Forghieri e #Binotto separati alla nascita in casa #Ferrari

Ieri sera curiosando tra le foto sul web mi è saltata all’occhio l’incredibile somiglianza tra l’ingegner Forghieri e Mattia Binotto richiamandomi alla menoria un’antica fortunata rubrica di Panorama che metteva in evidenza la somiglianza tra due personaggi. Ho postato due foto su Instagram e l’effetto non si è fatto attendere.

Sarà per gli occhiali vecchio stile, sarà per i capelli un po’ ribelli, ma la somiglianza tra Forghieri e Binotto è davvero tanta. Senza dimenticare il fatto che Forghieri è stato l’ultimo ingegnere ad aver successo anche come resonsabile della Gestione Sportiva in Ferrari… Certo erano altri anni, era una Formula 1 completamete diversa, c’era ancora Enzo Ferrari sopra tutto e tutti, ma è un precedente che ci mette di buon umore.

Il compito di Binotto oggi è più difficile di quello di Mauro Forghieri negli anni Settanta. Allora poteva davvero bastare il genio di un uomo a fare la differenza, soprattutto se dietro a quel genio c’erano counque le risorse di una Ferrari e un altro genio come Ferrari. Oggi la Formula 1 non è più un one man show. Si vince di squadra e anche se in circolazione ci sono ancora dei geni come Adrian Newey abbiamo visto che non basta per vincere. Binotto ha bisogno della squadra. Di tecnici, di piloti, di meccanici. Lui farà il direttore d’orchestra, non dovrà interpetare il primo violino… Forghieri poteva permettersi di progettare da solo motore e telaio e poi dirigere la squadra (in posta c’era anche un direttore sportivo non di poca importanza come il giovanissimo Luca di Montezemolo). Oggi non è più possibile.

La somiglianza Forghieri-Binotto comunque prendiamola come un buon auspicio. E se vi interessa approfondire con il pensiero di Forghieri leggetelo qui su FormulaPassion https://www.formulapassion.it/manifestomotore/mauro-forghieri/f1-solo-al-comando-binotto-ferrari-forghieri-elkann-camilleri-vettel-415675.html