Rassegna stampa: sospetti Red Bull e sogni Ferrari

Rassegna stampa pre qualifiche di Baku con tanto stupore per la velocità della Ferrari… l’ala della RedBull e il botto di Charles…

Intorno alle prestazioni della Red Bull che sembrano dominanti anche al GP di Baku, c’è questo retropensiero malizioso che riguarda le ali. Il caso risale al Gp di Barcellona, la FIA ha esaminato i reclami e tutte le scuderie che hanno montato il dispositivo che fa flettere le appendici dovranno mettersi in regola entro il 15 giugno. 

La Fia ha attaccato degli adesivi gialli sugli alettoni così le telecamere di videosorveglianza s’accorgono di tutte le inclinazioni sospette. 

Alessandra Retico per Repubblica racconta che “il carico verticale aumenterà a 1000 Newton per lato contro i 750 attuali mentre la flessione massima rimarrà di 1 millimetro come è già adesso; il carico longitudinale cresce da 500 a 750 Newton per lato con una piega massima di 1 millimetro contro i 3 attuali. Viene introdottol’angolo di flessione all’indietro dell’ala: massimo 1 grado”. Stefano Mancini su la Stampa avverte: “Regola d’oro della F1: se non sei in grado di copiare un trucco dei tuoi avversari, dimostra che è illegale”.

Un’ala l’ha rotta Charles Leclerc andando di nuovo a sbattere come a Montecarlo. Daniele Sparisci sul Corriere della sera racconta quanto costa sfasciare una macchina nella formula 1 attuale. “Se Gilles Villeneuve avesse corso ai giorni nostri avrebbe dovuto cambiare stile di guida. Sfasciare una macchina è sempre stato un problema, ma nella moderna Formula 1 del controllo dei costi lo è ancora di più. I prezzi dei «ricambi» non sono quelli del carrozziere. Distruggi un’ala anteriore? Sono 80-85 mila euro, il costo di un Suv Maserati. Le sospensioni? Si possono superare i centomila euro (per ogni elemento). I Gp cittadini piacciono per le emozioni delle monoposto che sfiorano i muretti, ma fanno tremare i meccanici e chi dietro a una scrivania si occupa di far quadrare i conti. In un quadro di risparmi forzati, l’incubo peggiore è dover sostituire un intero telaio. Il conto sale oltre quota un milione, quanto un quadrilocale nel centro di Milano”.

Luigi Perna sulla Gazzetta dello sport legge le prove libere con una lente diversa. “Non sono le ali (che si flettono alle alte velocità riducendo la resistenza aerodinamica) il problema per cui la Mercedes ieri è partita con il passo sbagliato in Azerbaigian. Né il motivo per cui le Red Bull di Sergio Perez e Max Verstappen si sono piazzate davanti a tutti nelle prove, precedendo le rosse di Carlos Sainz e Charles Leclerc. La parola chiave è “grip”. Quell’aderenza che le macchine di Milton Keynes hanno subito trovato, fra le curve e i muretti del circuito cittadino di Baku, e che invece è mancata alle Mercedes. c’è anche chi sospetta che in Mercedes vogliano ingigantire i problemi, in parte bluffando, per sostenere la loro strategia politica”.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Mai claim fu più azzeccato: Red Bull ti mette le aaaaaliiii!
    Mi sà però che qualcuno gliele farà togliere…

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.