Pagelline australiane: un Leclerc così non lo avete mai visto

Pagelline australiane, le prime della stagione con spruzzata di spumante italiano dopo le bollicine finte usate per celebrare i podi in Bahrain e Arabia Saudita.

10 e lode. A Charles Leclerc. Il predestinato non sbaglia un colpo. In qualifica e in gara dove solo alla seconda ripartenza dopo aveer preso un po’ di sporco un pista ha permesso a Verstappen di provare un attacco. Ma anche in quell’occasione ha tenuto i nervi saldi. Ha chiuso la porta e poi è volato via.

10 alla Ferrari che ha portato in pista un’auto consistente che non patisce temperature diverse o piste differenti. E soprattutto è velocissima fin dai primi chilometri. Si adatta a tutto. Come un tubino nero su una bella donna.

9 ad Alexander Albon che ha portatoi la Williams a punti con una strategia folle con stop per cambio gomme al penultimo giro….

8 a George Russell. Secondo podio stagionale, seconda volta (su tre) davanti a Hamilton. Questa volta è stato più fortunato (savorito dalla safery nel cambio gomme) che bravo. Ma comunque non ha sbagliato davvero nulla.

7,5 a Lando Norris. La McLaren ha avuto un accenno di ripresa. E Lando ne ha approfittato conua grande qualifica e una gara consistente facendo vedere i muscoli all’eroe di casa Ricciardo che aveva colorato di arancione papaya le tribune.

7 a Esteban Ocon. Anche lui come Russell ha a che fare con una vecchia volpe (come Alonso). Anche lui è davanti al compagno in classifica con in tre su tre in zona punti. La fortuna lo assiste. O meglio la sfortuna colpisce soprattutto Fernando.

6.5 a Valtteri Bottas che ha riportato l’Alfa Sauber in zona punti dopo la delusione in qualifica dove aveva visto interrotta la sua serie di 103 ingressi di fila in Q3 (bella forza 101 li aveva fatti in Mercedes…)

6 a Lewis Hamilton. Sta lottando con la peggior Mercedes mai guidata in vita sua. Ma ci mette l’anima per cercare di far meglio del suo compagno. Ammirevole per l’atteggiamento. Ma non fortunatissimo.

4 a Sebastian Vettel. L’Aston Martin ci mette tanto di suo, ma Seb ci ha infilato due errori non da lui. Valutare la pensione non sarebbe una cattiva idea.

3 a Stroll e Latifi. I due figli di papà hanno fatto un bel crash in qualifica. Colpa di Stroll secondi i commissari, ma certo Latifi c’è sempre di mezzo.

2 alla Red Bull. L’affidabilità che fine ha fatto: tre ritiiri su sei. Troppi. Sergio Perez salva la baracca (voto 7, solo un bel sorpasso all’esterno a Hamilton), Verstappen non ci riescem tradito ancora da un particolare con una brutta puyzza di benzina nell’abitacolo. (voto 6 e voito 8 come capo dei pompieri a dirigere le operazioni)

0 a Carlos Sainz. Non è stato fortunato, ma quell’errore al secondo giro è stato grave. Con calma (e una partenza migliore) avrebbe potuto arrivare a podio. Non si è ripreso dalla sfortuna di sabato quando la bandiera rossa di Vettel gli ha cancellato un super tempo. Peccato. ma è dalle difficoltà che risalgono i campioni.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. Charles mi era simpatico ma dopo che a pochi giri dalla fine ha chiesto se avesse potuto spingere di più per fare il giro più veloce, mi ha deluso. Lo scorso anno aveva una macchina che non andava nemmeno in discesa con il vento a favore. Ora non deve strafare. Le vacche magre possono ancora arrivare e di gare ne mancano ancora tante. Sbruffone.

  2. Da un lato peccato per Carlos: si sta tirando fuori da solo dalla lotta mondiale proprio in fase di rinnovo di contratto. Dall’altro Binotto avrà vita più facile a gestire una “selezione naturale” basata sulla classifica piuttosto che un’imposizione dall’alto su chi dovrà essere una prima guida.

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