Trent’anni senza Ayrton (e Ratzenberger)

Sono già passati trent’anni. Erano il 30 aprile e il primo maggio 1994. In ventiquattro ore o poco più, la Formula 1 ha perso il ragazzo che pagava per correre e il più ricco e bravo di tutti. Roland e Ayrton uniti per sempre nel ricordo. E’ dal 1995 che scrivo pezzi per ricordare quel weekend, eppure ogni anni la commozione mi prende.

Sarà perchè ero in pista, sarà perchè quel giorno ho pianto, sarà perchè trent’anni fa ero ancora un ragazzo o poco più e guardandomi allo specchio vedo esattamente il tempo che è passato.

Quest’anno l’anniversario è tondo e Imola sta preparando una celebrazione di quelle che non passeranno inosservate. Per Ayrton, ma anche per Roland che Imola non ha mai dimenticato (arriveranno anche i suoi genitori, me lo ha confermato papà Rudolf questa mattina al telefono).

Su Ayrton ho scrotto questo pezzo per il Foglio: https://www.ilfoglio.it/sport/2024/04/28/news/trent-anni-dopo-ayrton-senna-e-sempre-qui-6492713/

Se volete risentirlo questa è una registrazione mia in cui parla del Tamburello

Per leggere ancora qualcosa su du lui quest’anno, oltre al mio libro che racconta il suo duello con Prost e la nuova edizione dello straordinariom suite 200 di Giorgio Terruzzi, sono usciti anche:

  • Senna, le Verità di Franco Nugnes di Minerva edizioni. Un libro imperdibile scritto da chi ha vissuto personalmente tutto il processo. E’ un libro sul dopo Senna che ci racconta bene anche di chi era Ayrton con tantissime interviste.
  • Tutto Senna di Enrico Mapelli di Giorgio Nada. Ogni gara di Ayrton ai raggi X. La mitica serie di Giorgio Nada dedicate alle grandi case (Ferrari, Maserati, Porsche) viene deicata per la prima volta a un pilota solo. Non poteva che essere per Ayrton.
  • Ayrton Senna- occhi feroci, occhi bambini di Giulia Toninelli di DFG. Scritto con il cuore da una ragazza che è nata tre anni dopo la morte di Ayrton a dimostrazione di come Senna sia entrato nel cuore di tutti.

C’è tanto da leggere su Ayrton e se volete c’è tanto da vedere anche su Roland visto che è uscito un docufilm visibile su Youtube

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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