La Red Bull non perdona i piloti, ma Perez non rischia

In Red Bull non sanno che cosa sia la pazienza. Lo ha capito a che Nick De Vries, il campione del mondo di FormulaE che, dopo 10 gare è stato appiedato dall’Alpha Tauri per fare spazio a Daniel Ricciardo.

Nessuna pietà, come in passato avevano già capito i vari Kvyat, Albon e compagnia. Solo Perez sembra non rischiare nonostante il paragone con Max sia imbarazzante. Perché se il tuo compagno è in pole e tu per cinque gare di fila non entri in Q3, beh forse il problema sei tu.

Ma Sergio è pur sempre secondo in campionato, le due volte che c’era da vincere ha vinto quindi il suo dovere di seconda guida lo sta facendo. Certo con quella Red Bull dovrebbe esserci una doppietta ad ogni gara, ma forse è meglio non esagerare prima che qualcuno si faccia venire l’idea di introdurre il BOP ( balance of performance) in Formula1 visti i danni che sta facendo nel Wec (Ferrari troppo penalizzata a Monza).

E poi chi mettereste di fianco a Max? L’unica scelta possibile sarebbe un giovane con tanto da imparare, ma in questo momento lo Junior Tram Red Bull è sprovvisto di veri talenti già in età. E andare a disturbare Max con un compagno più aggressivo del messicano forse non è il caso.

Poteva esserci l’opzione Ricciardo, ma Daniel è stato dirottato sull’ Alpha Tauri. Non sarà semplice per l’australiano che l’anno scorso aveva fallito in McLaren. Sarà curioso rivederlo all’opera. Io credo che il miglior Riccardo non lo rivedremo più. Ma vista la sua simpatia spero mi smentisca.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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