#Leclerc dynasty: la tripletta di Arthur e il sogno di Charles. Mai due fratelli campioni del mondo…

Lo riconoscete? Gli occhi dovrebbero aiutare… nonostante la mascherina quelli sguardo è ormai famigliare… Arthur Leclerc, giovane fratellino di Charles (è nato nel 2000) ha vissuto un weekend da sogno al Mugello: tre vittorie su tre nel quarto appuntamento stagionale del campionato europeo di Formula Regional.

Il giovane Leclerc (come se Charles fosse anziano…) ha dimostrato di essere di un’altra categoria sul bagnato (nelle prime due gare) e si è poi confermato molto competitivo anche nella terza corsa, sull’asciutto.

Un momento magico che i tifosi ferraristi sperano possa dare un po’ di serenità a Charles (che era in pista a sostenere il fratellino) in questo periodo cupo. Certo due fratelli così sono una rarità nel mondo dei motori, ma non un inedito.

Ci sono padri e figli campioni del mondo in Formula 1 (Graham e Damon Hill, Keke e Nico Rosberg). Non ci sono però coppie di fratelli ad esserci riusciti entrambi. Sarà il prossimo obbiettivo della famiglia Leclerc? 

Con l’aiuto della memoria e degli archivi ho contato nove coppie di fratelli al via di almeno un Gran Premio di Formula 1: Michael e Ralf Schumacher, Jody e Ian Scheckter, Gilles e Jacques Villeneuve, Jackie e Jim Stewart, Corrado e Teo Fabi, Emerson e Wilson Fittipaldi, Pedro e Ricardo Rodriguez, Manfred e Jo Winkelhock e per finire David e Gary Brabham.

La coppia più vincente è certamente quella dei fratelli Schumacher grazie ai 91 successi di Michael e ai 6 di Ralf arrivato in Formula 1 sei anni dopo il fratello maggiore (di 6 anni) e rimasto in pista un anno più di lui. Cinque volte sono addirittura finiti al primo e secondo posto (quattro volte ha vinto Michael e una, in Canada 2001 ha vinto Ralf). Differenza di talento enorme. E in futuro ci aspetta la sfida tra i figli: Mick (1999) e David (2001).

La coppia più “romantica” è quella dei fratelli Rodriguez, gli hermanos Rodriguez a cui è dedicato l’autodromo di città del Messico. Ricardo è stato per 19 anni l’esordiente più giovane della storia (anche per la Ferrari). Quando debuttò al Gp d’Italia del 1961 aveva 19anni, 6mesi e 27giorni. Purtroppo l’anno dopo, proprio nelle prove del Gp del Messico, morì in un incidente. Anche Pedro, di due anni più vecchio del fratello, ma arrivato in Formula 1 dopo di lui, è morto in prova durante una gara di prototipi in Germania. Pedro corse 55 gare in F1 vincendo due volte con Cooper e Brm.

La coppia “italiana” è quella dei fratelli Fabi, Teo e Riccardo. Teo ha corso 64 gare (con 3 pole, ma senza vittorie), Corrado ne ha corse solo 12, ma non si sono mai trovati insieme in pista. Teo di sei anni più vecchio, si è goduto in pieno l’era turbo tra Toleman, Brabham e Benetton. Straordinaria la sua pole a Indianapolis nel 1983, secondo debuttante della storia a riuscirci.

Il punto in comune è che tutte le coppie erano molto squilibrate come talento, forse a parte i fratelli Rodriguez. Anche tra Emerson (2 titoli mondiali) più giovane di Wilson c’era un abisso di talento. Lo stesso per Jackie Stewart e Ian… Manfred (47 gp) era più dotato di suo fratello, ma lui è morto in pista mentre Jo ha vinto una 24 ore di LeMans.

Il weekend perfetto di Leclerchino…

“Non mi aspettavo di certo questo risultato – ha dichiarato Leclerc al termine del weekend – insieme al Prema Powerteam abbiamo fatto un lavoro incredibile nell’arco di tutto il fine settimana. Credo di essere in un periodo positivo, in cui continuo a crescere, ma anche la monoposto che ho avuto a disposizione è stata impeccabile in ogni condizione”.

L’exploit del Mugello ha consentito a Leclerc di portarsi al comando della classifica generale, che ora lo vede a quota 237 punti con otto lunghezze di vantaggio sul compagno di squadra e di accademia Gianluca Petecof. Il brasiliano di FDA nel weekend toscano ha mancato la vittoria, ma è comunque riuscito a conquistare un ottimo bottino di punti grazie a un secondo, un terzo e un quarto posto.

Gara-1. Subito dopo il via Arthur Leclerc (partito dalla quarta posizione) ha mostrato di avere un ottimo feeling con la pista bagnata, transitando secondo al termine del primo giro. Nel corso della quarta tornata ha preso il comando della gara grazie a un soprasso su Oliver Rasmussen all’esterno della curva Arrabbiata 1, confermando subito un passo superiore a tutti gli avversari. Subito dopo aver preso la leadership, Leclerc ha appreso di dover scontare una penalità di dieci secondi sul suo tempo di gara per aver effettuato il sorpasso su Rasmussen in un punto della pista dove era esposta la bandiera gialla. “La visibilità era davvero al limite – ha poi spiegato il monegasco – e sinceramente non ho visto la segnalazione. Quando ho saputo della penalità mi sono rimboccato le maniche e ho spinto al massimo, grazie anche all’ottimo feeling che ho avuto con la monoposto sin dal via”.

Ritmo folle. Leclerc ha imposto alla gara un ritmo impressionante, guadagnando tra i due e i tre secondi al giro sugli avversari e tagliando il traguardo con venti secondi di margine sul secondo classificato Juri Vips, divario poi dimezzato al netto della penalità. Petecof, partito quinto, è stato autore di una corsa grintosa che lo ha visto transitare in quarta posizione ad un soffio dal podio.

Gara-2. La seconda corsa del weekend è iniziata in condizioni di pista umida, e sia il poleman Leclerc che Petecof, che scattava al suo fianco, hanno deciso di prendere il via con gomme rain. Lo start è stato regolare, con i due piloti di FDA che hanno mantenuto le rispettive posizioni, ma ben presto i piloti scattati con pneumatici slick hanno iniziato a girare su tempi molto più veloci. Il Prema Powerteam ha così richiamato ai box Leclerc e Petecof per montare gomme da asciutto, ma pochi giri dopo sul circuito del Mugello è tornata a cadere la pioggia, rendendo indispensabile una seconda sosta per tornare agli pneumatici da bagnato.

Safety Car. Leclerc e Petecof sono tornati in pista con un ritardo di oltre un minuto sul leader Pierre-Louis Chovet (partito con gomme da asciutto ed autore di una sola sosta) ma nel corso del nono giro la direzione gara è stata costretta a far entrare in pista la Safety Car a causa dell’uscita di pista di Andrea Cola, ricompattando il gruppo. Al restart Leclerc è stato velocissimo e determinato, riuscendo nell’arco di pochi giri a riprendere il comando della gara. Il monegasco ha colto la seconda vittoria del weekend, mentre Petecof ha rimontato fino alla terza piazza finale.

Gara-3. La pioggia ha concesso una tregua prima della gara conclusiva del weekend, consentendo a tutti i piloti sulla griglia di partenza di prendere il via con gomme slick. Lo start del poleman Leclerc non è stato dei migliori, e il monegasco ha dovuto cedere la posizione sia a Petecof che a Rasmussen. Arthur ha mantenuto la calma, recuperando una posizione nel secondo giro e sferrando l’attacco a Petecof nel corso della terza tornata, portandosi al comando della corsa. Una volta in testa il monegasco ha gestito il margine su Petecof, che nelle tornate conclusive si è portato molto vicino al leader della gara. Una sbavatura a due giri dal termine ha messo fine alle speranze del brasiliano, che è transitato sotto la bandiera a scacchi ad un secondo dal compagno di squadra.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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