#Marquez è un fenomeno, ma #Rossi è un marziano

Domenica Marc Marquez ha vinto il suo settimo titolo mondiale in 10 anni di corse. Ha battuto ogni record di velocità, arrivando al settimo titolo a 25 anni e 246 giorni (Vale al settimo ci arrivò a 26 anni e 221 giorni). La domanda oggi è: Marquez è più forte di Rossi?

Intervenendo a Tutti Convocati su Radio 24, domenica ho detto che Marquez, pur essendo un campionissimo, agli italiani non sarà mai simpatico per lo scherzetto giocato a Rossi tre anni fa. Mi sbagliavo perché l’Italia è piena di anti Valentiniani, di gente che ancora tira in ballo la sua evasione fiscale (per cui si è scusato, ha pagato e ha licenziato chi lo aveva indotto a fare quella scelta). Mi spiace per loro, non so che dire.

Ma torniamo alla domanda di partenza: Marquez in pista può valere quanto Rossi e probabilmente potrà anche batterlo nel numero dei titoli. Ha cominciato a vincere presto e non si è mai fermato, con la Honda forma una coppia indistruttibile (vedremo come se la caverà Lorenzo), ha portato in pista uno stile di guida nuovo, quasi appeso alla moto. Ha rischiato tantissimo (ora molto meno) ma ha la capacità di ritornare in sella quando tutti gli altri sarebbero già caduti. È davvero un fenomeno.

Per diventare ancora più grande dovrebbe prima o poi lasciare la Honda e provare a vincere con qualche altra casa come hanno fatto tutti in grandi (Agostini escluso). Provare a vincere con la Ducati, dove hanno fallito prima Valentino e poi Lorenzo, sarebbe una sfida in più. La speranza è che presto gli venga voglia di provarci e la Ducati trovi il budget per lui…

Dove Marc non potrà mai battere Rossi però è fuori dalla pista. Valentino è l’uomo che è riuscito a portare il motomondiale in tutte le case, a piacere a nonni e nipoti (e anche alle nonne). Ha dato al suo sport una popolarità immensa, tanto che tutto il mondo si colora di giallo (Spagna esclusa) quando ci sono le gare. Marquez vuole fare il simpatico a tutti i costi, manda sempre avanti il sorriso a 180 gradi, ma non avrà mai l’empatia di Valentino.

Marquez è certamente un fenomeno, ma Valentino è un marziano. Uno di quegli sportivi che vanno oltre il loro sport.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

6 commenti

  1. Concordo su tutto. Forza Vale per sempre.

  2. Concordo su tutto ma una considerazione la faccio. Dopo quello che ha fatto Rossi fuori dalla pista di cui lei ha giustamente scritto, come sarà possibile fare lo stesso o di più in futuro? Non solo per Marquez, ma per tutti…. e non parlo solo dei nostri confini. Se no sarebbe facile se un italiano vincesse il titolo.

  3. la simpatia di Valentino è inimitabile, ovviamente per chi lo segue da tifoso, che gli rosica contro non nutre lo stesso sentimento. Anche per altri piloti italiani non sarà facile raggiungere i suoi livelli e non solo di campionati vinti. A me piace perchè, nelle interviste post gara, parla sempre in prima persona plurale: non capisco se intende lui e la moto o lui e i meccanici e lo staff, però è come se in pista non fosse mai da solo! Marquez farà sicuramente la storia per numero di campionati vinti ma non arriverà a “colorare” le tribune come riesce a fare Valentino.

  4. Chi secondo lei è più talentuoso tra marquez e rossi?

    1. Una bella domanda difficile dirlo… in pista sono diversi ma molto talentuosi tutti e due

  5. Bella domanda cr7… Comunque concordo con lei zapelloni

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