Mattia Binotto a ruota libera sul Corriere della Sera, intervistato da Daniele Sparisci e Giorgio Terruzzi che lo hanno fatto parlare a lungo della sua nuova avventura, lasciando il veleno nella coda.
Eccolo:
Hamilton lo avrebbe preso?
«No. Ma lui ha fatto molto bene ad andare alla Ferrari, condivido la sua decisione».
Perché no?
«Perché la Ferrari aveva puntato su altri piloti. E se il talento è Leclerc, è lui che in qualche modo credo vada accompagnato all’obiettivo».
Chi vincerà questo Mondiale?
«Verstappen il titolo piloti, McLaren quello costruttori».
Max è ancora il più forte?
«Sì, e lo sta dimostrando anche con una macchina meno efficace di altre».
Mattia non avrebbe preso Hamilton. Hamilton non lo ha preso Vasseur. Lo ha preso il presidente Elkann. Insomma non avrebbe certo potuto opporsi anche se la sua spiegazione è più che valida: se hai puntato su Leclerc e credi in lui non vai a cercare Hamilton solo per il lato sportivo lo val a prendere perché dietro c’è anche un’enorme operazione commerciale e di marketing.



