Formula Papaya e Ferrari fortunata

Adesso chiamatela pure Formula papaya. Non c’è nulla da fare. Contro questa McLaren c’è poco da inventarsi. Cambiano le regole, ma non cambia la musica.

Piastri e Norris scattano davanti a tutti e arrivano davanti a tutti alla faccia della nuova direttiva tecnica che avrebbe dovuto rivoluzionare la Formula 1. Dopo nove gare il team di Andrea Stella ha 197 punti di vantaggio sulla Ferrari, ha insomma già rivinto il Mondiale.

Verstappren ci ha provato fin dal via, quando si è infilato tra Oscar e Lando, poi si è inventato una strategia schumacheriana con uno stop in più e la gara trasformata in lunghi stint di qualifica, ma alla fine la Safety Car chiamata in causa dalla rottura del motore di Kimi Antonelli, gli ha distrutto la gara perchè al box Red Bull erano rimaste solo Pirelli bianche, una zavorra per gli ultimi 6 giri.

A quel punto Leclerc ha sfruttato l’occasione andandosi a prendere un podio insperato ma finendo sotto osservazione (poi perdonato dai commissari)per la spallata data a Max nel momento del sorpasso sul rettilineo, quando l’olandese aveva rischiato di perdere la macchina alla ripartenza con le bianche. “Non volevo andare all’esterno dove mi stava spingendo Max, ci siamo toccati, è andata bene certo se dovessero punire contatti – la spiegazione di Charles – Il quarto posto sarebbe stato la nostra posizione, ma siamo stato fortunati e per una volta sono contento”.

Max poi si è ingarellato con Russell e non è finita bene. Tanto che si è preso 10” di penalità (e altri due punti sulla patente) per un fallo di reazione con Russell, probabilmente dovuto al fatto che non aveva digerito di dover finire la gara con le Pirelli bianche.

Le McLaren oggi sono ingiocabili, come il Psg in Champions. Il distacco è mimino solo per l’ingresso della Safety Car nel finale. Max anche senza l’intoppo finale non sarebbe certo andato più in là del podio. “Il segreto sono le nostre persone, il talento, le persone che lavorano da noi”, ha spiegato Andrea Stella che per ora non si è neppure dovuto preoccupare di gestire la lotta casalinga tra Oscar e Lando divisi da 10 punti.

La Ferrari alla fine ha salvato il weekend con un podio arrivato poker grazia ricevuta e un sorpasso in classifica che la porta davanti alla Mercedes. “Tutto sommato questo trittico è andato bene, ci ha permesso un passivo avanti”, ha spiegato Vasseur. In realtà la strategia ferrarista non era stata brillantissima, Charles che aveva sacrificato la qualifica per la gara, alla fine non ne aveva tratto beneficio.

Sarebbe stato meglio partire più avanti alla fine della fiera. Comunque Charles come sempre ha ottenuto più di quanto valesse la Ferrari, mentre Hamilton è naufragato in una gara anonima, passato anche da Hulkenberg nel finale dopo essersi sentito chiedere dai box al nono giro di lasciar passare Leclerc. Non esattamente quello che si sperava da un sette volte campione del mondo.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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