
La Formula 1 torna a casa, a Silverstone dove era nata il 13 maggio 1950. Siamo alla dodicesima gara stagionale, quella che nel calcio chiuderebbe il girone d’andata. L’aritmetica ci racconta che il vantaggio di Max è importante, ma la pista ci sta spiegando che i progressi della McLaren potrebbero ribaltare il discorso. Il team di Andrea Stella è quello migliorato di più nelle prime 11 gare stagionali, passando da 87 a 268 punti (+ 181). Anche la Ferrari ha un abbondante segno positivo (+ 124 punti), ma oggi è la quarta forza in pista, supetata anche dalla Mercedes che pure ha 27 punti in meno del 2023. E la Red Bull? Ne ha persi 97, soprattutto per colpa di Perez, ovviamente, mentre Max ha un saldo negativo di 44 punti (il numero preferito da sir Lewis).
- Fu proprio sulla pista di Silverstone, situata nel Northamptonshire, nata nel 1942 come aeroporto militare della Royal Air Force, che il 13 maggio 1950 fu disputato il primo dei 1112 capitoli del suo percorso che ci ha accompagnato fino ad oggi. Quel giorno ad imporsi fu l’Alfa Romeo di Nino Farina, che montava pneumatici Pirelli.
- Con i suoi 5,891 km, il circuito di Silverstone è il quinto più lungo del calendario della F1 e solo Spa-Francorchamps (7,004 km), Baku (6,003 km), Las Vegas (6,201 km) e Jeddah (6,174 km) sono più lunghi.
- Maggotts, Becketts, Chapel: Silverstone vanta alcuni dei nomi di curve più iconici dell’intero motorsport, ed è uno dei soli quattro circuiti di F1 in cui gli ingegneri danno nomi alle curve e non numeri, gli altri sono Spa-Francorchamps, Monaco e Monza.
- I piloti completano quasi l’80% di un giro a tutto gas a Silverstone, la terza percentuale più alta vista finora in questa stagione dopo Australia e Arabia Saudita
- I piloti sperimentano alcune delle forze g laterali più elevate della stagione a Silverstone, con un massimo di 5,2 g a Stowe (curva 15). Per darti un’idea di cosa significhi, il peso medio di una testa umana con un casco è di 7 kg, quindi il collo del pilota viene tirato da un lato all’altro con una forza di 35 kg a questo punto.
- Il tracciato è caratterizzato da 18 curve. È una delle piste più affascinanti e impegnative, soprattutto per il pacchetto vettura-pneumatici. Alcune combinazioni di curve, come quella dalla 10 alla 14 – Maggotts, Becketts e Chapel –, si percorrono ad alta velocità e generano forze laterali sulle gomme e sui piloti superiori ai 5g: la media di questo dato del tracciato di Silverstone è analoga a quella registrata su piste come Spa e Suzuka.
- Questo, insieme ad altre considerazioni tecniche, rende ormai una tradizione, confermata anche quest’anno, che le tre mescole selezionate per questa gara siano le più dure della gamma: la C1 come P Zero hard, la C2 come P Zero medium e la C3 come P Zero soft. L’asse anteriore è il più sollecitato e la prevalenza di curve a destra rende l’anteriore sinistra la gomma più soggetta ad usura.
- La curva più dura del Silverstone Circuit per l’impianto frenante è la 3 in cui le monoposto passano da 279 km/h a 120 km/h in 2,03 secondi durante i quali percorrono 102 metri. Lo sforzo richiesto ai piloti in quegli istanti non è da sottovalutare: 4,4 g è la decelerazione massima a cui sono sottoposti e 136 kg il carico che devono esercitare sul pedale del freno. La potenza frenante è invece di 2.201 kW.
- Il GP Gran Bretagna 1998 è passato alla storia per l’incredibile epilogo. Al 43° giro Michael Schumacher superò un doppiato malgrado le bandiere gialle. In quel momento era attardato di 40 secondi da Mika Hakkinen. Poco dopo entrò in pista la safety car, cancellando il distacco e al 51° giro il ferrarista passò a condurre, incrementando il suo vantaggio fino a 22 secondi. Al penultimo giro però gli fu comunicata la sanzione di uno stop-and-go. All’ultima tornata, Schumi prese la corsia dei box e da lì passò il traguardo, salvo fermarsi pochi metri dopo per i 10 secondi affibbiatogli. Una mossa inutile perché la penalità era arrivata fuori tempo massimo. Chissà che il tedesco non volesse godersi un’ultima volta i freni Brembo.
- L’estate inglese è sempre caratterizzata da un’elevata variabilità delle condizioni meteorologiche ed è un fattore da tenere sempre in considerazione, anche perché i cambiamenti possono essere molto repentini. L’anno scorso la gara si svolse integralmente su pista asciutta, con la Soft come protagonista un po’ a sorpresa: soltanto due squadre non la utilizzarono.
- La mescola più usata fu comunque la Medium, con cui fu completata la metà del chilometraggio complessivo. La grande maggioranza dei piloti adottò una strategia su un solo pit-stop, anche se in passato la doppia sosta fu un’opzione comunque popolare.
- L’edizione 2023 vide il debutto di una nuova costruzione dei pneumatici, una soluzione introdotta da Pirelli per far fronte ad un aumento dei carichi registrato nelle prime gare della stagione superiore alla media delle simulazioni fornite dalle squadre l’inverno precedente.
- La costruzione ha dimostrato la sua validità e sarà utilizzata fino alla fine del campionato 2024, pur in presenza di un ulteriore incremento dei carichi generato dalle monoposto di quest’anno pari a circa il 10% rispetto alla fine della stagione scorsa.
- Solo due Gran Premi sono stati finora sempre presenti nel calendario della massima competizione automobilistica: il Gran Premio d’Italia e, appunto quello di Gran Bretagna. Quella che andrà in scena a Silverstone nel fine settimana sarà quindi l’edizione numero 75, la cinquantottesima che si svolge su questa pista.
- La gara è stata infatti disputata dodici volte a Brands Hatch e cinque ad Aintree. Inoltre, Silverstone ha ospitato nel 2020 un Gran Premio intitolato al settantesimo anniversario del campionato.
- Nonostante la stragrande maggioranza dei team che hanno corso in Formula 1 abbia avuto o abbia ancora la sede in Inghilterra, la squadra che ha vinto più volte questo Gran Premio è la Scuderia Ferrari, prima con 18 successi.
- Alle sue spalle ci sono la McLaren (14) e la Williams (10). Ferrari prima anche come numero di pole position (16), giri più veloci in gara (20) e piazzamenti sul podio (59).
- Fra i piloti, il più vincente è Sir Lewis Hamilton, primo in otto Gran Premi di casa, davanti a Jim Clark e Alain Prost, entrambi con cinque successi ciascuno. Il sette volte campione del mondo della Mercedes è primo anche come numero di pole position (7) e piazzamenti sul podio (13) mentre il connazionale Nigel Mansell ha ottenuto il maggior numero di giri più veloci in gara (7).
- L’anno scorso, nei 4 giorni del GP Gran Bretagna, un totale di 480 mila persone superarono i cancelli di ingresso. Soltanto il GP Australia del 1995 a Adelaide con 520 mila spettatori fece segnare un’affluenza superiore.
- Per cercare di mantenersi su quei livelli o fare persino meglio, quest’anno il giovedì sera a Silverstone si esibiranno i Kings of Leon, il venerdì Stormzy, il sabato Pete Tong e la domenica i Rudimental. Un vero e proprio festival musicale, anche se gli appassionati probabilmente preferiscono il sound dei motori.


