Impresa di Sainz, ma non ha vinto la Ferrari giusta

Ha vinto una Ferrari, ma non quella su cui si punta per vincere il Mondiale. Carlos Sainz festeggia la prima vittoria della sua vita il giorno dopo la sua pole. “Un giorno che non dimenticherò mai”. Ma anche un giorno che potrebbe avere delle ripercussioni impreviste sulla stagione della Ferrari.

Non richiamare anche Leclerc ai box quando è entrata in pista la Safety Car innescata da Ocon è stato un errore clamoroso. Charles è rimasto in testa ma con tredici giri da percorrere e dietro lui avversari scatenati con gomme fresche e di due mescole più tenere.

Quello che è capitato lo scorso anno all’ultima gara della stagione avrebbe dovuto servire da lezione. Cambiare gomme è sempre la scelta vincente, soprattutto se puoi calzare gomme più tenere, addirittura di due mescole.

La Ferrari avrebbe potuto stravincere con una doppietta. Ha vinto, ma non sarà facile convincere Leclerc che tutto è andato comune doveva andare. Già durante la gara dal muretto avevano tergiversato troppo prima di dargli via libera. La Ferrari su cui puntare per vincere il Mondiale è quella di Leclerc. Bisognerebbe spiegarlo anche in casa Ferrari.

Charles ha recuperato sei punti su Verstappen (in crisi dal dodicesimo giro), avrebbe potuto recuperarne diciannove. Non si può essere contenti anche se alla fine ha vinto una Ferrari.

Charles con gomme più vecchie e più dure ha resistito come un leone al ritorno di Perez e Hamilton, ma non ha potuto farci nulla. Alla fine almeno ha tenuto dietro Alonso, mente Verstappen chiudeva al settimo posto.

Una vittoria, certo, ma un’occasione persa per poter fare davvero festa. Suona ancora l’inno di Mameli in Inghilterra un anno dopo i trionfi di Wembley, ma c’è un po’ di amaro in fondo.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

5 commenti

  1. Buona sera, finché ci saranno Binotto & C. al muretto box, sarà dura vincere il Mondiale per la Ferrari. Come a Montecarlo, la strategia adottata ha penalizzato Leclerc. Assurde poi le spiegazioni di Binotto a Sky: “abbiamo scelto di richiamare Sainz perché aveva gomme più usurate, mentre pensavamo che Charles avrebbe recuperato posizioni nel finale per un calo delle gomme soft”. Fossi Charles inizierei a guardarmi intorno…Lewis ha 37 e non è eterno.

  2. Mi spiace ma non si possono paragonare assolutamente la gara di Abu Dabi e quella di oggi. La ferrari ha sbagliato non solo perchè non ha montato le gomme soft anche a Charles, ma perchè prima ha lasciato Charles dietro a Sainz, poi ha detto ok alla lotta, poi ha fatto passare Charles ed infine ha dato le soft solo a Sainz. Sono alla confusione globale. Quanto accaduto a Abu Dabi alla fine si è svolto in un giro (a proposito, nessuna menzione del fatto che Horner abbia dichiarato che Masi ha sbagliato? Anche se ha precisato che l’errore è stato non far sdoppiare tutti i piloti, si è “dimenticato” di notare che se avesse fatto ciò, avrebbe dovuto attendere che avessero raggiunto la coda e che, a quel punto, il GP era già finito…)
    Domani mi aspetto un 15 nelle pagelle per Charles solo perchè ha lottato come un leone. Tanto di cappello, bella gara ma, come è accaduto per Lewis, non c’era possibilità alcuna di salvare nè il primo, nè il secondo posto. Alla fine rimane che la prima partenza l’ha toppata clamorosamente, insieme a Carlos. Non ci fosse stata la SC a 12 giri dalla fine, non sò se avrebbe resistito a Lewis che guadagnava circa 2/3 decimi a giro e che ormai era a meno di 2 secondi da Carlos.
    Per la prima volta quest’anno non arrivano due Mercedes in fondo e George non è tra i primi cinque, ma non è stata una debacle del motore

  3. E’ come se in Ferrari Charles sia l’unico a credere di poter diventare WDC.

  4. Direttore uno scandalo senza fine. C’è del marcio in quel muretto box

  5. Buongiorno Umberto, ho letto l’articolo e visto per intero race anatomy ieri sera…una considerazione vorrei fare: ocon che aveva il motore in pezzi è andato avanti lasciando poi l’auto in mezzo alla strada e conseguente safety car. Ora è vero che la safety car è bella perché mischia le carte, ma è anche vero che ocon avrebbe potuto usare almeno 3 vie di fuga prima di dove poi si è fermato. Ecco secondo me si dovrebbe scrivere che chi ha problemi di motore e la macchina si spegne deve uscire alla prima via di fuga utile (vedi perez canada). Troppo spesso le safety car entrano per auto ferme in zona non safe. È vero se ci fosse andata bene a noi (ferrari) non avremmo detto niente però……

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