
Hamilton e Leclerc sono stati sbattuti fuori dall’ordine d’arrivo del Gran premio di Austin. Squalificati dopo ore di misurazioni.
Adesso qualcuno vada a spiegare agli americani che hanno applaudito (e fischiato) un podio che qualche ora dopo la fine della gara è stato stravolto. Le regole sono regole e quelle della Formula 1 restano complesse. A fine gara ci sono dei parametri da rispettare e se nonon lo fai sei fuori
Hamilton e Leclerc sono stati squalificati. Fuori dalla classifica perché pescati con il fondo che non rispettava più le misure richieste. Nulla serve sostenere che non abbiano avuto un miglioramento delle prestazioni. Le regole però sono chiare: se non rispetti le misure sei fuori.
Per la Ferrari è stata quasi una botta di fortuna perché così Sainz si prende il podio al posto di Hamilton e il distacco dalla Mercedes invece di salire scende a 22 punti. Diverso il discorso per Leclerc che così roderà ancora di più perché vede Sainz allungare a 20 punti il suo distacco in classifica.
Che cosa è successo è chiaro: in un weekend di gara sprint le auto finiscono in parco chiuso subito dopo la Fp1. Non c’è quindi tempo per le classiche verifiche sulle altezze. Su una pista molto sconnessa come quella di Austin evidentemente Hamilton e Leclerc toccavano troppo sull’asfalto e hanno rovinato (di pochi decimi di millimetro) il fondo.
La Red Bull guarda caso dopo le prime prove ha alzato le sue vetture. Così facendo ha perso prestazioni, ma si è messa al sicuro da una squalifica. ancora una volta sono stati più bravi degli altri.
Ecco gome Diego Ioverno spiega l’accaduto:
Vedi anche Max vittoria numero 50. La Ferrari sbaglia strategia con Leclerc, ma era giusto provarci



Che barzelletta…
Beh le regole sono regole. La Red Bull ha alzato la macchina e non ha danneggiato il fondo