Cent’anni di Quadrofoglio, simbolo Alfa Romeo grazie a Sivocci

Il 15 aprile si festeggiano cent’anni di un simbolo speciale: il Quadrofoglio dell’Alfa Romeo. Un simbolo vincente che oggi identifica le auto più sportive e performanti della Casa, ma che un tempo accompagnava le vetture da corsa dell’Alfa e per qualche stagione è stato pure sulla carrozzeria delle monoposto di Maranello.

Per festeggiarlo Alfa ha prodotto due edizioni speciali e numerate di Stelvio e Giulia: una serie limitata a 100 unità con tanti contenuti esclusivi, tanta tecnologia, ancora più potenza con 520hp e massima raffinatezza tecnica grazie al differenziale autobloccante meccanico. Due gioielli per pochi.

Ma per tutti c’è la storia magica del leggendario Quadrifoglio che ha accompagnato la storia sportiva e industriale di Alfa Romeo fin da quel 15 aprile 1923, quando Ugo Sivocci, una delle star dell’epoca, portò alla vittoria una Alfa Romeo RL con il Quadrofoglio dipinto sulla carrozzeria nella XIV edizione della Targa Florio che era molto più di una fantastica gara siciliana.

Sivocci si era fatto dipingere sulla sua Alfa, gestita dalla Scuderia Ferrari, un Quadrifoglio portafortuna. Verde in campo bianco, anche se non ancora triangolare. Un simbolo che dopo la morte di Sivocci, l’8 settembre a Monza, non venne più tolto dalla carrozzerie rosse accompagnando negli anni la storia dell’Alfa Romeo.

Il Quadrifoglio ha una lunga storia di successi. Era sulla “P2” di Brilli Peri quando nel 1925, a Monza, trionfò nel primo “Campionato Mondiale di corse automobilistiche”, il primo dei cinque Titoli Mondiali vinti dall’Alfa Romeo. Alla fine degli anni Venti è sempre il Quadrifoglio a distinguere in corsa le Alfa Romeo della casa madre dalle Alfa Romeo gestite dalla Scuderia Ferrari, che aveva come emblema il “cavallino rampante”.

Nel 1950 e nel 1951, Giuseppe “Nino” Farina e Juan Manuel Fangio portano le Alfa Romeo 158 e 159, le mitiche “Alfetta”, al successo nei primi due Campionati Mondiali di Formula 1.

Negli anni Sessanta, poi, il Quadrifoglio caratterizza la versione “ready-to-race” della “Giulia”, la “TI Super”, per poi affiancarsi al triangolo azzurro dell’Autodelta per diversi decenni: dalla “GTA” alla “33” fino ai due Campionati Mondiali della “33 TT 12” (1975) e della “33 SC 12” (1977).

L’attività agonistica Alfa Romeo continua negli anni Ottanta quando: dopo il rientro in F.1 nel 1979, si ripetono i successi nelle corse per vetture turismo (“GTV 6 2.5”), fino al trionfo nel “DTM” con la “155 V6 Ti” nel 1993 e la lunghissima serie di vittorie della “156 Superturismo” (1998-2004).

Anche le Alfa Romeo di normale produzione hanno avuto il Quadrifoglio. Si tratta di modelli particolarmente performanti realizzati tra gli anni 60 agli anni 80. Alcuni recano il simbolo sulla carrozzeria, senza apparire nella denominazione ufficiale – come “Giulia Sprint GT Veloce” o “1750 GT Veloce” – altri invece, dagli anni Ottanta in avanti, portano il Quadrifoglio nella loro denominazione ufficiale, come ad esempio le diverse versioni della “33 Quadrifoglio Verde” o la “164 Quadrifoglio Verde”. Va anche ricordato che, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, anche il Quadrifoglio si evolve e viene declinato in due versioni: “Verde” per i veicoli più sportivi e “Oro” per gli allestimenti più raffinati e lussuosi.

In occasione del centenario il Quadrifoglio viene riproposto in versione celebrativa: con una rilettura in chiave moderna, il Centro Stile Alfa Romeo proietta difatti lo storico logo nel futuro del marchio, preservandone la solidità e l’eleganza ed evolvendone il punto colore. Un tocco cromatico contemporaneo, che rievoca gloriose vetture e celebri vittorie sportive del marchio entrate nell’immaginario collettivo.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.