Hamilton in Ferrari: qualche rimpianto?

Simpatici gli inglesi che in prima pagina su Autosport sparano un bel titolone su Hamilton e la Ferrari: nessun rimpianto?

Quando Charles Leclerc ha vinto a Monaco, secondo successo stagionale della Scuderia dopo quello di Sainz in Australia, la Ferrari arrivò ad avere 156 punti di vantaggio sulla Mercedes… Quella di Lewis sembrava una scelta illuminata insomma…

Oggi, dopo tre vittorie Mercedes, il distacco di Lewis da Charles è sceso a 27 punti con la squadra di Toto Wolff che sembra aver finalmente individuato la strada giusta per tornare competitiva (il distacco tra i team è di 79), mentre dall’altra parte la Ferrari si è un po’ impantanata con le evoluzioni portate in pista a Barcellona.

“Quando hai un sette volte campione del mondo che si unisce al team, è sempre una buona notizia – ha detto Leclerc – Innanzitutto perché è super interessante e super motivante per me. Super interessante perché posso imparare da uno dei migliori piloti di F1 di sempre. E in secondo luogo, super motivante perché sono super motivato a dimostrare cosa sono capace di fare contro Lewis nella stessa macchina. Quindi, per queste ragioni, non vedo l’ora”.

Leclerc non vede l’ora di cominciare a collaborare con Hamilton. Finora ha l’atteggiamento giusto: vuole apprendere il più possibile dal suo nuovo compagno. Ha capito che può imparare ancora molto.

Ma la domanda a cui Autosport non dà una risposta reale è se Hamilton comincia ad avere qualche rimpianto per la scelta fatta…

La mia sensazione è che li avrà solo se l’anno prossimo il Mondiale dovesse vincerlo un pilota Mercedes…

Lewis ha scelto la Ferrari per provare a vincere con un terzo team, ma anche per tutto quello che rappresenta. Avrà un mondo ai suoi piedi, un palcoscenico ancora più grande da dove lanciare le sue battaglie. Il suo rapporto con il presidente Elkann è particolare e privilegiato. Lewis sa che a Maranello lo stanno aspettando per farne un re. Non è il caso di avere rimpianti o ripensamenti oggi.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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