Non sarà ancora il giorno del giudizio, ma almeno quello della verità sì. Domani, mercoledì, la Federazione Internazionale ci dirà solo se qualche team a superato la barriera di 145 milioni di dollari imposta dal budget cap per il 2021. Non ci dirà ancora a quale pena andrà incontro il team colto con le mani nella marmellata.
Per il giudizio finale bisogna infatti attendere che la Cost Cap Administration trasmetta le sue conclusioni al Cost Cap Adjudication Panel, un comitato di giudici (da 6 a 12) che può ascoltare i team indagati e quindi decidere il tipo di sanzione da applicare in caso di accertata colpevolezza. Si può arrivare anche a un patteggiamento, se il team riconosce la violazione. E’ pure prevista l’immunità per chi collabora rivelando informazioni utili all’inchiesta. Il Panel è formato da membri dell’Assemblea generale Fia e dai rappresentanti dei team non coinvolti.
Per il 2021 il limite era di 145 milioni di dollari: da questa cifra sono però escluse le attività di marketing; gli stipendi dei piloti e le loro spese di viaggio; gli stipendi dei tre membri più importanti del team; più altre voci minori piuttosto specifiche e complesse. E il budget può aumentare in base a numero di GP, di gare sprint e test previsti in stagione.
Regolamento Budget Cap
Le pene vanno dalla multa all’esclusione dal campionato successivo passando per penalizzazioni nel campionato costruttori o in quello piloti, riduzione delle ore di sviluppo concesse nella prossima stagione, squalifiche per un certo numero di gare. Insomma uno spettro decisamente grande. Che cosa rischi la Red Bull lo capiremo meglio una volta quantificata l’infrazione che, secondo le indiscrezioni è decisamente superiore al 5% che porterebbe ad una reprimenda e a poco più.
Quello che rischia Red Bull se l’infrazione verrà confermata superiore al 5%
- Detrazione punti classifica Costruttori
- Detrazione punti Piloti
- Sospensione gara/e
- Esclusione dal campionato
- Limitazioni sui test
- Riduzione Cost Cap
Quello che rischia Aston Martin che avrebbe superato il limite meno del 5%
SITUAZIONE ASTON MARTIN – PENALITA’ SPORTIVA MINORE
- Rimprovero pubblico
- Detrazione punti nella classifica Costruttori
- Detrazione punti Piloti
- Sospensione gara/e
- Limitazioni sui test
- Riduzione Cost Cap
Per la credibilità della Formula 1 è necessario che si arrivi ad una punizione esemplare ben diversa da quella che abbiamo visto messa in opera domenica a Singapore con Perez. Oggi la Red Bull ha 137 punti di vantaggio sulla Ferrari, capirete anche voi che una punizione di 130 punti pur enorme significherebbe poco. Mentre una punizioni di 10 punti a Verstappen nella classifica dello scorso anno significherebbe moltissimo.
La Ferrari, in caso tutto venga confermato, propenderebbe su una riduzione del Cost Cap per la Red Bull 2023 o una limitazione delle ore di sviluppo, cioè una punizione che vada a influire sul futuro. Qualcosa che ha un senso.
Sarebbe più corretto andare a modificare le classifiche dell’anno scorso e di quest’anno che, a consuntivo, sono state alterate. Penalizzare il futuro ha meno senso anche perchè, adesso che sanno cosa hanno sbagliato, il prossimo anno nasconderanno meglio i costi e saranno quindi liberi di proseguire nel loro crimine.Ovvio che la ferrari non ci guadagnerebbe molto da una penalizzazione di punti sia del 2021, sia del 2022 ma la Mercedes e Hamilton moltissimo.