Binotto dà il benvenuto a Todt in Ferrari: “Un onore lavorare con lui. Ho tanto da imparare”. Pro e contro…

 “Per ora si tratta di semplici speculazioni, ma sarebbe un onore per me lavorare di nuovo con Jean Todt perché penso che da una figura come lui io possa avere ancora tanto da imparare, il commento di Mattia Binotto alla notizia del Corriere (Vedi qui) di un possibile ritorno di Todt in Ferrari è quasi un benvenuto.

ma Todt farebbe bene alla Ferrari?

Scordiamoci il Todt vecchia maniera, quello che comandava come Napoleone, lavorava 20 ore al giorno e non lasciava volare neppure un moscerino, non una mosca.

Il nuovo Toidt avrebbe un ruolo diverso. Una consulenza operativa. Vicepresidente o presidente onorario. Un ruolo che non richiederebbe la sua presenza a Maranello e gli consentirebbe di continuare a fare anche il delegato Ino per la sicurezza stradale, ruolo che gli piace molto e lo gratifica.

Todt non ha più la voglia e l’età per tornare a fare quello che faceva un tempo. Il suo apporto potrebbe essere importante per i rapporti con Liberty e la nuova Federaione. Non sarebbe semplice per Domenicali ritrovarsi a discutere con chi era stato suo capo…. Binotto ne troverebbe giovamento. Gli verrebbe alleggerito l’impegno politico. E’ invece difficile pensare a un rapporto alla Lauda con delega ai rapporti con i piloti. Todt si troverebbe a lavorare con un pilota gestito da suo figlio. Insomma sarebbe un po’ un pasticcio.

Va insomma capito quanto tempo vuole dedicare Todt alla Ferrari e quanto chiede in cambio (una quota azionaria pare). Non sarà semplice, ma uno così è meglio averlo in squadra. Sempre.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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