
“Settant’anni di innovazione, immaginazione, insistenza, passione, impegno, risultati, la nostra sfida più grande è cambiare le corse per renderle carbon free dal 2030…”. Ecco il messaggio che la Formula 1 vuole mandare al mondo.
Non stiamo scherzando. La Formula 1, il massimo della tecnologia nel mondo dell’auto, vuole dare l’esempio. E non lo farà soltanto con i motori delle sue auto, lo farà con tutto il carrozzone che gira il mondo.
Il passaggio ai motori ibridi che aveva fatto storcere il naso a molta gente, ha già portato ad un grande risultato. Oggi al mondo non ci sono motori che producono tanta potenza (1000 cv) consumando così poco. Sono il massimo dell’efficienza e non sono più unità che vengono gettate dopo 300 chilometri.
D’altra parte la Formula 1 è sempre stata in prima linea nell’innovazione tecnologica per tutta la sua storia raggiungendo dei risultati di cui ha poi beneficiato direttamente l’industria automobilistica. Le innovazioni aerodinamiche, gli sviluppi per la sicurezza, i sistemi di recupero energetico, gli strumenti di navigazione, i materiali compositi, il cambio al volante della F1 sono stati adottati dall’industria automobilistica per le auto di tutti i giorni.
L’obbiettivo di una Formula 1 carbon free è insomma ambizioso, ma raggiungibile perchè ci stanno lavorando le migliori menti possibile. Se poi si pensasse di dare un premio alle squadre che per prima raggiungessero il traguardo, allora vedrete che il progesso sarà rapidamente raggiunto…
Essere all’avanguardia dell’innovazione automobilistica offre alla Formula 1 una piattaforma globale per accelerare i progressi e sviluppare tecnologie che riducono ed eliminano le emissioni di carbonio dall’attuale motore a combustione interna (ICE). L’unità di potenza ibrida svolgerà un ruolo chiave nel futuro dell’industria automobilistica.
Il tutto senza trasformarsi in Formula E, badate bene.
La domanda è: a che serve tutto questo? Senza essere maniacali come Lewis Hamilton (https://topspeedblog.it/il-mondo-secondo-hamilton-cambio-dieta-guido-elettrico-basta-plastica/) guardatevi attorno e lo capirete da soli. Qualcosa dobbiamo fare (non diventare vegani) per rispettare il mondo in cui viviamo. Riempiamo la nostra casa di bottigliette di plastica vuota? Non credo. E allora perchè vi permetttarle di buttarle in mare, nei fiumi o nei boschi?
L’attuale propulsore ibrido F1, che offre più potenza consumando meno carburante rispetto a qualsiasi altra vettura, combinato con carburanti sostenibili avanzati e sistemi di recupero energetico rappresenta un’enorme opportunità per fornire un propulsore ibrido netto zero di carbonio. Con oltre 1 miliardo di 1,1 miliardi di veicoli nel mondo alimentati da ICE, ha il potenziale per ridurre le emissioni di carbonio a livello globale.
Oltre ai piani per eliminare l’impronta di carbonio della vettura da F1 e le attività in pista, le iniziative includeranno azioni per garantire che la F1 passi a logistica e viaggi ultra efficienti e uffici, strutture e fabbriche al 100% rinnovabili.
Entro il 2025 F1 garantirà anche che tutti gli eventi siano sostenibili. Ciò significherà l’uso di materiali sostenibili in ogni caso con l’eliminazione della plastica monouso e il riutilizzo, il riciclaggio o il compostaggio di tutti i rifiuti. Inoltre, la F1 fornirà incentivi e strumenti per offrire a tutti i fan un modo più ecologico di raggiungere la gara e garantire circuiti e strutture per migliorare il benessere e la natura dei fan, oltre a fornire opportunità a persone, aziende e cause locali per essere maggiormente coinvolti nell’azione durante Weekend di gara di Formula 1.
La realizzazione del piano prevede la collaborazione della F1 con la FIA e tutti i suoi partner, promotori, sponsor e i team e la costruzione del lavoro che molti di loro stanno già realizzando sul tema della sostenibilità.