Doveva essere la gara di Lando Norris, è stata la gara della vita di Max Verstappen. Doveva essere la gara del ricordo Senna, portato in pista da Lewis Hamilton, ma alla fine la memoria di Ayrton l’ha onorata con una gara alla Senna, sempre lo stesso Verstappen. Merita il 10 in pagella e forse anche la lode. Ma quella lascitemela dare ai meccanici, agli addetti dei team che in una domenica pazzesca erano già in piedi alle 4. E qualcuno poi ha pure dovuto ricostruire un’auto…
10 a Max Verstappen. In una gara sola si è ripreso tutto. Quando il Mondiale sembrava svanire in direzione di Lando Norris, lui lo ha ripreso in mano con una gara alla Senna sulla pista di Ayrton. Magico e magistrale. Anche fortunato, vero, ma la fortuna non colpisce mai a caso. Quella partenza con il sorpasso triplo poi alla terza curva entra di diritto nella leggenda.
9 a Flavio Briatore, un altro che sarà anche fortunato, ma guarda caso ci azzecca sempre., L’Alpine era morta, seppellita. Ha portato sul podio Ocon e Gasly (voto 9 anche a loro) con un azzardo che ha pagato. Hanno aspettato una bandiera rossa chhe puntualmente è arrivata. Ma guidare senza errori non era semplice…
8 a Yuki Tsunoda. Protagonista sfortunato della gara dopo una qualifica mostruosa (ma complimenti a tutta la ex Minardi). Aveva messo le gomme da bagnato al momento giusto. Gli hanno mostrato bandiera rossa. Quanto rode.
7,5 a Liam Lawson, il migliore dei giovani. Mentre Colapinto e Bearman finivano a muro o fuori pista, lui finiva a punti davanti a Hamilton. E soprattutto all’uomo che sostituirà (Perez, voto 4).
7 a George Russell. Voleva di più dopo aver sognato la vittoria. Ha sbagliato i tempi del cambio entrando mentre soariva la Virtual Safety. Come Norris, ma almeno lui non si è giocato il Mondiale.
6,5 a Charles Leclerc. Non era il suo terreno e soprattutto non lo era per la sua Ferrari, ma almeno ha salvato la domenica limitando i danni nel Mondiale costruttori. Ha voluto anticipare lui il pit-stop e lo ha pagato…. Lo aspettiamo a Las Vegas.

5 a Carlos Sainz. Una settimana dopo la grande festa messicana vince l’oscar come miglior attore non protagonista in Brasile. Uno dei suoi peggiori weekend con due botte in poche ore…
4 a Lewis Hamilton che sembra aver perso il tocco magico. Una volta queste erano le sue gare. Pioveva e lui si faceva gigante. Questa volta è rimasto ai margini della gara. Continua a prenderle da Russell in qualifica e a lamentarsi della sua Mercedes. Toccherà alla Ferrari farlo resuscitare.
3 a Lando Norris. Era il suo giorno, lo ha riempito di errori fin dalla “falsa” partenza… e poi alla partenza vera si è fatto superare ancora una volta… Il complesso d’inferiorità verso Max sembra palese… Chiude il weekend vincendo la Sprint per grazia ricevuta (da Piastri, voto 5. Dai ragazzo dai…).
2 a Lance Stroll. Anche Prost finì fuori in un giro di ricognizione (Imola 1992), ma il Professore era allergico all’acqua. Baby Stroll di solito sul bagnato si gasava… tanto paga papà.
0 alla FIA, troppo lenta a prendere ogni decisione e agli organizzatori brasiliani che hanno messo l’asfalto nuovo sui vecchi dossi senza piallare il tutto. Sono pronti per essere ingaggiati dal sindaco Sala a Milano.


