Allarme Ferrari: la SF-23 saltella come un canguro

Allarme Ferrari. Al primo giorno di scuola la SF-23 sembra saltare come un canguro. Mentre la nuova Red Bull comincia a volare fin dai primi giri, la nuova Rossa quando arriva in sesta marcia, attoro ai 230 orari, comincia a soffrire di porpoising, il male che l’anno scotso aveva azzoppato la Mercedes e di cui la SF-75 non aveva invece sofferto.

Un problema comparso con Sainz in mattinata e evidenziatosi soprattutto nel pomeriggio con Charles Leclerc dopo che in mattinata Sainz aveva ottenuto il secondo tempo di giornata a 0″294 da SuperMax. E’ una Ferrari molto nervosa. Se l’anno scorso la rossa riusciva ad esser velocissima fin dai primi chilometri, quest’anno sembra esserci qualche problema in più.

“Il problema c’è- ha ammesso Vasseur – ma non è affatto come un anno fa con la macchina che rimbalzava come un canguro. Prima della curva 1 e della curva 12 è più irregolare di prima, ma questo è un problema diverso”.

Già in mattina con Sainz c’era stato un piccolo problema al muso della vettura che ad alta velocità fletteva rientrando (vedi la foto tratta da Sky), come se qualcuno vi avesse tirato una pallonata. Problema poi risolto rapidamente.

Nel pomeriggio dopo 33 giri Charles si è dovuto fermare ai box e attorno alla sua Ferrari hanno cominciato a lavorare sul fondo della vettura, sull’ala posteriore e su DRS che non funzionava benissimo. Un intervento lungo tanto che Leclerc è sceso dall’auto e ha cominciato a scrivere sul suo quadernetto. Pensieri non positivi purtroppo.

Era andata meglio a Sainz che in mattinata aveva completato 72 giri, 390 chilometri.

La prima piccola rivoluzione di Vasseur era stata svelata in mattinata dal Corriere della Sera e confermata ai box: il responsabile delle strategie al muretto della Ferrari diventa l’ingegnere indiano Ravin Jain, che prenderà posto al muretto alla prima gara della stagione sostituendo Inaki Rueda che resterà invece a Maranello lasciando le strategie. Come aveva detto Vasseur? “La responsabilità non è necessariamente dell’ultimo uomo che schiaccia il bottone, ma è tutto il sistema da valutare”. A fine valutazione paga chi schiacciava il bottore.

La sorpresa del giorno è stato Fernando Alonso che ha ottenuto il secondo tempo di giornata, ma questi test ci hanno insegnato a diffidare da chi cerca colpi a sorpresa e titoli per un giorno. Ricordiamoci dello scorso anno con la Haas davanti (e lo stesso Fernando non lontano dai prumi).

La prima giornata di test ci racconta di una Red Bull super con 157 giri, quasi tre gran premi di fila. un anno fa Perez ne fece 137. La Red Bull è stata l’unica squadra a tenere in pista lo stesso pilota da mattino a sera (e farà lo stesso con Perez domani) mentre tutti gli altri hanno alternato i loro piloti alla guida. La Red Bull con un pilota sola è stata la scuderia che ha coperto più chilometri (157 giri per quasi 850 km), pochi più di Mercedes che ha diviso il lavoro tra Hamilton e Russell e in centinaio in più della Ferrari che ha dovuto fermare Leclerc nel pomeriggio per le regolazioni.

Certo ultimamente la Red Bull aveva sempre avuto qualche problemino di crescita. Questa RB 19 sembra nata benissimo. E il sorriso di Max lascia capire che l’nizio è davvero promettente.

Ma ricordiamoci che qurst’anno le gare saranno 23. E solo a fine novembre (si spera) scopriremo il vincitore. Sempre che non nasca un’altra dittatura.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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