Leclerc: sono pronto per il Mondiale e per battagliare con Verstappen

Charles Leclerc arriva a Imola da leader del campionato. E’ pronto al grande abbraccio del popolo ferrarista. Il Tapiro d’oro gli ricorda la disavventura dell’orilogio a Viareggio (“ma paura no… non l’ho avuta”). Eccolo a ruota libera.

“Ci aspettavamo una Red Bull più forte di noi nelle ultime due gare, invece eravamo più forti noi. Dobbiamo verificare di aver capito tutto e verificare in pista di essere forti come ci aspettiamo dalle simulazioni.

Iniziamo ad avere una buona conoscenza delle gomme, è importante anche il modo in cui guidi. Non vuole dire che non avremo più problemi, ma di certo in questi tre anni abbiamo imparato a gestire bene le gomme. Non credo sia stato un caso isolato. E’ più un caso isolato che la Red Bull abbia avuto problemi con le gomme, credo che già a Imola non ne avranno più”

“Avrei preferito avere un’ora in più di prove libere prima delle qualifiche, ma è la stessa cosa per tutti quindi non sarà un problema. L’importante è essere subito sul pezzo, trovare subito il set up per non doverlo poi fare in Q1 che è più complicato. Ma abbiamo lavorato tanto al simulatore, fatto tanti giri per arrivare pronti. E’ vero che finora abbiamo sempre trovato subito l’assetto. Però anche la Red Bull, Australia a parte, è sempre partita forte, non partiremo in vantaggio, ce la giocheremo soprattutto con Red Bull per tutto il weekend”.

“Pioverà una variabile che non conosciamo ancora. In passato abbiamo fatto abbastanza fatica. Dovremo stare cauti, prepararci al meglio ed essere aperti di mente in caso non trovassimo subito la finestra giusta”

“Non è il caso di dire che abbiamo il miglior motore di tutti, siamo lì con la Honda. Noi siamo migliorati per il motore, ma anche per il disegno dell’auto che ha molto meno drag”.

“Ho capito bene dall’inizio come adattarmi a queste macchine. Non è stato qualcosa di naturale perché è strano guidare con l’effetto suolo. Bisogna pensare sempre mentre guidi. Abbiamo lavorato bene durante i test provando tante cose. Anche io come pilota ho provato diversi approcci che mi hanno aiutato capire la macchina”.

“Mi sento pronto. Oggi posso gestire meglio la pressione più di tre anni fa. Ma più che gestire la pressione devo gestire l’emozione. Essere in testa a una gara tre anni fa era qualcosa di completamente nuovo. Quest’anno so che ho una macchina che mi permetterà spesso di essere davanti a tutti e so come non farmi travolgere dall’emozione. Sono più concentrato

“Da tre anni sto migliorando costantemente nella preparazione e nella gestione della gara. Stiamo lavorando bene anche come team, siamo rimasti calmi anche quando qualcosa non ha funzionato subito, siamo stati bravi a non fa vedere che anche negli ultimi gran premi abbiamo avuto dei momenti difficili, siamo stati tranquilli facendo sembrare che tutto andava benissimo”

“Qui è importante partire davanti perché è più difficile sorpassare. Ricordo bene che cosa successe l’anno scorso tra Verstappen e Hamilton. Sono pronto anche a questo, a essere duro se sarà necessario. Per tenere la leadership chiunque farebbe così.”.

“Sono sempre stato aggressivo fin dalle formule minori, ma avere la consapevolezza di sapere come comportarmi in pista mi ha aiutato a diventare aggressivo anche in Formula 1. Dopo l’Austria 2019 (la ruotata con Max) è stato più chiaro fino a dove potessi spingermi, tanto che già a Silverstone mi ero comportato in un altro modo”

“E’ più semplice sorpassare e stare vicini alla macchina che ti precede. La macchina ora è+ più prevedibile, L’anno scorso non sapevi mai se in curva ti sarebbe arrivato un sovra o un sotto sterzo e dovevi prenderti un margine di sicurezza. Quest’anno è diverso, sai come si comporterà la macchina”.

“Essere in testa più che essere una responsabilità è una carica. Ma non dobbiamo commettere l’errore dsi approcciare questo gran premio in modo diverso. Non dobbiamo rischiare di strafare. Oggi sono in vantaggio su Max, ma non ci penso, è presto. Magari tra 12/13 gare penserò che Max non potrebbe rischiare un incidente perché è indietro. Non penso che lui abbia più da perdere di me in un incidente, almeno per adesso”.

“Il modo in cui lavoriamo mi riempie di fiducia. Sentivo che c’era un trend positivo. Ero convinto che prima o poi i risultati sarebbero arrivati. Per questo sono fiducioso per gli sviluppi. Ma dobbiamo restare sul pezzo e non rilassarci”

“E’ importante il rinnovo di Carlos. Adesso anche lui ha una visione a lungo termine. Possiamo condividere di più, condividere tutto. Siano due piloti che si trovano bene insieme e questo è importantissimo perché possiamo scambiarci tante informazioni”

“Con il presidente ci sentiamo dopo ogni gara. Siamo tutti e due molto consapevole che è solo l’inizio e dobbiamo spingere”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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