
Anche stavaolta è finita male, se non malissimo. Ma tanto la colpa è di Leclerc e Hamilton. Inutile dare la caccia al copevole. Per Vasseur è tutto così chiaro…
La Ferrari vincerà il Mondiale delle grandi illusioni. Anche a Silverstone ha illuso tutti fino alla Q2 quando Hamilton e Leclerc erano davanti a tutti. Quando poi il gioco si fa duro, però la Scuderia non graffia, perde quel decimo che la fa crollare in quinta e in sesta posizione e resta un grande amaro in bocca. Di chi sia la colpa è chiaro, almeno per Fred Vasseur che è sempre bravissimo a individuare i colpevoli prima che qualcuno possa incolpare lui: ”La macchina andava il potenziale c’era sono stati i due piloti a non mettere tutto insieme nell’ultimo giro” ha detto ai microfoni di Sky. “Lewis fino all’ultima curva aveva un decimo di vantaggio su Piastri; Charles ha perso un decimo in curva uno e un altro alla curva 17”, la sua analisi spietata.

Leclerc è arrabbiato, si prende le sue responsabilità, ma aggiunge un ingrediente all’analisi dell’ennesimo flop: “Non credo avrei fatto la pole senza quell’errore, ma sicuramente avrei raggiunto la prima fila. Ma mi sono stufato di dire che qualcosa non ha funzionato. La verità è che non sto trovando il feeling che avevo un anno fa in qualifica che è sempre stato il mio forte. Abbiamo dei problemi specifici, delle cose strane che non ci permettono di essere veloci in qualifica dove io continuo a faticare”, ha aggiunto Charles rifiutandosi di entrare nel dettaglio. Cosa che non ha voluto chiarire neppure Vasseur.
Insomma sarà anche colpa dei piloti, ma è abbastanza assurdo continuare a parlare bene della Sf-25 come si ostina a fare il team principal ferrarista che continua a vedere un film tutto suo: “Abbiamo mostrato un buon passo il migliore della stagione, c’è un po’ di frustrazione perché non siamo riusciti a mettere tutti insieme nell’ultimo giro, ma la domenica siamo sempre andati meglio che al sabato…”. Peccato che poi Charles aggiunga: “Il passo gara c’è, ma bisogna trovare l’aria pulita e partire al sesto posto non aiuta”. Preparatevi a vedere una Ferrari velocissima, ma a festeggiare la vittoria di qualcun altro.
Un po’ come in qualifica dove alla fine Max Verstappen ha esultato davvero (non come Norris dopo la vittoria in Austria) per una pole figlia dell’uomo più che della macchina. Un’altra lezione al team papaya con Piastri a 0”103 e Norris a 0”118. I favoriti per la vittoria restano loro, ma quando Max parte davanti non è mai facile superarlo. Ancora una volta Max ha fatto capire perché Toto Wolff sogna di portarlo in Mercedes. Lui non sbaglia quasi mai. Tutte le volte che ha una minima opportunità, lui non la perde. Si era tenuto l’ultimo giro in Q3. Lo ha colorato di fucsia andando a piazzarsi davanti a tutti a casa di Lewis, di Lando e di Russell. Certo, Silverstone, è anche casa della Red Bull, ma quando valga la Red Bull e lo racconta ancora una volta il 12° tempo del suo compagno di squadra. “Perfetto? No, si può sempre fare di meglio”.


