Verstappen e la Red Bull contro il tabù Australia

Max Verstappen ha l’occasione per mettere un’altra tacca sulla sua pistola: in Australia non ha ancora vinto. Ed è dal 2011, dai tempi di Sebastian Vettel, che la Red Bull non conquista il Gran premio australiano, per tanti anni prima prova del campionato.

Difficile credere che il digiuno possa continuare. Anche su una pista particolare come quella di Melbourne non si vede chi potrebbe mettersi tra le Red Bull e la bandiera a scacchi. Un anno fa in Australia andò in onda la miglior Ferrari della stagione. Leclerc fu imprendibile per tutto il weekend. Pole davanti a Max e vittoria davanti a Perez.

Fu il weekend della grande illusione con Charles che se ne tornò a casa con 46 punti di vantaggio su Max che cominciò a parlare di mondiale ormai finito.

Da quel Gran premio d’Australia a quello di domenica la Red Bull ha vinto 18 gare su 21, che diventano 12 delle ultime 13.


Non vedo l’ora di tornare in Australia, è sempre bello essere lì e vivere un po’ Melbourne, anche se dal punto di vista delle corse non è stata troppo gentile con noi nel corso degli anni. La pista è fantastica con alcune curve ad alta velocità e mi piace guidare, quindi speriamo di poter fare una buona gara questo fine settimana. Dobbiamo soltanto essere veloci e consistenti su una pista dove non vinciamo dal 2011.

Max Verstappen

Nella storia del team non è mai successo finora di collezionate tre doppiette di fila. Dopo l’1-2 del Bahrain e di Gedda c’è una grande occasione in Australia dove Max quando esordì nel 2015 divenne il più giovane pilota della storia dei gran premi a 17 anni 5 mesi e 15 giorni.

Per raccontare la gara Australiana è tornato alla guida anche il ragazzo di casa: Daniel Ricciardo, oggi terzo pilota del team, che ha girato lo spot che vi ripropongo qui sotto

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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