Red Bull prova la fuga, ma a Baku la Ferrari sorprende ancora

Red Bull favorita, Mercedes ancora in difficoltà, Ferrari sorprendente. Il venerdì di Baku ci regala questi tre elementi su cui riflettere. Non sarà una gara banale. Di questo credo si possa esser sicuri.

La prima giornata di prove di Baku ci racconta di una Red Bull in grande forma. Max Verstappen e pure Sergio Perez (suo il miglior tempo) cominciano il weekend recitando la parte dei favoriti per il gran premio dell’Azerbaijan, sesta prova di un campionato guidato proprio da Max. I due uomini Red Bull sono stati subito veloci e anche in assetto gara hanno ottenuto degli ottimi crono. Le uniche inquietudini possono venire dal futuro, dal regolamento che farà cambiare le verifiche sulla flessibilità delle ali. Quelle Red Bull sembrano visivamente muoversi molto più delle altre..

Il venerdì non ci racconta invece di una grande Mercedes con Hamilton 11° e Bottas addirittura 16°. “Fate quello che volete, ma fatemi andare più veloce”, ilradio messaggio di Hamilton in perfetto stile Raikkonen la dice lunga sulla difficoltà degli uomini di Toto Wolff. Non riescono a mandare in temperature le gomme. Hanno ritrovato gli stessi problemi di Montecarlo e tutta la loro cavalleria non basta a recuperare il gap sui 2,2 chilometri del rettilineo più lungo del mondiale. Di incoraggiante c’è solo il tempo di Hamilton in assetto gara. Quello che lascia qualche speranza per la squadra campione.

La Ferrari nelle parole dei suoi tecnici e dei suoi piloti non aveva molta fiducia di poter ripetere a Baku i risultati di Monaco. Invece le rosse sembrano anche qui in grande forma. Tra una prova e l’altra hanno addirittura scaricato l’assetto per trovare più velocità e i risultati sono decisamente interessanti. Sainz è ancora davanti a Leclerc che ha toccato ancora una volta il muro anche se meno platealmente che a Monaco. la concorrenza interna sta stimolando i due Carli a dare il loro meglio. Ma a questo punto Charles rischia di innervosirsi… E’ un momento certamente delicato. ma con una macchina da podio sarà tutto più divertente.

Il buon risultato ferrarista è confortato anche da quello di Giovinazzi con l’Alfa Romeo. Significa che il motore Ferrari sta tornando ad essere davvero competitivo…

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.