Rassegna stampa a poche ore da un Gp di Spagna che vedrà Leclerc scattare davanti a tutti. L’inizio di qualcosa di speciale…








Giorgio Terruzzi ritorna sull’errore del monegasco prima del capolavoro. “«Per fare qualcosa di importante in questo sport bisogna saper sguazzare al limite del disastro». La frase di Stirling Moss, campione degli anni 50, vale ritratto esatto di Charles Leclerc. Un pilota che fila su un crinale sottilissimo, a costo di sbagliare, consapevole di avere nervi saldi al punto di ricavare dall’errore un grano di sapienza, di velocità in più. Con il cuore in gola siamo noi, mentre gli stiamo dietro. Non lui. Possiede una grazia da immediati trasporti emotivi, abbinata a un tocco animalesco quando decide di osare. Fierezza agonistica, talvolta spietata. Più simile a Schumi o al miglior Alonso che a Villeneuve, generoso e scellerato”.
Alessandra Retico per Repubblica parla di “senso di Charles per l’attimo” e scrive di “pole alla Leclerc, testa, cuore freddo e talento animale in una Barcellona caliente di sole e 110 mila spettatori colmi di umanità. Con un giro soltanto, l’ultimo, il monegasco fa un falò delle proprie vanità. La squadra c’è: soddisfatta dagli aggiornamenti portati sulla macchina (un nuovo fondo per mitigare il saltellamento e recuperare prestazione, l’ala posteriore da alto carico, un diffusore ritoccato così come i deflettori) ma con molti timori sul degrado gomme e passo gara (scarso)”.
Andrea Fanì sulla Gazzetta ha scritto: “Si resta sempre un po’ sconvolti da Charles Leclerc: colpisce la distanza “umana” tra il sorriso e lo stile da ragazzo-a-modo quando non ha il casco in testa e la feroce determinazione, da predatore nato, quando è dentro la Ferrari. Ma in fondo è il marchio dei grandi, entrare in una dimensione talvolta così innata da sembrare inconscia”
Fulvio Solms sul Corriere dello sport-stadioconsidera: “Con la tecnica, con la strategia, con il cuore. Tre capolavori in un giorno sono merce rara in Formula 1, e tanto più preziosa se a confezionarli è la Ferrari. Un evento anche per il Cavallino, che non apriva la fila in Spagna addirittura da quattordici anni: con Kimi Raikkonen nel 2008 l’ultima volta, Montezemolo presidente, Domenicali caposquadra, il miglior Felipe Massa, altri tempi”.
Ho raccolto alcuni titoli apparsi in questo blog:
Pagelline trionfali dal #BahrainGp che ha aperto la stagione della rivoluzione in Formula1 con una doppietta Ferrari imprevista e imperdibile.
10 alla Ferrari
29/3
La Stampa: “Rossa sprint” – F1, una vittoria e tre podi nella doppia trasferta in Medio Oriente. Prossime tappe Australia e Imola favorevoli alla F1-75. Avvio mai così forte dal 2004 con Schumacher. La soddisfazione del team principal Binotto: «Più punti di Red Bull e Mercedes messe insieme»
Corriere dello sport-stadio: “Sempre più Ferrari” – Dopo l’exploit dell’esordio è arrivata la conferma: il team principal mette la Ferrari in modalità “avanti tutta”. Binotto: «E adesso gli sviluppi. Anche trovare uno o due decimi farà la differenza. Abbiamo più punti di Mercedes e Red Bull messe assieme». Unica singolarità: il silenzio del presidente dopo il doppio colpo
11/4
Leclerc e la Ferrari mondiale: 10 motivi per cui crederci
Leclerc è da mondiale. ecco i dieci motivi per cui crederci come li ho raccontati per il sito di Eurosport …
23/4
Binotto: strana quella bandiera rossa. La Mercedes? Non credo recupererà…
24/4
ImolaGp: Leclerc sbaglia tutto, Verstappen si prende il Max
Rassegna stampa: Ferrari spettacolo, ma a Miami è solo l’inizio
Dopo due mesi è già tutto finito?
Leclerc ha perso la vetta della classifica, idem nella classifica per squadra. La Mercedes è quella che più è progredita in questo GP, Verstappen ha preso bottino quasi pieno lasciando al compagno il giro veloce, solo un problema di surriscaldamento ha impedito a Lewis di star davanti a Sainz (che aveva già superato). E’ già alla rincorsa dopo sei gare. Ottimo mr. bean8, continua così!
Un’analisi ingenerosa la sua. La Ferrari ha fatto lampole e stava dominando la gara..