Primo giorno di test e prime “paginate” dedicate alla Formula 1. Super Max e la Red Bull fanno già paura. La Ferrari prova a dribblare i primi guai apparsi in pista. E si discute dei cambiamenti di Vasseur al muretto.









Ecco grazie a http://www.loslalom.it una mini rassegna
Stefano Mancini su la Stampa dice che la Red Bull “ha confermato le aspettative (o i timori, dipende dai punti di vista). Si tratta dell’evoluzione di una macchina vincente, veloce e affidabile. In più ha un pilota che ha alzato l’asticella e che è sempre più difficile da marcare. La Ferrari si aspettava una sfida complicata, ma forse non immaginava già al debutto un distacco di quasi mezzo secondo sul giro migliore. Non c’è nulla di compromesso, tanto più che il primo giorno di lavoro serve a esplorare il comportamento di una monoposto, senza puntare alle prestazioni, però qualche dubbio rimane”.
La Stampa sottolinea che è “come se l’inverno non ci fosse stato, Max Verstappen ha ripreso da dove aveva concluso in dicembre: è tornato al volante ed è stato subito il più veloce. La sua prima giornata di test sul circuito del Bahrein è cominciata alle 7 e 59 ed è durata otto ore più pausa pranzo. La squadra gli aveva proposto di alternarsi con Sergio Perez, il suo mal sopportato compagno di squadra, ma non c’è stato modo di convincerlo”.
Alessandra Retico per Repubblica La parla di una Ferrari che “è lì a sondare se stessa tra le dune: lavori in corso sulle rosse. Ci sono altri due giorni per mettere giù i cavalli. Anche quelli che la rossa avrebbe recuperato curando l’affidabilità. E anche il confronto con gli altri, al momento, è relativo Le Mercedes? Meno saltellanti, ma per ora opache”.
Daniele Sparisci ieri mattina aveva anticipato sul Corriere della sera la svolta al muretto, con la promozione di Jain al posto di Rueda. Stamattina riassume le mosse di Vasseur. Scrive: “Ha ridotto i posti sulla plancia di comando: da otto a sei. Ha ritoccato il reparto strategie, ha tolto alcune deleghe a Laurent Mekies — sponsor e comunicazione — per concentrare il lavoro dell’ex vice di Binotto su piloti e coordinamento delle attività in pista. Sta facendo il capo. Ma sa di dover rincorrere il Mondiale, e nell’orizzonte piatto del deserto, ha visto l’Everest che lo attende. La nuova stagione è partita com’era finita la vecchia. Carlos Sainz ha tenuto botta nel turno del mattino e quando ha lasciato il volante era sereno. Charles Leclerc molto meno, la sua espressione preoccupata stonava con il sorriso di dodici mesi fa”.
Giorgio Burreddu sul Corriere dello sport-stadio ritorna sulla figura di Jain. “È britannico, ha origini indiane, un taglio di capelli alla moda, la barba con qualche chiazza bianca, una bella laurea a Oxford in fisica e una specialistica in fisica matematica e teorica (cum laude). Tutto bene. Ma quanto è dura, oggi, essere Ravin Jain, il nuovo stratega della Ferrari. appassionato di strategia e di applicazione della scienza dei dati, Jain ha avuto esperienze di tirocinio in Formula1 in Caterham e alla Williams. Altro che stage. La Ferrari a un certo punto gli ha offerto la grande occasione”.
Mario Salvini sulla Gazzetta spiega perché Verstappen si è bevuto da solo 157 giri anziché spartirseli col compagno Pérez. “Fa sospettare che alla Red Bull, con una macchina molto più simile a quella dello scorso anno, non abbiamo avuto bisogno di analisi così numerose”. I ritocchi nelle altre scuderie invece richiedono un adattamento e una ricerca degli assetti più efficaci, dunque più laboriosa. Spiega Salvini: “Non si trattava solo di trovare le correlazioni con tutto quanto emerso dal lavoro fin qui svolto al simulatore. C’era da fare aero-mapping, ossia un’attività di modellazione per verificare le corrispondenze con la galleria del vento e con le analisi delle soluzioni aerodinamiche studiate al computer. E metterle in relazione ai vari assetti. Non esattamente l’attività preferita dai piloti che in giornate così sono sostanzialmente al servizio delle esigenze degli ingegneri. Ragion per cui era il caso di dividere le otto ore e mezza di lavoro tra i due”
Andrew Benson della Bbc ricorda che la Red Bull aveva tenute nascoste molte delle novità della macchina durante la presentazione e sottolinea le novità sui fianchi pensate per convogliare il flusso d’aria verso la parte posteriore. Risultato: “Le sue prestazioni hanno fatto poco per cancellare l’impressione che Verstappen inizierà l’anno come favorito per un terzo titolo consecutivo. È stato l’unico a correre per tutto il giorno, completando 157 giri, quasi la distanza di tre GP. Ogni altro team ha diviso il compito tra i due piloti”.