Si corre sabato: istruzioni per l’uso del Bahrain

Il mondiale scatta sabato alle 16 italiane. Non scordatelo. Tutto è anticipato di un giorno e così sarà anche la prossima settimana i Arabia Saudita. Due sessioni di prove libere il giovedì, terze prove libere e qualifiche il venerdì e gara il sabato. Una scelta, quella di Formula 1, fatta per rispettare l’inizio del Ramadan, che coinciderà proprio con la seconda domenica di marzo. C’era una volta la Formula 1 che correva il giorno di Pasqua. Come cambia il mondo.

Istruzioni per l’uso

  • Per la sesta volta il campionato comincia in Bahrain dove si era gareggiato per la prima volta vent’anni fa (qursta è la 21 esima edizione)
  • Le squadre arriveranno al primo appuntamento della stagione con tanti dati a disposizione sul comportamento del pacchetto vettura-gomme su una pista contraddistinta da un asfalto molto abrasivo e su cui trazione e stabilità in frenata sono fattori che hanno un peso molto importante sulla prestazione, tanto sul giro secco quanto sulla lunga distanza.
  • L’asfalto del tracciato di Sakhir solitamente presenta un’evoluzione piuttosto limitata durante lo svolgimento, con le maggiori differenze legate alla temperatura, visto che due sessioni su tre di prove libere si tengono quando il sole è ancora alto. Un fattore meteorologico che ha spesso influito sul comportamento delle vetture è il vento, sia perché può portare sabbia in pista sia perché con le sue folate può renderlo imprevedibile.
  • Il degrado termico dei pneumatici sarà significativo e potrà essere decisivo sul livello della prestazione in gara mentre l’usura è piuttosto contenuta.
  • Tradizionalmente, il Gran Premio del Bahrain è uno degli appuntamenti più spettacolari perché offre diverse possibilità di superare, in particolare alle curve 1, 4 e 11, e perché il degrado delle gomme e le conseguenti diverse strategie creano significativi differenziali di prestazioni.
  • La curva più dura del Bahrain International Circuit per l’impianto frenante è la prima perché le auto vi arrivano dopo un rettilineo di 1,1 km: le monoposto hanno bisogno dei freni per scendere da 313 km/h a 75 km/h in soli 122 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 2,86 secondi esercitando un carico di 129 kg sul pedale del freno mentre la potenza frenante è di 2.101 kW.
  • ​Secondo i tecnici Brembo il Bahrain International Circuit da 5.412 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, grazie alla presenza di 4 frenate della categoria Hard e di 3 Medium che comportano un 18% del tempo sul giro speso in frenata, oltre ad una decelerazione media di 3,9 g.
  • Nel 2023 la strategia preferita è stata quella su due soste, con un’alternanza fra C1 e C3, con la C2 usata solamente da una squadra (McLaren).
  • Il pilota con più successi è Lewis Hamilton (5), seguito da Sebastian Vettel (4) e Fernando Alonso (3). Proprio lo spagnolo è l’unico fra i 20 iscritti alla gara di quest’anno ad aver corso anche nella prima edizione del 2004. Lo scorso anno Max Verstappen si impose per la prima volta nella storia di questa gara, interrompendo un digiuno della Red Bull che durava da dieci anni. Con sette successi all’attivo, la Ferrari è la squadra più vittoriosa a Sakhir nel Gran Premio del Bahrain, eguagliata dalla Mercedes per quanto riguarda la località grazie al sopracitato successo di Bottas.
  • La curva 1 del Bahrain International Circuit è intitolata a Michael Schumacher, assoluto dominatore del GP inaugurale disputato su questa pista nel 2004: con la Ferrari F2004 dotata di dischi in carbonio, pinze, pastiglie e pompe freno Brembo il tedesco realizzò la pole position, fece segnare il giro veloce della gara, restò in testa per 50 dei 57 giri e vinse con 1’’367 sul compagno di squadra Rubens Barrichello.
  • Situato nel mezzo del deserto, in quella che un tempo era una fattoria di cammelli, sul circuito ci sono 1.120 palme.
  • Essendo situato in un deserto, potresti aspettarti che la sabbia sia un problema. Ma il deserto circostante viene spruzzato con una sostanza adesiva appiccicosa per ridurre al minimo la quantità di sabbia trasportata sulla pista.
  • I lavori per la costruziobe del circuito sono durati solo 496 giorni
  • L’attenzione per l’assetto della vettura è rivolta all’ottimizzazione delle prestazioni in curva a bassa e media velocità. L’aderenza meccanica è fondamentale nelle curve più lente. Le parti veloci vengone prese flat out, in pieno.
  • La superficie del circuito è costituita da un aggregato speciale spedito da una cava in Inghilterra.
  • A causa dell’abrasività della pista, che è una delle più accidentate della stagione, il degrado degli pneumatici tende ad essere tra i più alti riscontrati in qualsiasi gara del calendario.




Riparte la Formula Fantasy

Per iscriversi:

Iscrivetevi qui https://fantasy.formula1.com/it/leagues/join/P6SUQR2V606

con questo codice P6SUQR2V606

Tutto gratuito: in regalo il mio libro su Senna e Prost

Vedi anche https://www.ilfoglio.it/sport/2024/02/26/news/ivan-capelli-ci-racconta-cosa-aspettarsi-dalla-stagione-2024-della-formula-1-6262808/

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.