Leclerc: “Non è una Ferrari da pole in Francia. Ma spero di sbagliarmi”

La Ferrari torna a nascondersi. Dopo le due pole consecutive a Montecarlo e a Baku, Leclerc non si aspetta di fare altrettanto a Le Castellet, in un gran premio quello di Francia dove nessuno ha vinto quanto la Ferrari, ma che non ha certo le caratteristiche ideali per la monoposto di Maranello.

 “Spero di sbagliarmi, ma credo che qui faremo fatica a lottare per la pole position, come è successo a Monte Carlo e a Baku. Alla nostra vettura manca un po’ di performance nei curvoni da medio-alta velocità e su questa pista ce ne sono diversi. Per noi comunque si tratta di un interessante banco di prova, che ci può dare la misura della bontà del lavoro che è stato svolto a Maranello per ottimizzare il potenziale della SF21”, ha detto il pole man degli ultimi due Gp.

Obbiettivamente è difficile ipotizzare una Ferrari in lotta con Red Bull e Mercedes per la pole. Più facile pensarla a proteggere la terza posizione dalla McLaren.

“A Baku mi sono sentito molto stupido dopo aver detto che saremmo tornati a lottare con le McLaren e poi ho firmato la pole! E’ stata una gran sorpresa essere così competitivi in qualifica”.

“In gara siamo tornati a prestazioni più vicine alle nostre aspettative. Ora però penso che le nostre prestazioni torneranno a essere più normali, su un tracciato normale, che dunque non è un cittadino. In piste come queste, dove ci sono più curve a media velocità, noi fatichiamo di più. Penso che le cose qui al Paul Ricard possano essere più come in gara a Baku. Ma speriamo che possa sbagliarmi come ho fatto a Baku e di essere più veloci di quanto ci aspettiamo”.

“Direi che dove ci manca un po’ al momento sono le curve a media velocità. Ma poi è un pacchetto complessivo, alla fine. Dobbiamo migliorare un po’ ovunque, è quello che stiamo facendo al momento, piccoli passi dopo piccoli passi, ma sempre nella direzione giusta, e speriamo che presto torneremo a lottare regolarmente per le prime posizioni”.

“Prima di tutto, penso che la sicurezza dovrebbe essere sempre la cosa più importante in Formula 1 per noi piloti, per tutti. E sì, questa è sempre la cosa più importante, ma è anche il dovere della squadra di rispettare tutto ciò che è stato messo in atto, se è il caso o no, non lo so, e questo è il lavoro della FIA per scoprire questo. Penso che sia sempre bene avere controlli extra nel caso in cui alcune squadre cerchino di giocare con le gomme. Ma credo che sia anche responsabilità della squadra assicurarsi che tutto sia sicuro per i piloti di guidare le auto”.

“Sento questa quasi una gara di casa. Ho iniziato a fare karting a soli 45 minuti da qui. Mi ricordo ancora esattamente quando ho fatto questi primi giri, dove mi sono innamorato delle corse. Quindi è speciale essere qui. Ci saranno anche alcune persone in tribuna che sarà bello vedere. Quindi sì, non vedo l’ora di questo fine settimana”.

“Questa pista non è tra le mie preferite in assoluto, però mi sono sempre trovato a mio agio – ha detto invece Sainz -. Qui con una doppia vittoria nella serie in cui gareggiavo nel 2014 mi sono, di fatto, guadagnato la possibilità di debuttare in Formula 1 e spero che anche in questa stagione potrò vivere un weekend positivo”

“Dopo due gare su piste cittadine questo fine settimana torniamo su un circuito tradizionale e mi aspetto di rivedere i valori in campo avuti in Portogallo e in Spagna. Il nostro obiettivo sarà ancora una volta essere in testa al gruppo che insegue le due squadre in testa alla classifica”

“Dal mio punto di vista – ha concluso lo spagnolo – non credo di essere ancora riuscito a mettere in atto il weekend perfetto: quando il sabato è andato bene, in gara ho commesso alcune imperfezioni; quando in qualifica le cose non sono andate al meglio, la domenica sono stato capace di rimontare. Quando riuscirò a mettere insieme qualifiche e gara sono sicuro di poter portare molti più punti al team, che è la cosa più importante”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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