Senna, la verità sul processo nel libro di Nugnes

Per conoscere le verità su Senna non serve leggere le 400 pagine del bellissimo libro di Franco Nugnes edito da Minerva. La verità la sappiamo perchè 30 anni fa Autosprint ci sbattè davanti agli occhi una fotografia che non si poteva ignorare, uno scatto su cui alla redazione aveva aperto gli occhi Gabriele Tarquini che aveva fatto notare come sull’asfalto del Tamburello ci fosse un piantone spezzato…

Da quell’osservazione è nata l’inchiesta di Autosprint che ha portato al processo di cui purtroppo sappiamo l’esito. Il 27 maggio del 2005  la Corte d’Appello di Bologna giudica il tecnico aerodinamico Adrian Newey innocente “per non aver commesso il fatto” e stabilisce il ”non doversi procedere” per Patrick Head, responsabile tecnico del team Williams, ”per essere il reato a lui ascritto estinto per prescrizione”. Così facendo la Corte riconosce la tesi dell’accusa e indica come causa dell’incidente mortale il cedimento del piantone dello sterzo.

Dicevo che il libro di Franco non aggiiunge rivelazioni a quanto già sappiamo, ma è un’opera indispensabile per capire chi era Senna e che cosa successe alla Williams che solo l’anno prima era diventata campione del Mondo con Alain Prost.

Franco ha seguito il processo dall’interno, ad un certo punto si era anche finto commissario per poter avvicinare i resti della vettura di Ayrton e prima di tutto dare una mano a chi stava indagando. Come scrive giustamente Carlo Cavicchi che allora era il direttore di Autosprint, questo è un libro che solo Franco avrebbe potuto scrivere. E lo ha fatto andando a sentire un sacco di gente, persino Max Angelelli, il pilota della Saferty Car che fu l’ultimo a vedere Ayrton vivo dallo specchietto retrovisore della sua Opel Vectra, non l’auto ideale per stare davanti alla pattuglia di Formula 1.

E’ un libro completo, una bibbia per scoprire quello che accadde in quel weekend a Imola, compresa la lotta tra i due settimanali motoristici dell’epoca con Rombo che svelò grazie ad Alberto Sabbatini la telemetria dell’ultimo giro di Ayrton interpretata grazie all’aiuto dell’ingegner Lombardi che era il responsabile del reparto corso Ferrari dopo Cesare Fiorio.

Ci sono i racconti del primo giornalista che si occupò di Ayrton ai tempi dei Kart, Andrea Ficarelli che ricordo anche come quande organizzatore di trasferte (fu lui ad organizzare un piccolo aereo per raggiungere Donington in quell’epica Pasqua del 1993). C’è il racconto di Angelo Orsi e di quella foto mai fatta (“Ayrton mi aveva chiesto di salire sulla Williams dopo il traguardo e fotografarlo con le bandiere brasiliana e austriaca che aveva preparato per onorare Roland”). Ci sono i periti, i giudici, il pilota dell’elicottero, i medici. Probabilmente Franco avrebbe intervistato anche l’asfalto se nel frattempo non fosse cambiato…

  • Franco Nugnes. Senna le verità. Minerva edizioni. 25 euro

Su Senna poi ricordo anche Senna forever, la grande mostra al Mauto di Torino e https://topspeedblog.it/trentanni-senza-ayrton-e-ratzenberger/

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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