Rassegna stampa: quanti dubbi sulla Ferrari

Il male della Ferrari è oscuro e la Scuderia lotta contro un nemico invisibile. Ci sono tanti dubbi sulla Ferrari nei commenti del sabato mattina sui quotidiani. L’ora della verità arriverà solo alle 18, ma c’è già chi non ci crede più. E allora meglio occuparsi d’altro e raccontare la rinascita di Alonso come fa Repubblica il quotidiano di proprietà di John Elkann.

Stefano Mancini su la Stampa spiega le emergenze senza fine della Ferrari: “La centralina è stata sostituita, il problema che l’ha danneggiata è risolto, ma il conto dei danni sulla macchina di Charles Leclerc si allunga. Ieri sono stati sostituiti il motore e il sistema di recupero di energia Mgu-H. La Ferrari parla di «decisione prudenziale», che tradotta significa: sembra che non ci siano danni però non è il caso di rischiare un altro ritiro e mettere a dura prova il sistema nervoso del pilota. Anzi, per essere proprio sicuri, le stesse sostituzioni sono state fatte anche sulla vettura di Carlos Sainz. In prospettiva la Ferrari è in difficoltà. A un certo punto della stagione dovrà sostituire altri pezzi della power unit: arriverà a quattro e perderà posizioni al via. Da regolamento, e da semplice calcolo aritmetico, un motore con tutte le sue componenti in un campionato che prevede 23 Gran premi deve durare 8 fine settimana (con un margine di alcune centinaia di chilometri). La Ferrari rischia di dilapidare il tesoretto stagionale di pezzi di ricambio e di trovarsi presto in affanno. Per evitarlo, dovrà spremere il primo motore, quello sostituito ieri per prudenza, per disputare tutte le prove libere ed eventualmente correre i Gran premi meno impegnativi, per esempio Montecarlo e Ungheria”.

Daniele Sparisci sul Corriere della sera dice: “Ormai basta un cigolio a far sussultare Leclerc nell’abitacolo. Il primo avversario della Ferrari è l’affidabilità: in teoria doveva essere stata messa sotto controllo con mesi di stress test sui banchi di Maranello. nelle libere la Ferrari è stata abbottonatissima, con mappature «sgonfie», sembrava ancora un test. Con parti nuove da provare e lavoro sul passo. Solo così si spiegano il nono tempo di Charles e il decimo di Carlos, se fossero veri ci sarebbe da tremare. Nel box sono convinti di poter lottare per le zone alte oggi (con lo spagnolo, il monegasco sarà retrocesso), e si sentono rassicurati dalle indicazioni sul ritmo, vicino a quello dell’Aston Martin di Alonso”.

Repubblica parla di “elisir di Alonso” tornando sul podio ottenuto nella gara d’apertura in Bahrain. Giuseppe Antonio Perrelli scrive: “Negli ultimi trent’anni solo altri due piloti sono saliti sul podio da over 40: Nigel Mansell, che a 41 anni e 3 mesi vinse a Melbourne su Williams, e Michael Schumacher terzo con la Mercedes a Valencia nel 2012, a 43 anni e 5 mesi. Il fuoriclasse tedesco, maniacale nella preparazione, è stato il suo modello. Lo spagnolo ha aggiunto qualità e novità, consapevole del peso dell’età sulle risposte fisiologiche. Negli ultimi anni ha seguito gli studi americani sulla neuroplasticità, allenando il cervello nella sua capacità di modificarsi e adattarsi. Le foto di novembre 2022, avvicinate agli scatti sul podio del Bahrain, mostrano i chili persi per sfruttare la nuova grande occasione di una carriera”.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Onestamente non capisco coloro nel team Ferrari che si stupiscono della pressione mediatica: ma si rendono conto che l’inizio di stagione è grandemente deludente dai test pre campionato?? L’aspettativa di combattere per il titolo è molto lontana, oggi onestamente manca pure quella di vincere un gp (a meno di ritiri altrui). Certo dobbiamo essere prudenti ed evitare ancora giudizi definitivi, ma se ci fosse oggi ancora Binotto io forse (purtroppo) sarei tra quelli che ne invocherebbero le dimissioni…

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.