#Ducati contrattacca: “Adesso provate a batterci”

Anche la MotoGp torna in pista domenica. Appuntamento in Argentina (domenica ore 20 su Sky) per la rivincita del Qatar con la Honda all’attacco della Ducati e Valentino a sperare.

“La Ducati è orgogliosa dell’ingegnosità ingegneristica italiana e della sua capacità di innovare. Molte persone hanno dichiarato nelle scorse settimane che stavamo imbrogliando… speriamo che adesso stiano zitte e cerchino di batterci in pista”. Il tweet di Claudio Domenicali, ad di Ducati, non lascia spazio a nessuna interpretazione. Va giù duro. Durissimo.

D’altra parte la Ducati ha avuto ragione su tutta la linea. Non solo la vittoria del Dovi è stata confermata, ma pure la soluzione criticata è stata considerata regolarissima anche dalla commissione d’appello oltre che dai commissari di pista. Un successo su tutta la linea. Per battere la Ducati bisognerà usare altri metodi…

“Eravamo convinti di aver rispettato in pieno il regolamento tecnico e nutrivamo fiducia nel verdetto della Corte di Appello – ha aggiunto Gigi Dall’Igna – non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione per la decisione presa, a ulteriore conferma della regolarità del nostro operato. Ora, però, dobbiamo solo concentrarci sul GP di Argentina, dove ci aspetta un’altra sfida particolarmente impegnativa”.

In cerca di rivincite oltre a Marquez c’è anche Valentino che un anno fa sulla pista di Termas de Rio Honda ebbe una collisione con Marc con relativa coda polemica: “Speriamo di avere buone condizioni di pista nel weekend, perché è sempre fondamentale. In secondo luogo, speriamo che quest’anno ci sia bel tempo. La scorsa stagione la gara è stata terribilmente complicata perché abbiamo corso su una pista metà bagnata e metà asciutta ed è stato molto difficile con le gomme slick sulle parti bagnate. Speriamo che quest’anno la cosa non si ripeta, poi vedremo se siamo forti o meno. Per quanto mi riguarda farò del mio meglio per lottare per il podio”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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