Fulmine giallo. Signore in giallo. Lampo giallo. Ottovolante. Addirittura Leclerc come Schumi. C’è tanta voglia di festa nei titoli dei quotidiani italiani sulla Pole Ferrari a Monza. Sarà una domenica di festa, ma quanto durerà?
È già scattato il toto Max: in quanti giri lo riprenderà? Dieci giri e gli sarà dietro poi si vedrà. La Ferrari ha osato, assetto molto scarico per essere più veloce in rettilineo, la Red Bull ha un drs potentissimo. Se Charles riesce a tenere Max a più di un secondo il gioco è fatto, se si avvicina potrebbe finire come un anno fa con un bel ciocco alla prima chicane.
La certezza è che dalla pole parte Charles Leclerc, al sabato veloce quanto al venerdì nelle prove libere. Ma oggi? Stefano Mancini su La Stampa sottolinea: “La pole position di Leclerc salutata dal boato dei tifosi è il simbolo della stagione Ferrari. Il sabato di Maranello è sempre ricco di attese. Vive di emozioni velocissime, di cronometri che scorrono per un centinaio di secondi. Quel singolo giro dimostra quanto è potente una monoposto e quanto veloce e spregiudicato un pilota. Poi arriva la domenica e le speranze, tante, troppe volte deludono. quest’ anno, con una facilità di sorpassi persino esagerata, conviene avere una vettura veloce e ben bilanciata per la gara. Partire al palo serve forse ancora a Montecarlo, di sicuro non dà più un grande vantaggio nemmeno tra le curve strette dell’Hungaroring. La F1-75, in parte dipinta di giallo in occasione dei 100 anni dell’Autodromo di Monza, è un magnifico animale da qualifica che gli errori e l’affidabilità hanno penalizzato in gara”.
Alessandra Retico su Repubblica considera: “Non è una pole come le altre, questa di Leclerc a Monza. Somiglia di più a una promessa, anzi a un’attesa”.
Giorgio Terruzzi sul Corriere della sera, rilancia: “Siamo solo alla vigilia, abbiamo avuto sin troppe domeniche deludenti, la Red Bull mostra i muscoli sul passo, però non è solo e sempre questione di classifiche. Che la Ferrari sia riuscita a smaltire i dolori ostentati tra Belgio e Olanda, mica detto. Per questo è stata così intensa la festa, ieri. Lo spettro della quaresima dopo carnevale svolazza sopra le tribune, tra gufi e riti scaramantici. Una gran voglia, ecco, pagana e disperata, di godimento. Di un godimento sacrosanto”.
Dalla Francia, per L’Équipe, Frédéric Ferret scrive che “Leclerc è al suo posto. Quello vero. La pole. Senza discussioni. Mentre quasi metà griglia è stata capovolta a causa dei cambi di motore (nove piloti interessati su venti), lui ha fatto segnare il miglior tempo. È di nuovo a pari merito con Max Verstappen per le prime posizioni in partenza in carriera (17). Bisognava sentire le grida selvagge che hanno salutato il suo tempo, avreste dovuto vedere la tribuna in fiamme quando il suo rivale Verstappen, pochi secondi dopo, è arrivato a quasi due decimi”.