Leclerc capitano coraggioso: “A Monaco voglio solo vincere, il podio non mi interessa”

Bravo Charles. Non gioca nascondino. Non vuole accontentarsi. Se ne freda della maledizione di Monaco che incombe su di lui dopo due pole finite nel nulla. Dice chiaramente quello che vuole: “Il podio, il secondo o il terzo posto non mi interessano. Io voglio solo vincere”.

“Mi sento bene, è sempre una sensazione speciale la settimana di Monaco e specialmente per me che sono nato qui – ha detto in conferenza stampa -. Non vedo l’ora che arrivi questo momento ogni anno. Siamo sempre stati competitivi finora e, anche se non sempre è andata bene per me su questa pista, siano ottimisti e abbiamo lavorato tanto. Secondo o terzo non conta pe me. Red Bull e McLaren sono forti, ma siamo vicini. Sento che qui si parte un po’ tutti da zero, ma non credo sarà molto diverso dalle ultime gare. D’altra parte, credo ci possano essere delle sorprese. Io lo sarei sorpreso se non dovessimo lottare per la pole“.

“Una superstar? Io sono il Charles di sempre ancora per la mia famiglia. Oggi è divertente, buffo e strano che persone che conosco da tanti anni ed erano a scuola con me mi percepiscano in modo diverso. Ma io sono sempre lo stesso e la mia famiglia mi aiuta a tenere i piedi per terra. È importante avere loro attorno a me”

“Qui a Monaco c’è una maggiore valutazione dei rischi, ed è una delle cose che apprezzo di più del tracciato – aggiunge – Appena ti spingi un po’ più in là lo capisci e può fare la differenza. E questa valutazione dei rischi non la trovo altrove”

Se Leclerc è coraggiosamente ottimista, Sainz è più pessimista, o forse realista: “Da un punto di vista molto onesto, credo che molti dei top team in questo momento possano vincere a Monaco – ha detto – questo è un weekend così speciale, una pista così speciale, ci vuole una sessione di qualificazione pulita per conquistare la gara di Monaco. Quindi penso che tra Red Bull, McLaren e noi saremo molto vicini e intenti a combattere in pochi centesimi”

“Questa settimana iniziamo alla pari. E tutto dipenderà da cosa si adatta meglio la nostra auto al tracciato. Le basse velocità non sono state il nostro punto di forza quest’anno, quindi sono un po’ più cauto su questo fronte”.

“Dopo Miami e anche Imola è stato chiaro che gli avversari si erano avvicinati. I valori si sono avvicinati e noi dobbiamo essere al 100%, anche se non è una possibilità sempre realistica ci proviamo per trovare l’assetto migliore
Max Verstappen

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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