Leclerc attapirato: Hamilton simpatico, ma non ci andrei in vacanza…

Charles Leclerc, rimasto a secco di vittorie fin qui, si consola con il Tapiro d’Oro di Striscia la notizia consegnatogli da Staffelli a Maranello per il suo messaggio radio alla fine della gara di Istanbul… “La gara era andata bene e ho buttato tutto via all’ultima curva. Ho sbagliato e mi sono sfogato in radio con i miei ingegneri, avete sentito tutto… Queste cose succedono, ma devono essere uno spunto per crescere e tornare più forti. Il dominio di Hamilton? Va molto forte ed è simpatico, ma non ci andrei in vacanza assieme”, ha detto Charles a Canale 5. E forse neppure a cena… viste le sue preferenze….

Su Carlos Sainz Jr, ha invece aggiunto: “Lo conosco da anni, siamo molto amici: Vettel mi ha fatto migliorare, vedremo cosa succederà con Carlos”. Ora però è tempo di pensare alla penultima gara stagionale:

“Il Gran Premio del Bahrain è una gara molto particolare, perché le caratteristiche del fine settimana fanno sì che lo scenario si modifichi continuamente – ha aggiuto Leclerc – A inizio weekend la pista è sporchissima, piena di sabbia che arriva dalle zone desertiche circostanti. Man mano che si gira l’asfalto si pulisce e svela la propria abrasività che mette a dura prova le gomme”.
“Anche luce e temperature sono in continuo cambiamento: si parte all’imbrunire, con asfalto molto caldo e il sole basso all’orizzonte, ma man mano che la gara progredisce il circuito diventa più freddo e bisogna avere la capacità di adattare la propria guida”.
“Ho bei ricordi dello scorso anno, anche se il finale non fu ideale. Speriamo di continuare il trend delle ultime gare che ci ha visto via via più competitivi”.

“Il circuito di Sakhir è da sempre un test impegnativo tanto per i piloti che per le vetture – ha detto Vettel – Per noi che guidiamo c’è il tema delle temperature ambientali che, sorgendo questa pista nel deserto, in certi momenti della giornata sono veramente molto elevate. Per quanto riguarda le monoposto, le caratteristiche della pista mettono in risalto le doti di trazione e costituiscono un banco di prova per i freni che sono molto stressati nell’arco del giro”.
“Noi piloti chiamiamo questo tipo di tracciato ‘stop&go’ a causa delle continue frenate secche seguite da brusche accelerazioni. Non abbiamo mai gareggiato in Bahrain così avanti nella stagione anche se, guardando i dati delle temperature, le condizioni non dovrebbero essere troppo diverse”.
“Abbiamo visto che la nostra vettura ha fatto dei progressi nelle ultime gare e sono curioso di verificare anche su questa pista il nostro livello di competitività”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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