
Sorpresona austriaca. Con Russell che vince la seconda gara della sua vita per grazia ricevuta dopo il crash tra Verstappen e Norris i duellanti per la vittoria. Ferrari sul podio, anche Sainz per grazia ricevuta. La fortuna è con lui, la sfortuna con Leclerc.
Allora Max non è imbattibile. E sotto pressione non è neppure perfetto. Il Gran premio d’Austria che si stava trasformando in una indigeribile camomilla si è improvvisamente svegliato quando, dopo il secondo cambio gomme, per un’esitazione dei box alla posteriore sinistra della Red Bull, Norris si è trovato in zona Drs con Max. Lì è cominciato lo show. Lando ci ha provato. Una, due, tre volte. Ha cominciato a discutete via radio: “Si sposta in frenata! Non può farlo!”. Lando passa una prima volta alla curva tre, ma poi va largo e lascia la posizione a Max.
Quattro giri dopo è ancora lì, questa volta affonda all’esterno, ma Max di si difende duro. Si toccano una, due volte. Saltano la gomma posteriore sinistra di Max e la posteriore destra di Norris. Chissà se resteranno amici e andranno ancora a cena insieme. Max rientra ai box su tre ruote e riparte, si prende anche 10” di penalità perché i commissari lo giudicano colpevole. Lando rientra, ma non può ripartire. Il suo sogno finisce qui e poco dopo comincia lo sfogo rabbioso: “Mi aspettavo una battaglia forte, ma corretta, ma non è stata così. Avevo fatto una gara bella, senza errori. Ha reagito tre volte su tre e non avrebbe potuto muoversi. Mi ha rovinato la gara. Non è stata proprio colpa mia”. Amici come prima? “Se ammetterà di essere stato stupido e scorretto, nessun problema”… La risposta di Max non si fa attendere: “Non credo di essere stato troppo aggresivo, qualcun’altro lo è stato. Si è tuffato, magari anche in ritardo. Ci siamo toccati in modo un po’ imbarazzante…”. Nessuna ammissione. Non sarà facile riallacciare l’amicizia.
Norris si è preso 5″ di penalità per aver supetato i track limits per la terza volta nel primo attacco a Max. Una penalità arrivata tardi, a pasticcio fatto. Fosse arrivata prima sarebbe cambiato tanto.
Tra i due litiganti gode George Russell al quale la fortuna restituisce quanto gli aveva tolto in Bahrain nel 2020. Sul podio salgono anche Oscar Piastri e Carlos Sainz che salva il fine settimana di una Ferrari decisamente appannata, anche se dal venerdì alla domenica un miglioramento c’è stato.
Leclerc era addirittura uscito di scena al via, quando, toccato da Piastri dopo esser finito in un sandwich, aveva rotto l’ala anteriore, rientrando ai box e correndo poi una gara nelle ultime posizioni. Chiuderà all’undicesimo posto. Paga le qualifiche, l’esser scattato troppo indietro e quindi in mezzo al caos. Un incidente di gara, ma come capita spesso la vittima è sfortunello Charles.
“Una sensazione contrastante – ammette Vasseur – è un buon risultato il podio per la classifica. Ma potevamo aspirare ad un risultato migliore. Dobbiamo essere ambiziosi e fare un lavoro migliore. Siamo migliorati durante il weekend, ma non è sufficiente”..


