Formula1 è il giorno del via: qualcosa da leggere. Rassegna stampa

Aspettando che si aggendano i motori una rassegna stampa del giorno in cui Gazzetta ci regala uno speciale (in attesa di SportWeek) e il Corriere un inserto (un po’ misero, ma molto ben scritto). Ecco il contributo di http://www.loslalom.it

 La Mercedes ha capito cos’è che non funziona. È andata così piano nei test, ufficiali (Abu Dhabi) e non (Montmelò), da far pensare due cose opposte: che si stesse nascondendo oppure che avesse sbagliato la macchina. Secondo Motorsport né l’una né l’altra cosa. Un problema esisteva davvero e lo hanno scovato. 

Franco Nugnes spiega: La freccia d’argento con le pance mini ha stupito alla sua presentazione nel primo giorno di test in Bahrain, ma in pista non ha dato la sensazione di essere una monoposto facile da guidare e anzi di difficile messa a punto. Siccome un problema analogo lo si era visto già l’anno scorso, c’è chi è andato a controllare cosa sta succedendo nei sistemi di simulazione. E, allora, attenzione a dare la Mercedes come battuta. Alcuni valori che sono stati introdotti nei sistemi di simulazione e in galleria del vento potrebbero essere stati sbagliati, portando fuori strada la squadra campione del mondo Costruttori. A giudicare dai sorrisi di alcuni esponenti del team, non ci sarebbe da sorprendersi se almeno una parte dei guai possa essere stata trovata, ridando la speranza che nel GP di apertura stagionale le bizzosità possano essere molto limitate, tanto da rendere la freccia d’argento una temibile avversaria per Red Bull e Ferrari. Già i turni di prove libere dovrebbero dare delle indicazioni se si è trovata la strada giusta o se a casa i tecnici Mercedes dovranno trovare il… fantasma che sta facendo perdere notti di sonno per sfruttare la W13-mini secondo le aspettative.

Leo Turrini su Resto del Carlino racconta le sensazioni di Lewis Hamilton a poche ore dal via. Dicono che non abbia ancora smaltito la botta. Del resto, il suo rapporto con la sconfitta è sempre stato, per usare un eufemismo, estremamente complicato. Nel 2007 sfiorò la crisi di nervi dopo essere stato beffato in extremis da Kimi Räikkönen. Nel 2016, cercò addirittura di innestare un incidente nel finale dell’ultima gara pur di impedire il trionfo iridato di Nico Rosberg.  Quel crudele sorpasso di Max Verstappen è una ferita non rimarginata.  la voglia di rivincita è enorme. Con simili premesse, non dovrebbe essere un disagio la coabitazione con il nuovo compagno di squadra, l’arrembante Russell. Costui ha le carte in regola, ci mancherebbe. È velocissimo. Ma se vuoi rimuovere dal trono l’Usurpatore Orange, non puoi avere paura del tuo numero due.

 E la Ferrari? Mario Salvini sulla Gazzetta dello sport ha scritto che il momento è adesso, si spegne il semaforo delle chiacchiere e i fatti cominciano a valere per davvero. Tutta la rabbia, la delusione e la frustrazione accumulate negli ultimi anni mesti si devono trasformare in carburante per la riscossa. Il futuro è arrivato, è qui e ora. E non si può sbagliare. In Ferrari tutto questo lo sanno bene, e Ferrari hanno mostrato di essere le più robuste, di essere affidabili. E molto di più, tant’è che entrambi i duellanti dell’ultima, esaltante stagione, Max Verstappen e Lewis Hamilton, hanno indicato nella F1-75 la favorita. È il solito giochetto, l’ha ribattuto chiaro anche Carlos Sainz. Ma c’è una differenza: nessuno dei due si era sognato di dire una cosa del genere negli anni passati, né per provocazione né per ridere

Della sfida di Maranello scrive anche Jerome Bourret nella sua analisi di vigilia per l’EquipeL’obbligo per gli ingegneri di ricominciare da zero ha portato a una grande varietà di concetti aerodinamici che permettono finalmente di distinguere ogni squadra per la silhouette della sua monoposto, oltre che per il colore della carrozzeria. La Ferrari ha finalmente potuto ritrovare un po’ della sua tonalità. Questo leggendario rosso riaccende la fiamma dei tifosi del cavallino rampante, frustrati da tanto tempo. Tutta la F1 ne guadagnerebbe e dopo la suspense hitchcockiana dello scorso anno, possiamo solo impazzire all’idea di vedere Charles Leclerc o Carlos Sainz aggiungersi nel cartellone a due personaggi forti come Verstappen e Hamilton.

Secondo il giornale francese, “l’eccitazione che circonda i grandi eventi è già palpabile, sia tra gli appassionati della prima ora, la cui passione è sopravvissuta a tante gare soporifere negli anni, sia tra i nuovi, conquistati dalla grazia di una serie Netflix o dalla magica stagione 2021. Se il suo epilogo oggetto di polemiche ha lasciato a digiuno i sostenitori di Lewis Hamilton, l’incoronazione di Max Verstappen ha stuzzicato l’appetito a un maggior numero di persone. Tutti ora sperano, da qui alla chiusura tra otto mesi ad Abu Dhabi, di rivivere le stesse emozioni, magari con meno colpi di ruote in pista. Il ritorno dell’effetto suolo promette – almeno sulla carta – di vedere le vetture di F1 in grado di seguirsi da vicino, senza torturare le gomme. E quindi piloti in grado di attaccare senza ritegno

Parla MAX alla Stampa

 Che cosa ricorda dell’ultimo giro ad Abu Dhabi? «Sensazioni straordinarie, ovviamente. Adesso non ci penso più così tanto, ma in quegli istanti era da matti».

 Come ci si sente da campioni del mondo? «Una volta che hai vinto, che hai raggiunto l’obiettivo della vita, ti alleggerisci di tantissima pressione. Il che non mi cambia: il primo titolo è il più importante, ma resto motivato come e più di prima». 

Chi vincerà domenica? «Io».

 E il campionato? «Sempre io. La prima regola è credere in se stessi». 

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. chiaramente non una parola sull’indagine FIA su Abu Dhabi eh? Non si dice che Masi è stato ritenuto responsabile “in buona fede” di quanto accaduto? dell’interpretazione a senso unico delle regole? I teams hanno spinto per riprendere la gara prima dello sdoppiamento delle vetture? Quali teams? a me sembra solo uno: RB. Mondiale assegnato a tavolino. Se Mercedes avesse continuato nel ricorso, oggi Hamilton sarebbe stato campione per l’ottava volta e questo in RB lo sanno.

    1. Vada a rileggerete vada

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