Rassegna stampa: tutti per il Maxismo (e per la Ferrari risorta a sorpresa)

Max splende, Charles si accende. Verstappen chi altri? Infinito Verstappen. Formula Max. Il sito http://www.lo slalom.it lo chiama addirittura Maxismo. Un bel titolo. La rassegna stampa del Gran premio del Belgio esalta super Max e applaude la Ferrari senza fidarsi troppo però perché quest’anno la stagione in Rosso viaggia molto su un rollercoster dove però è spesso in discesa.

Ecco la rassegna stampa di https://www.loslalom.it/

Daniele Sparisci, Corriere della sera: “Max ha ridicolizzato Perez e la penalità (partiva sesto), come in quelle partitelle al parco dove a un certo punto si mischiano le squadre, ma il fenomeno continua a segnare. Otto vittorie di fila, dieci in 12 Gp, stavolta gli hanno impedito di prendersi il punto del giro veloce”  

Stefano Mancini, la Stampa: “Chi è in grado di recuperare un distacco che quando va bene è di un secondo al giro? Probabilmente nessuno. I grandi cicli terminano con un cambio di regolamento: il prossimo è nel 2026. La rincorsa è appena cominciata”.  

Umberto Zapelloni, Il Giornale: “L’unico avversario di Max Verstappen ormai è il suo ingegnere. Gianpiero Lambiase, l’italiano nato a Londra che lo dirige dai box, ha cercato di riprenderlo un paio di volte, fino ad arrivare a dirgli di «guidare con la testa» e non sforzare troppo le gomme. Il botta e risposta tra Max e il suo ingegnere ha spezzato la noia”.  

Giorgio Burreddu, Corriere dello Sport-Stadio: “Il brutto con Max Verstappen è che ha reso tutto una routine”.

Gianluca Gasparini, la Gazzetta dello sport: “George Russell è giovane, corre in F.1 da sole 5 stagioni e non è un tecnico o progettista navigato. Ma l’occhio non gli manca. Alla fine del GP del Bahrein, prima gara del Mondiale andata in scena nel marzo scorso, è sceso dalla sua Mercedes e ha pronunciato una frase lapidaria: «Mi aspetto che le Red Bull vincano tutte le gare di questo 2023, non vedo chi possa sfidarli». Ha fatto un po’ di rumore, lì per lì. Tutti l’hanno guardato con l’aria di un mezzo rimprovero, come si fa con certi bambini che senza filtri tirano fuori verità scomode o imbarazzanti”.    

Giorgio Pasini, Tuttosport: “La Pasqua Rossa arriva in piena estate, più in ritardo del Capodanno cinese e senza fuochi d’artificio ma, come si dice, meglio tardi che mai”.    

Giorgio Terruzzi, Corriere della sera: “A Spa abbiamo avuto una macchina capace di vincere tra i perdenti. Resta da capire se si tratta dell’ennesima oscillazione o di un progresso autentico, da confermare al rientro, in Olanda a fine mese e magari a Monza, dove toccherà gratificare almeno un poco una tifoserie strapazzata da troppi eventi negativi. Anche perché la squadra che per prima saprà assestarsi in alto, invece di offrire luci ed ombre in alternanza, avrà la possibilità di conquistare un gran numero di punti. Riposeranno i piloti, meno gli altri, a cominciare da Fred Vasseur, il cui tocco ancora non compare, così come Enrico Cardile, inavvicinabile direttore tecnico Ferrari, che dovrà scovare qualche altra risorsa nascosta tra le ali e il fondo di questa Ferrari, descritta troppo spesso come una ragazza inespressa”.  

Leo Turrini, Il Resto del Carlino: “Ieri sulle Ardenne abbiamo visto la Rossa migliore del campionato. Lontana dai Bibitari, per carità. Ma sulla pista più bella e più dura Carletto Leclerc si è preso un podio per niente dovuto alle circostanze. Il passo gara era buono. Azzeccata la strategia, felici i cambi gomma. Soprattutto, la Rossa è stata tranquillamente davanti alla Mercedes, che le ha tentate tutte pur di strappare il terzo posto al monegasco, e alla Aston Martin, per tacere della McLaren. Sia chiaro: questo è il minimo sindacale e Fred Vasseur di sicuro ne è ben conscio. Era e rimane inaccettabile vedere una Rossa confinata tra la settima e la decima posizione. Perdere fa parte delle cose della vita. Incassare umiliazioni anche no, grazie”    

Massimo Calandri, Repubblica: “Frédéric Vasseur ha cominciato a disegnare la Ferrari che davvero sarà più veloce di tutte, ma non arriverà prima del 2025”.    

Mauro Coppini, Corriere dello Sport-Stadio: “Al di là dei cambiamenti climatici, è da molto tempo che la pioggia la fa da padrona, specie nelle regioni del nord Europa. Un evento che non fa che scompigliare quei regolamenti che pure sembrano in grado di tenere al guinzaglio l’universo intero. Ed è curioso che il produttore degli pneumatici che “calzano” le monoposto di Formula 1 non ritenga opportuno spingere su soluzioni che vadano al di là delle semplici gomme da bagnato, il cui risultato si scontra con tecnologie che per pesi e per configurazioni aerodinamiche sempre più sofisticate, ne annullano gli effetti. E se per un pedone quando piove basta alzare il bavero e aprire l’ombrello, per la Formula 1 la paura fa novanta”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. fozza ferrari che vincete il campionato!! Eccome, no? Settimana scorsa erano da buttare, oggi sono campioni. Fantastci i tifosi ferrari: sono i peggiori, forse anche peggio degli intertristi! Coerenza: cos’è? Anche a tre gare dalla fine, dovessero vincere, sarebbero capaci di dire che “con un pò di fortuna” avrebbero vinto…

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