Pagelline del #Mugello con un #Kimi vecchio stile e una #Ferrari irrecuperabile

Pagelline del millesimo gran premio Ferrari, un’altra tappa nella profonda depressione rossa in una gara pazza con un pizzico di paura in più del solito.

10 e lode alla Fia che negli anni ha lavorato incessantemente sulla sicurezza delle monoposto. Incidenti come quello di Giovinazzi e Sainz, ma anche come quello di Stroll o a Monza di Leclerc qualche hanno fa avrebbero avuto un esito ben diverso. Grazie a nome di Antonio e dei suoi colleghi.

10 a Lewis Hamilton. Voleva lasciare l’autografo in casa Ferrari. Lo ha fatto a modo suo dopo essersi distratto alla prima partenza. Gli ha fatto i complimenti anche Elkann. Sta esagerando con i messaggi politici, ma ci crede e quando la causa è giusta, beh va supportata.

9 ad Albon, primo Thai sul podio di un Gp dopo averne sfiorati due. Aveva una certa pressione addosso, ma ha risposto a Marko nel migliore dei modi. E quel sorpasso all’esterno a Ricciardo è un capolavoro. Lo avesse fatto Leclerc sarebbe in prima pagina.

8 al Mugello. La pista, magari un po’ stretta e con un solo punto di sorpasso, ha messo a dura prova a il talento (e il collo) dei piloti. Averne di circuiti cosi… e poi rivedere il pubblico in tribuna, ha fatto un bell’effetto.

7,5 a Kimi Raikkonen… davanti a una Ferrari, a tutte e due senza quei 5” dì penalità. Una domenica old style sulla pista dove vent’anni fa si mise in luce proprio con una Sauber.

7 al sabato di Leclerc, ma anche alle sue partenze. Bravo e fortunato in qualifica. Impotente in gara dove per resistere a Stroll si è mangiato le gomme. Dategli una Ferrari bella non solo nel colore.

6,5 a Stroll. Va forte, ma gli manca un po’ di buona fortuna. Però quella Racing Point che ormai nessuno attacca poi, ora monta anche le evoluzioni Mercedes 2019. Senza vergogna papà Stroll.

6 a Ricciardo. Sta facendo risorgere la Renault, ma gli manca ancora qualcosa per il podio… il sorpasso subito da Albon una volta lo avrebbe fatto lui…

5 a Vettel. Un po’ di più potrebbe provare a darlo anche se la SF 1000 fa decisamente schifo (colore a parte). Dovrebbe prendere esempio dal bimbo che gli sta accanto.

4 a Bottas. Ha sbagliato due partenze su tre. Ogni volta che cerca di far make a Hamilton ci rimette le penne. Un numero due. Mi pare assodato ormai.

3 a Giovinazzi e Sainz… hanno rischiato di farsi male per essersi fidati dell’accelerazione alla cieca di Latifi… un po’ improvvidi…

2 alla Red Bull. Povero Max era l’unico a poter reggere il ritmo delle Mercedes. È rimasto senza potenza fin dal via… ma il motorone Honda si rompe solo per Max?

1 a Gasly. Il vincitore di Monza è tornato al buio. Subito fuori in qualifica ha pensato bene di fare il prosciutto nel panino al via.

0 alla Ferrari. Ormai abbonata alle figuracce, ha rinunciato a reagire puntando tutto sul 2022 e qualcosa sul 2021. Una resa che non fa onore alla Storia. Ma la SF1000 è irrecuperabile davvero.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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