#Ferrari che cosa sta succedendo? Radiografia di una crisi

Schumacher e Todt festeggiano il Mondiale è l’8 ottobre 2000

L’otto ottobre del 2000 Michael Schumacher vinceva il Gp del Giappone riportando a Maranello il Mondiale piloti che mancava da 21 anni e aprendo un ciclo infinito durato fino al 2007 con le sole eccezione del 2005 e 2006. Diciotto anni dopo la Ferrari è sotto processo perché in un’annata partita bene è proseguita meglio si è infilata in una crisi preoccupante. Che cosa sta succedendo? Chi sono i responsabili?

Fino alla domenica mattina di Monza il colpevole aveva un nome e un cognome: Sebastian Vettel. Troppi errori, clamoroso quello di Hockenheim costatogli 32 punti in un colpo solo.

Ma da Monza, con quel mancato ordine al via, Sebastian Vettel non è più il solo grande responsabile. Ha sbagliato pure a Monza è vero, ma da quel momento è anche il team ad esser diventato fragile come la sua stella.

Mancano solidità, serenità, sicurezza. E l’attacco che Maurizio Arrivabene ha portato al team, parlando di inesperienza, non è stato bello. Arrivabene ha sempre saputo fare squadra, ha sempre avuto il coraggio di metterci la faccia, ma mettercela come ha fatto sabato accusando pubblicamente i responsabili della scelta delle gomme, non ha avuto senso.

Il suo mantra è sempre stato “si vince o si perde tutti assieme“… Sabato sembrava averlo dimenticato.

E commentare il risultato della gara dicendo “Dopo la giornata di ieri oggi la squadra ed i piloti hanno reagito molto benesembra a dir poco eccessivo considerando che Vettel ne ha combinata una delle sue Vedi Commento e Kimi dopo la botta di Verstappen è scomparso. Insomma la reazione l’ha vista solo lui…

Ma quello che inquieta è vedere come Vettel nelle ultime sette gare abbia perso 73 punti su Hamilton dilapidando il vantaggio accumulato fino a Silverstone, vantaggio che senza gli errori strategici in qualifica in Ungheria e poi alla partenza di Monza, avrebbe potuto anche aumentare.

A Singapore, in Russia e in Giappone la Mercedes ha poi ribaltato la situazione, risolvendo i problemi (cosa già vista in gara a Monza) di consumo gomme e la Ferrari ha invece perso efficacia negli sviluppi portati in pista cosa che ha portato alla resa inspiegabile e inattesa.

Qual è il problema oggi?

Il problema principale sembra essere la mancanza di un uomo forte al comando, un uomo che metta ordine tra Arrivabene e Binotto come aveva saputo fare benissimo il presidente Marchionne. Sarà un caso, ma da quando lui è scomparso, in Ferrari sono ritornati a galla antichi dissapori.

La storia ci racconta che la Ferrari è stata vincente quando al comando c’erano due uomini forti:

  • Enzo Ferrari e Mauro Forghieri
  • Luca di Montezemolo e Jean Todt
  • Sergio Marchionne e Maurizio Arrivabene (nessun mondiale, ma un recupero straordinario sulla Mercedes)

Oggi quell’asse è venuta a mancare. Il nuovo presidente John Elkann non è presente come Marchionne e non ha lo stesso carisma, il nuovo ad Louis Camilleri è un grande appassionato, un proprietario Ferrari, ma di corse non si è mai occupato…

Oggi bisogna riannodare i fili. È necessario che l’ingegner Elkann prenda di petto la situazione e si faccia sentire. È necessario capire che cosa manca all’organizzazione (troppo facile caro Maurizio dire ci manca esperienza, ci manca un Pistaiolo quando certe scelte le devi fare tu); è indispensabile affiancare Vettel con qualcuno che lo aiuti; è obbligatorio aiutare Leclerc ad inserirsi senza dover indossare elmetto e giubbotto antiproiettile. È decisivo tornare al “si vince o si perde tutti assieme“. Il tutto senza buttare quanto di buono è stato fatto quest’anno.

Perché una cosa è non va dimenticata: la Ferrari quest’anno fino alla domenica mattina di Monza aveva la macchina migliore e sognava il mondiale dopo aver colorato di rosso la prima fila. Dissipare tutto oggi sarebbe come dare calcio a secchio dopo aver munto vacca, per usare le parole di un grande allenatore.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

50 commenti

  1. Se non mi sbaglio, Alonso a vinto il titolo piloti in 2005 & 2006. Raikkonen nel 2007…….

    1. E’ quello che c’è scritto: nel 2005 e 2006 la ferrari non ha vinto il mondiale ma nel 2007 si, con Raikkonen. Forse si confonde con i mondiali per pilota dove Schumaker ha vinto 5 mondiali di seguito dal 2000 al 2004

      1. Quando ho letto il post io, era scritto “con la sola eccezione del 2006” . Di due cose l’una : o devo cambiare i occhiali o il sig. Zapelloni ci conferma che ha fatto una modifica…. Se non è quello, il mio post non aveva ragione d’essere !

      2. No la ringrazio per la correzione

    2. Esatto

      1. Non ha fatto una modifica al post sig. Zapelloni ?

  2. Esimio Zapelloni , devo dire di essere sempre stato scettico sulla sua idea del teorema Marchionne , ma il discorso fila.
    Da quando e’ uscito di scena ,alla Ferrari sembrano fuori di senno….
    Non concordo sulla tempistica “da Monza in poi”. Nelle prime 4/6 gare se ne erano gia’ viste di ogni da parte del muretto,ma i risultati hanno contribuito a mascherare parzialmente cio’ che vado dicendo da tempo : Arrivabene e’ inadeguato a condurre.
    L’apice raggiunto con la sua vergognosa uscita a Suzuka ha del grottesco, soprattutto alla luce delle precedenti dichiarazioni che lei ha giustamente riportato. Arrogante , impulsivo , inadatto.
    La sua ricetta per riannodare i fili e’ sensata , corretta nella forma ma, a mio parere , non puo’ prescindere dalla sostituzione del team principal.
    E’ un uomo del marketing , di comunicazione , che c’entri in quel ruolo a cui e’ stato designato e’ un mistero.I paragoni coi suoi predecessori sono impietosi.
    Capisco che i forghieri e i Todt non abbondino ma qualcuno piu’ tecnico che commerciale sarebbe secondo me piu’ adeguato al ruolo.
    Saluti

    1. Non è una soluzione semplice. Sotto Marchionne la soluzione Arrivabene/Binotto ha funzionato e bene

      1. C’è un proverbio francese ” quando non c’è il gatto, i topi ballano ! “

    2. Non sono daccordo. Quello di Arrivabene, così come lo è stato di J. Todt, sono ruoli manageriali e di comunicazione. la scelta di Marchionne è stata azzeccata fin tanto che c’era lui. La sua scomparsa sulla gestione sportiva ha portato parecchie conseguenze e gli effetti si stanno sentendo pesantemente a partire dall’addio anticipato di un anno a Kimi.
      Un tecnico in quel ruolo farebbe solo danni…dovrebbe elaborare le soluzione finali, gestire le risorse umane, prendere decisioni e fare comunicazione…e parlando di soluzione tecniche finali si apre a sua volta uno scenario di file, documenti relazione tecniche e ovviamente altrettante persone da gestire! Per non parlare della gestione di quelle teste calde dei piloti…

      1. Ragazzi ma stiamo parlando di Marchionne che ha fatto credere agli italiani..Una piccola parte per fortuna..che la Fiat ha comprato la Chrysler. .E poi ha solo distrutto ciò che c era rimasto della Fiat. .E di arrivabene che portava le gnocchetti alle feste Marlboro. .E poi come dico sempre i rossi dovrebbero essere contenti di lottare per il mondiale..Anche solo esserci

      2. Lei vede il mondo a modo suo e non ne dice una giusta

      3. Arrivabene con Marchionne ha funzionato e bene. L’addio a kimi non è stato anticipato era previsto già da Marchionne che anzi era tentato di lasciarlo a piedi già a Montreal…
        In quanto a un tecnico in quel posto beh ricordate Fiorio: avesse avuto un presidente tosto sarebbe stato perfetto

      4. Si , forse si. Uno troppo tecnico potrebbe scatenare conflitti. Ma Todt era uomo di corse,conosceva la materia.Qui sembra che Arrivabene si stia “facendo” sul campo ma servono persone valide ,razionali e non impulsive
        La storia insegna : la struttura Ferrari nella fase vincente era composta da gente con la Ferrari nel cuore. Dal direttore d’orchestra agli uomini sul campo. Ora sono rimasti solo i tecnici. Gli altri sembrano dei passanti prestati alla causa.
        Arrivabene aveva senso perche’ Marchionne era “on top” , molto presente e coinvolto.
        Lui era il N1, Arrivabene amministrava e gestiva le scelte di Marchionne.
        Rimasto solo , il N2/3 Arrivabene ha mostrato la sua carenza manageriale.
        Se lo riconfermassero , allora servirebbe un presidente molto vicino , interessato e impegnato.
        Col cuore rosso. Qui si vedono esperti in tutto fuorche’ di corse.
        Con una figura “debole” al posto di Marchionne serve qualcuno di spessore al muretto.
        Compensazione.

  3. Reddington concordo con lei, alla prova dei fatti Arrivabene mostra dei limiti. Del resto i primari di ospedali sono dottori, la teoria del puro manager non è di successo in tutti gli ambiti e i casi alla Briatore sono le eccezioni, non la regola. Detto questo un cambio adesso sarebbe troppo destabilizzante. La penso come Zapelloni: serve la voce del Presidente in Ferrari.

    1. Adesso no. Ma a fine stagione sarebbe auspicabile , ringraziandolo per il lavoro svolto e apprezzando in ogni caso il suo sforzo.
      Elkann deve darsi una mossa. Camilleri buono per vendere.

      1. Beh speriamo almeno per quello…

    2. Concordo anch’io con Reddington. Par seguire Marco, mi pongo una domanda : John Elkann è anche lui al posto giusto ? Che esperienza ha delle corse ?

      1. È il proprietario

  4. Secondo lei chi sono ad oggi i 3 piloti più talentuosi?

    1. Hamilton Vettel Alonso

      1. Lei mi dice che vedo il mondo F1 in modo sbagliato..Cosa faceva prima arriva bene? Non è forse vero che Marchionne ha sventirato la Fiat facendo solo l interesse della famiglia..Non è forse vero che vettel ha buttato due mondiali già vinti?Lo so che a voi giornalisti non è permesso parlare male della famiglia Fiat. .però. .

      2. Guardi io parlo male di chiunque ma Marchionne la Fiat l’ha salvata punto e basta

  5. Per me oggi Hamilton Verstappen Sainz

    1. Ma non scherziamo dai. Con Hamilton e Verstappen sono d’accordo ma sainz è davvero uno scarsone. Sostituisca Sainz con Vettel nonostante questo suo brutto mondiale. È pur sempre un gran pilota ma non al livello di Hamilton

      1. Era un gran pilota sono d accordo..ma non lo è più. .In Ferrari e così. .però ci sta

  6. Non per trovare scuse a Vettel, ha fatto le sue capelle e delle grosse ma, se prendiamo Hamilton ha : un secondo pilota che non gli fa ombra, un muretto che non ne sbaglia una, una macchina, si sa com’è, tutto questo messo insieme aiuta a non sbagliare. Se si si va un po indietro, quando aveva Rosberg al suo fianco, anche lui a fatto delle belle capelle, per non parlare della convivenza con Alonso. Tutto questo per dire che Vettel a volte, deve anche fare con una macchina non al altezza, un muretto da schiffo, e va oltre i limiti per cercare di compensare i diversi manchi……

    1. Giusto muretto che fa schifo macchina non alla altezza e diversi manchi..In sintesi FERRARI..E si lamentano se non vincono il mondiale..

  7. Giusto nono finalmente qualcuno che dice le cose come stanno su vettel e hamilton..

    1. Grazie per il tuo commento Francesco. E semplice buon senso, non altro.

      1. Infatti nono hai detto bene buon senso, siccome qua e da altre parti leggo vettel sopravvalutato mediocre e tuttl il resto e hamilton fenomeno non sbaglia mai e piu’ forte di vettel a guidare.. Ho sempre sostenuto che hamilton sta guidando senza la pressione di vettel, con un muretto quasi perfetto, con un maggiordomo che lo aiuta parecchio, un team che risolve i problemi e sviluppa la macchina tutto l’ anno non come la ferrari. Ho sempre sostenuto anche che anche hamilton sotto pressione con rosberg ecc ha fatto cappellate, visto che x voi solo vettel le fa e’ un brocco ecc, e le cappellate di verstappen ad inizio stagione ve le siete dimenticate? Tutti volevate ricciardo ma dopo monaco e senza piu’ tutti quegli errori di max e’ stato bastonato e’ quasi sparito anche se alcune gare ha avuto problemi, ma guidare la ferrari e’ un’ altra cosa e la pressione che ha la ferrari e’ nettamente diversa e superiore rispetto agli altri team.. Voi pensate che hamilton venendo in ferrari farebbe, tutto bene come ora ma non e’ cosi… Hamilton e’ stato piu’forrte di testa e costanza ma sopratutto x i motivi sopra scritti, perche’ non mi venite a dire che e’ stato piu’ forte di vettel come guida, perche’ i sorpassi che ha fatto vettel, a bottas, ricciardo lo stesso hamilton e ieri al primo giro, sorpassi di guida a hamilton a parte vettel a monza non li ho visti fare li ha fatti sempre di potenza motore, e poi finche’ le macchine erano pari e team non allo sbando come ora vettel ha fatto pole e vittorie pari ad hamilton se non di piu’.. Voglio vedere hamilton con una mercedes che fa un sacco si cavolate al muretto, di scelte e non sviluppa la macchina che fa il grande hamilton, che appena e’ dietro piange.. Non e’ superiore a vettel come guida, e’ forte questo e’ vero ma bisogna analizzare tutto…

  8. Esimio Zapelloni, provo a farle una provocazione. Se è vero che in quest’anno, come giustamente è stato, la Ferrari ha finalmente chiuso quel gap di potenza con Mercedes, credo che il merito sia della parte motoristica. Ora ecco la provocazione: perché non Binotto Team Principal? Insomma tecnico, ingegnere, conosce la macchina. Insomma se non alla pari di Arrivabene, ma comunque un po’ di potere in più. E poi lo h detto lo stesso Maurizio, finché c’è dialogo le soluzioni sono discusse e vengono meglio. Ecco perché non provare questa strada, un duo al comando con entrambi poteri di proporre soluzioni per il weekend. Magari è una idiozia ma perché no?!?

    1. Il problema è li ! Dopo la perdita di Marchionne, e scattata una lotta interna tra Arrivabene è Binotto per il posto di team principal ! Quando c’éra Marchionne, ognuno restava al suo posto è zitti ! Quando non c’è il gatto, i topi ballano …..

  9. Appunto, perché non metterli insieme. Un leader carismatico e un ingegnere o tecnico, che dir si voglia.

    1. Semplicemente perche per un ruolo ci vuole una persona, non due. In azienda, per fare un esempio, c’è un CEO, non due .

      1. Ricordi che quando c’era Todt c’era anche Ross Brawn…

  10. Signor zapelloni a proposito di 2006, c’entra poco con il post…ma volevo sapere se quel titolo l’abbia vinto Fernando o più perso schumi…considerando quel motore rotto a sukuza…graziee

    1. L’affidabilità è fondamentale … quindi …

  11. Caro Zapelloni,
    Avevo già scritto dopo Monza che Arrivabene non mi sembrava all’altezza del ruolo; purtroppo le sue dichiarazioni a Suzuka confermano che al nostro Maurizio manchi leadership e soprattutto che senza Sergione siano ricomparse le fazioni e chi vuole lavorare non sappia più chi è il capo oggi e chi lo sarà domani.
    Arrivabene deve andare ormai; tra l’altro era stato scelto da Sergione e ora non ha più protezioni (ammesso che senza portare risultati uno potesse sentirsi tranquillo con Marchionne).
    Per sostituirlo, la mia preferenza va a Vasseur della Sauber:
    – E’ francese come Todt e questo vuol dire portare una mentalità diversa e a essere visto come uno senza legami emotivi troppo forti con la Ferrari
    – E’ un ingegnere che da quasi neo laureato ha fondato una squadra di F3 (spirito imprenditorale) e un manager di squadre corse da decenni (ha esperienza da vendere)
    – Anche se non sembra, è più giovane di Arrivabene,
    – Ha litigato con i fratelli francesi della Renault e questo lo rende quasi simpatico
    – Sa come fare crescere i giovani piloti e ha già lavorato bene con Leclerc
    – Non parla a vanvera e ha una buona reputazione nel circus; sta facendo un gran lavoro alla Sauber
    Ma come lei ha ricordato giustamente, non basta avere un nuovo TP; ci vuole anche un presidente forte che sappia definire e limitare i ruoli di tutti, a partire da M Binotto. Altrimenti anche il buon Toto “Ezechiele” Wolff, che stimo moltissimo e che sogno di avere in Ferrari, farebbe la fine di Lippi all’Inter… con tutto il rispetto per Moratti..

    1. In quanto a protezioni ricordiamoci che gode di quella del nuovo ad e della famiglia agnelli che lo ha messo nel cda Juve ancor prima che a Maranello

      1. D’accordo, quello che scrive e’ vero; interessante pero’ che Elkann non lo abbia appoggiato sulla giusta scelta di promuovere Leclerc quando Arrivabene avrebbe tenuto Raikkonen. Posso solo sperare di vedere altre decisioni forti da parte di Elkann in futuro

      2. Per seguire Simone, Trovo anch’io strano l’attitudine di John Elkann. Lei sig. Zapelloni dice che è il propprietario, , certo lo è ma non vuol dire che sia capace. E un rampollo della famiglia Agnelli è basta per adesso, era gia li quando il Cda FCA a scelto Marchionne è non lui…….. Ha messo il sig. Camillieri alla testa della Ferrari, ditta Ferrari intendo. Camillieri stesso a detto che con conosce niente alle corse. Per intanto mosse azzeccate non ne vedo. Forse, come dice Simone, è come ho gia detto, una personna non Italiana, come Vasseur, sarebbe un bene. Tutto questo detto senza essere nei segreti di FCA, quindi solo impressioni viste dal comune mortale….

    2. Hamilton in ferrrari, Toto Wolff in ferrari. Perchè non chiedere a Mercedes di dipingere le macchine di rosso? così farebbero prima ed avrebbero la macchina vncente. Ma dai! siamo seri. L’erba del vicino è sempre la più verde

      1. Ricordiamoci che la Ferrari più vincente della storia Montezemolo e Todt la costruirono prendendo dalla Benetton Schumacher, Ross Brawn, Rory Byrne e pure il capomeccanico Juan Villadelprat

      2. Ma scherziamo..Hamilton in Ferrari dopo la scenetta tristissima e che solo i tifosi Ferrari potevano fare a Monza sotto il podio?Poi come ho sempre detto i fuoriclasse in Ferrari non vanno

  12. All’epoca (1996) però Schumi aveva vinto “solo” due titoli mondiali, Ross Brawn era quasi agli inizi della sua carriera in F1 ed impiegò tre anni a portare la ferrari a vincere il mondiale marca e quello piloti l’anno successivo. Rory Byrne arrivò nel 1997. Lei crederebbe che in ferrari, oggi, lascerebbero altri tre anni di tempo a due mostri come Hamilton e Toto Wolff? senza considerare che per portarli via alla Mercedes, non saprei nemmeno immaginare quanti milioni di euro ci vorrebbero. Portare a maranello un pilota quasi 5 volte campione del mondo ed un TP che ha vinto quasi 6 titoli mondiali non sarebbe esattamente lo stesso (anche solo dal punto di vista economico) di quanto accaduto 20 anni fà.

    1. L’unica possibilità sarebbe un ritiro della Mercedes…. ma allora la Ferrari potrebbe anche vincere senza il loro aiuto

  13. Salve signor Zapelloni.. niente pagelle questa settimana?

  14. Bastava vedere, la gestione elkann alla juve, per capire che lui non poteva essere l’erede di marchionne, lo da quel giorno ho iniziato ad avere paura. Inoltre ho sempre difeso arrivabene, ma sto notando da molte gare, un eccessivo protagonismo, come se vuole regolare conti passati. Temo che se non si interviene subito, quanto successo ora non è niente, a ciò che ci aspetta nel 2019.

    1. Al 100% concordo con Massimiliano.

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