Hamilton chiude con il miglior tempo della settimana. La Ferrari vince il premio per chi ha percorso più chilometri. Gasly finisce a muro. E la Formula 1 parla di porpoising.
I primi tre giorni di test della nuova era della Formula 1 si sono chiusi con una doppietta Mercedes. Miglior tempo di Lewis Hamilton davanti al suo nuovo compagno Russel. Terzi e quarti gli uomini Red Bull, poi Vettel e Leclerc. Se dovessimo credere ai tempi potremmo dire che a rivoluzione è finita ancora prima di cominciare. Il miglior crono di Lewis però è stato 1’19”141, lontanissimo dalla sua pole dello scorso anno (1’16”741) e quindi possiamo dire di non ancora visto i reali valori in pista.
Il dato più significativo è stato forse quello dei chilometri percorsi e la Ferrari con 439 giri e2052 chilometri ha vinto la prima maratona dell’anno. Segno che la SF-75 è nata bene e ha permesso a Leclerc e Sainz di completare il programma previsto. La Mercedes ha percorso una cinquantina di giri in meno, la Red Bull una novantina e comunque anche loro (pur con qualche piccolo inconveniente) hanno potuto lavorare bene. Ad avere difficoltà enormi sono state Haas, Alfa Romeo Sauber, ma anche Alpine e Aston Martin. Insomma nulla di nuovo all’orizzonte.
Era anche il giorno dei test con le fomme scolpite con sei autobotti a bagnare la pista nella sosta pranzo per consentire alle squadre di testare le gomme rain: full wet e intermedie. Solo McLaren e Ferrari hanno effettuato un paio di giri con le Cinturato Blu mentre con le intermedie hanno girato poco Albon, Hamilton, Bottas e Perez. Che spreco! Poi parlano di Formula 1 sostenibile e buttano via tutta quell’acqua…
La Formula 1 che ha cancellato il Gran premio di Russia e lo sponsor russo della Haas, intanto sta imparando a fare conoscenza con una nuova parola: porpoising. Ne parlano tutti. Piloti e ingegneri. Si tratta del saltellamento fastidioso che le monoposto hanno in rettilineo per colpa dell’effetto suolo.
Qualcosa che i simulatori non hanno calcolato, ma che i denti (e non solo quelli) dei piloti non trovano molto simpatico. Le auto rimbalzano sull’asfalto come sassi lanciati in mare. “Credo che la maggior parte delle squadre abbia sottovalutato il problema. Ora siamo tutti in fase di apprendimento”, ha ammesso Binotto. Arrivederci al 10 marzo in Bahrain per gli ultimi tre giorni di test. Portate i paradenti.
Ecco i tempi della terza giornata
- Hamilton, Mercedes, 1m19.141s, C4 – 86 laps
- Russell, Mercedes, 1m19.233s, C5 – 66
- Perez, Red Bull, 1m19.556s, C4 – 63
- Verstappen, Red Bull, 1m19.756s, C3 – 59
- Vettel, Aston Martin, 1m19.824s, C5 – 48
- Leclerc, Ferrari, 1m19.831s, C3 – 44
- Albon, Williams, 1m20.318, C4 – 76
- Sainz, Ferrari, 1m20.518s, C3 – 80
- Latifi, Williams, 1m20.699s, C4 – 13
- Ricciardo, McLaren, 1m20.750, C3 – 74
- Norris, McLaren, 1m20.827s, C3 – 52
- Alonso, Alpine, 1m21.242s, C3 – 12
- Zhou, Alfa Romeo, 1m21.939s, C3 – 41
- Gasly, AlphaTauri, 1m22.469s, C4 – 40
- Mazepin, Haas, 1m26.229s, C3 – 9
- Bottas, Alfa Romeo, 1m30.433s, C3 – 10
RB e Merceds sono le uniche due che presentano macchine con fisionomie diverse dalle altre. O le hanno toppate, o le hanno indovinate: se è la seconda, per le altre non ci sarà scampo. Potranno lottare per il terzo postoe dal quinto per i piloti. A me pare che le due prime marche si siano molto nascoste in questi tre giorni. Aspettiamo Barhein e, soprattutto, vediamo se Mercedes porta qui una macchina del tutto diversa di quella presentata a Barcelona.