Montezemolo: Sinner mi ricorda Niki Lauda

“Sinner? Mi ricorda un po’ Niki Lauda. Un po’ Thoeni e un po’ Lauda”. Lo racconta Luca di Montezemolo a Massimo Gramellini intervenendo nel suo programma su La7.

“A me Sinner piace molto e mi ricorda uno dei più grandi amici della mia vita che è stato Niki Lauda e anche Gustavo Thoeni… oddio uno era austriaco e l’altro… al limite dell’italianità. Sinner è un ragazzo serio, determinato. Oggi nello sport per vincere devi avere la testa, restare concentrato. Lui si è saputo migliorare giorno per giorno. Piace agli italiano perchè è giovane, non ancora contaminato dallo show business e ha saputo migliorarsi giorno dopo giorno lavorando anche sulla sua testa come altri campioni. E’ una bella immagine di una bella Italia”.

In effetti la cura del dettaglio di Sinner è maniacale come quella che aveva Niki. Ma nel Sinner australiano c’è anche molto di Schumi: quel suo keep fighting. Quel continua a combattere senza mollare mai è stato un po’ il leit motiv della sua rimonta su Medvedev.

Ma ecco ancora Montezemolo sulla Ferrari. Lo potete rivedere qui anche sul Governo, i treni, la Fiat, la mobilità a 30 all’ora…. (https://www.la7.it/in-altre-parole/rivedila7/in-altre-parole-domenica-28012024-28-01-2024-524290

“Il mio cuore è sempre a Maranello e c’è chi crede io sia ancora presidente. Quest’estate a Napoli mentre passeggiavo mi si avvicina una persona e mi dice: che ci stai a fare qui, vai a lavorare che state facendo la figura dei ciccolattai… Gli ho dovuto spiegare che da sette anni non ero più là”.

“Il rinnovo del contratto di Leclerc è un atto di speranza. L’importante è dargli una macchina per vincere, speriamo sia la volta buona… la cosa che mi dispiace di questi ultimi dieci anni è non solo che la Ferrari non ha vinto più un mondiale, ma che non è neppure più stata in lotta per vincerlo fino alla fine. Se penso alle volte che io ho perso il mondiale all’ultima gara mi viene il mal di stomaco. Ricordo con Michael, con Irvine, addorittura con Massa che aveva tagliato il traguardo da campione e poi con Alonso due volte… Ecco spero che a Leclerc venga data una macchina per vincere uil Mondiale e non solo qualche gara e poi che all’ultima gara lo vinca”.

Sarebbe anche ora: da Kimi la Ferrari non ha più vinto il titolo piloti. Era il 2007.

Sulla politica e l’industria automobilistica è stato ancora più duro

“Sono molto preoccupato dall’inesorabile deindustrializzazione del Paese. Oggi non abbiamo più un’azienda automobilistica in Italia. La verità è che tutte le decisioni che riguardano il mercato italiano sono prese a Parigi. Siamo arrivati a un punto tra l’assurdo e l’umiliante, cioè che una macchina come la ‘600 venga prodotta in Polonia. Vedere produrre la ‘600 in Polonia, quando tutti gli stabilimenti ex Fiat sono in cassa integrazione, è una cosa che non mi pare vera”.

“La Meloni ha ragione a dire che le auto pubblicizzate come italiane debbano essere prodotte in Italia. Insieme a Germania e forse meglio della Francia, eravamo il Paese che produceva le più belle automobili del mondo. Oggi, visto che è così calata la produzione da quando è entrata in campo Stellantis, facciamo almeno in modo che delle aziende automobilistiche straniere vengano a produrre in Italia”

“Molti fornitori italiani mi hanno detto di aver ricevuto una lettera in cui si promuoveva il Marocco in termini di investimenti. E’ una brutta cosa. Io credo che in questo momento non abbia senso, avendo stabilimenti e fornitori così di qualità, così validi, che rischiano di andare in grande difficoltà”

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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