
Piangi Lewis piangi e soprattutto non cambiare idea. L’unico ferrarista che vince è l’uomo del futuro, quello che a Maranello arriverà solo l’anno prossimo. Lewis Hamilton è Sir da un pezzo, ma adesso è anche re d’Inghilterra con la sua nona vittoria nel gran premio di casa, davanti ad un pubblico che è sempre stato con lui, anche quando stava battagliando contro i suoi connazionali. “Non riesco a smettere di piangere”, ammette Lewis Hamilton che non vinceva dal 5 dicembre 2021, da 946 giorni.
“Ci sono stati momenti in cui temevo di non riuscire più a tornare a questi livelli, ma mi alzavo ogni giorno pensando solo a non mollare mai”. È bello vedere come si commuove anche se è la vittoria numero 104 di una carriera pazzesca. Avvolto nell’Union Jack mentre suona l’inno inglese, Lewis sembra più emozionato della prima volta, il 10 giugno del 2007 in Canada. Diciassette anni dopo è ancora qui, con un futuro rosso Ferrari che lo aspetta. Adesso Toto Wolff gli chiederà di ripensarci, di stracciare il contratto con la Ferrari che a Silverstone non è mai stata protagonista, se non quando Leclerc è stato doppiato o Sainz ha strappato il punto per il giro più veloce.
Sir Lewis Hamilton non si trattiene quando è il momento di far saltare le bollicine italiane. Forse l’unico a crederci davvero era davvero solo lui. Una settimana fa quando aveva vinto il suo compagno di squadra Russell, Lewis aveva inghiottito il boccone amaro. Contento perché la Mercedes era tornata ad essere competitiva, ma contrariato per non esser riuscito a vincere lui. Gli è bastato aspettare una settimana per festeggiare lui. Appena ha cominciato a piovere ha preso il comando delle operazioni, ha passato Russell, poi quando è arrivato il momento di montare le Intermedie ha lasciato sfogare le McLaren che sembravano le auto più veloci in pista.
Quando però ha smesso di piovere, la McLaren ha fatto le scelte sbagliate. Di gomme (rosse per Lando) e di tempi (Lando richiamato un giro dopo Hamilton e Piastri lasciato fuori un ulteriore giro di troppo). Lo ha ammesso anche Andrea Stella con una sincerità che gli rende onore. Quando Norris è rientrato in pista si è trovato dietro a un Hamilton indiavolato. Ma a quel punto più che attaccare Lewis ha dovuto difendersi dal rientro di Verstappen che alla fine lo ha poi fatto scivolare di una posizione, mentre là davanti Sir Lewis Hamilton entrava nella storia.
La McLaren ha sbagliaro, la Red Bull no, ma alla fine il pacchetto migliore è stato quello formato da Lewis e da una Mercedes rinata quando più nessuno se lo aspettava.
La Ferrari ha fatto una fragorosa marcia indietro. Ha bocciato il pacchetto di evoluzioni portato a Barcellona. Ha fatto la scelta azzardata e sbagliata con Leclerc anticipando troppo il passaggio alle intermedie. Oggi la Ferrari è la quarta forza in pista. E oggi ha davvero poco da offrire a Sir Lewis oltre alla sua storia gloriosa. La squadra dopo Monaco è caduta in una confusione quasi imbarazzante. Aspetta una decisione di Newey, ma intanto sta clamoramente fallendo troppe mosse.



Che gara spettacolare….