Per fortuna che c’e’ Kimi. Antonelli aiuta a dimenticare il disastroso inizio della Ferrari che, China Sprint a parte, è rimasta ben lontana dal podio in queste prime tre gare dell’anno. Almeno i giornali italiani si consolano con la prestazione record di Antonelli.
Kimi ha visto svanire la possibilità di diventare il più giovane vincitore della storia. Ma resterà a lungo il più giovane ad esser a dato in testa a un Gp e ad aver ottenuto il giro veloce. Gli altri record di età ancora possibili sono un titolo mondiale entro il 2029 e una pole position prima del 5 novembre 2027, primati entrambi detenuti da Sebastian Vettel. Il tempo c’e’. Il talento pure.
Anche per la Ferrari ci sarebbe un record: al netto dei punti conquistati nella sprint, quella di quest’anno dopo tre gare è la peggior partenza della storia recente ferrarista da quando è cambiata l’assegnazione dei punti nel 2010. Senza i 12 punti Sprint il bottino è di 23 punti. Nel 2023 erano stato 26 e nel terribile 2020 ne aveva incassati 27… ma non preoccupatevi la colpa è della stampa sostiene Fred…
La rassegna di http://www.loslalom.it
Ivan Capelli, Sky Sport: “Verstappen è Superman: sabato ha fatto una pole pazzesca, con un giro esaltante. In gara ha fatto 53 giri da qualifica, perché ha tenuto dietro a 1” e mezzo una macchina più forte come la McLaren. E come al solito Max non ha fatto un singolo errore”
Jacopo D’Orsi, La Stampa: “Ogni tanto capita che in Formula 1 l’uomo prevalga sulla macchina e in tempi di intelligenza artificiale e stupidità naturale è una buona notizia, altrimenti la McLaren vincerebbe tutte le gare e potremmo forse già darci appuntamento al 2026. E invece”.
Giorgio Terruzzi, Corriere della sera: “Era colorato come un manga di Miyazaki il volto di Antonelli a fine corsa. L’espressione tratteneva un inno alla gioia. Kimi ormai ha capito. Di potersi battere là davanti, di arruolare eserciti di tifosi che al suo talento fresco si aggrappano, ipotizzando conquiste probabili e prossime, in mancanza d’altro. Fatti, più che indizi”.
Umberto Zapelloni, il Giornale: “Solo questo diciottenne bolognese con i riccioloni dorati e la velocità nel sangue, riesce a dare un senso alle alzatacce dei tifosi italiani per seguire il Gran premio del Giappone. Perché se fosse per la Ferrari sarebbe meglio restare a nanna e continuare a sognare. Magari lì le rosse riuscirebbero pure a vincere”.
Gianluca Gasperini, La Gazzetta dello sport: “Sbaglierà anche Kimi, attraverserà momenti complicati, però è evidente la solidità di fondo su cui lui e la Mercedes possono costruire una avventura senza limiti. Nasce anche dal modo in cui Toto Wolff lo ha allevato e protetto, diverso da altre realtà. Ma è resa tale soprattutto dai 30 punti conquistati e dal quinto posto nel Mondiale, mentre adesso si va verso tracciati che Antonelli conosce. Guardando la posizione in classifica, vien da strabuzzare gli occhi”
Matteo Bobbi, Sky Sport: “Il distacco odierno della Ferrari è di 3 decimi al giro, così come quello della qualifica. Se l’obiettivo è quello di vincere il Mondiale, bisogna ammettere che l’inizio non è stato positivo. La Rossa a Suzuka è stata perfetta, ma è arrivata a 16” dalla vetta: è chiaro come in questo momento nella macchina manchi la performance”.
Alessandra Retico, Repubblica: “Per la prima volta, Maranello ammette il ritardo e la propria condizione. E Suzuka non mente. È un tracciato


