Che si dice della Ferrari all’estero? Ce lo lo racconta http://www.loslalom.it che ha raccolto il pensiero di quotidiani olandesi, tedeschi e spagnoli.

In Olanda, il paese di Verstappen, De Volkskrant scrive per esempio che il loro Max “non ha dovuto nemmeno lottare per la vittoria in Francia, grazie all’incidente di Leclerc. Il fallimento di Leclerc toglie definitivamente entusiasmo intorno alla stagione di Formula 1? Una risposta potrà essere data solo tra quattro mesi, ma ciò non cambia il fatto che Max Verstappen ha beneficiato ancora una volta di una gara catastrofica della Ferrari”.
AD aggiunge che “Max Verstappen, pian piano, si rende conto che solo lui può gettare il Mondiale. Dopo errori strategici, difetti tecnici e problemi di affidabilità, Charles Leclerc ha dimostrato con il proprio errore in Francia di non essere ancora pronto per negargli il titolo”.
De Telegraaf considera che “è troppo facile affermare che Verstappen abbia raccolto il suo secondo titolo mondiale perché gliel’ha gettato in grembo il lavoro fallimentare della Ferrari. La prestazione dell’olandese in questa stagione è stata costante e lui è incredibilmente affidabile”.
I giudizi sulla Ferrari sono però spietati.
In Spagna sono un poco ferraristi per via di Sainz, o forse sono solo sainziani nonostante la Ferrari. Marca dice che “Verstappen tiene sempre più saldamente nelle sue mani il titolo mondiale e la Ferrari trova un nuovo leader in Carlos. L’errore di Leclerc è indegno di chi vuole vincere il Mondiale”. AS parla appunto di “capolavoro di Sainz mentre Leclerc distrugge tutto. Non è sempre il migliore a vincere, lo abbiamo visto anche stavolta. La Ferrari ha perso un’altra buona occasione. Nonostante il Sainz Festival, è stata una brutta giornata per Maranello”. I catalani di Sport parlano di “epica rimonta di Carlos Sainz e onore a Leclerc per aver ammesso il suo errore. A volte sembra eccessivamente motivato, forse gli manca serenità”.
El Mundo Deportivo dice che la Ferrari ha regalato un pezzo di titolo mondiale a Verstappen. “Per vincere una Coppa del Mondo bisogna essere vicini alla perfezione e la Red Bull lo sa benissimo. La Ferrari non può permettersi errori del genere, in questo modo distruggono i propri sogni”.
In Germania hanno questo sentimento scisso verso la Ferrari. È la macchina rivale della Mercedes, ma è stata la scuderia di Schumacher e di Vettel. La Frankfurter Allgemeine Zeitung si domanda: “Sarà Leclerc il prossimo perdente in Ferrari? Ha la vettura più potente della classe, ma la pace nella squadra è fragile: Charles potrebbe finire come Vettel e Alonso. Sono passati 15 anni da quando un pilota della Ferrari ha vinto il Mondiale. Da allora sono stati sei volte secondi. Come amano dire gli italiani, quando lo stato desiderato delle cose sembra irraggiungibile, è come vincere alla lotteria: sarebbe bello. Ma con troppi errori di un pilota e di una squadra, non si vince nemmeno la lotteria”.
Sicuramente più obiettivi perchè non hanno il “rosso” come culto. Indubbio pensare che Charles non sia il campione che si dipinge. Tutti hanno commesso errori, ma Schumacher e Vettel quando erano già pluricampioni. Charles allo stato attuale ha ancora “zero tituli” ed ha la stessa età di Max. La squadra non l’aiuta e lui sbaglia di suo. Combinazione oltremodo deleteria, sprattutto quando hai la macchina migliore. Cosa accadrà l’anno prossimo quando, se la Mercedes dovesse riuscire a risolvere i suoi problemi, i contendendi saranno tre (squadre) e sei piloti tra cui due pluricampioni (supponendo che Max vinca anche quest’anno)?
Max lo può solo perdere per mancanza di affidabilità perchè, allo stato attuale, errori da parte sua non sembrano possibili. Ha imparato a gestire le situazioni anche quando non sono a suo favore portando a casa il massimo che si può.
Come pilota non mi piace e, soprattutto lo scorso anno, era troppo irruento. In ogni GP la partenza aveva un solo scopo: arrivare a fianco all’avversario qualora partisse secondo, e puntare l’avversario. O questi allargava la curva o si toccavano.
Quest’anno ha imparato a gestire anche questa irruenza e, in particolare, ha capito che è meglio anche un piccolo bottino che nulla. Questo non vuol dire rinunciare ad attaccare; se però capisce che non ne ha abbastanza, cerca di arrivare alla fine nella migliore posizione possibile.