveranno a Barcellona

 la Repubblica: A Miami per ripartire, la Ferrari cambia le ali

la Gazzetta dello sport: Un’ala per volare – Ferrari sprint a Miami, più velocità sul dritto contro Verstappen. Il Drs arma in più di Max, però a Maranello studiano le contromosse. Si lavora anche sulla potenza ibrida. Nessuno conosce il nuovo stradale, ci sono solo dati Fia, il simulatore può fare la differenza

  la Gazzetta dello sport: Le trovate di Newey ancora decisive per una RB18 al top” – I ritocchi al fondo e alle sospensioni hanno reso la macchina più equilibrata

 Corriere dello sport-stadio: La reazione Ferrari” – A Miami una nuova ala posteriore per recuperare velocità sui rettilinei, poi altri miglioramenti a Barcellona che riguarderanno soprattutto il fondo. Per contrattaccare la Red Bull sarà poi necessario ritrovare il Sainz migliore. Si gioca ad armi pari: molto dipenderà dai circuiti  e moltissimo dagli sviluppi. Ecco il piano di Maranello

Tuttosport: Dal Santerno a Monza, due corse in Italia un affare per tutti➔  Ottavio Daviddi ha scritto: A Imola e Monza (come al Mugello e a Misano) basta parlare di Formula 1 o MotoGP e tutti saltano in piedi, ma per smuovere le folle serve il sostegno dei risultati. Quest’anno, la Ferrari il sostegno riesce darlo. Suona strano dirlo dopo quello che è stato il meno fortunato dei quattro GP (e mezzo, considerando la gara sprint di sabato scorso). Ma è abbastanza evidente che un inciampo, per quanto non piacevole, non costituisca un ostacolo insormontabile

Il Foglio. Fabio Tavelli ha scritto: A Imola la Ferrari aspettava la Red Bull per “suonarla” di nuovo ed invece è stata pesantemente suonata

 

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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