Ultimo weekend di Formula 1 ad Abu Dhabi. Lewis Hamilton non poteva mancare. Ha atteso l’esito del tampone fino all’ultimo e, dopo che Russell si era già presentato in conferenza vestito da pilota Mercedes, ha fatto sapere di essere guarito…
L’annuncio è arrivato poco prima delle 19 ora europe, nella notte degli Emirati… Hamilton corre a riprendersi la sua Mercedes… la ricreazione è finita… Ha trascorso i suoi 10 giorni di quarantena, ha passato i test ed ora è pronto… Russell tornerà sulla Williams… Aitken tornerà a casa…
Mattia Binotto è tornato a casa. Lewis Hamilton non è ancora arrivato. Arrivi e partenze per la Formula 1 che si avvicina all’ultimo Gran premio di una stagione breve (17 gare, mai così poche dal 2009). George Russell si presenta con la divisa Mercedes alla conderenza ufficiale, ma ammette: “Non so ancora se correrò con loro. Stiamo aspettando notizie da Lewis. Se lui guarirà tornerò alla Williams”. La notizia gli arriverà poi di notte…
La Mercedes ha aspettato Lewis fino all’ultimo momento. La sua è una corsa contro il tempo più difficile di quelle a cui è abituato in pista. Prima di volare ad Abu Dhabi deve avere in mano un tampone negativo… Per Hamilton questo ed altro. In fin dei conti, Russell a parte, tutti o rivorrebbero al suo posto. Gli organizzatori per avere un motivo d’interesse in più, il team per evitare altre chiacchiere, Bottas per evitare altri paragoni scomodi.
C’era tempo fino a sabato in fin dei conti… Intanto la Mercedes ha annunciato una livrea speciale con i nomi di tutte le persone che lavorano al progetto Formula 1 tra Germania e Inghilterra…
Il più intervistato alla vigilia è stato Sebastian Vettel che a un certo punto ha detto: “Adesso basta ripetere sempre le stesse cose….”. Poi però è ripartito: “Ho avuto un legame speciale con tutto il team, anche perché qui ha vinto Michael Schumacher. È chiaro che ci sia da parte di media e tifosi una certa pressione, ma questa la mettono tutti i piloti su loro stessi. Di certo non la userò come scusa per questi risultati. Come ho già detto, qui abbiamo fallito. È un’osservazione onesta, credo. Volevamo essere i più forti, battere la Mercedes e diventare campioni. Non è successo e ci sono stati dei motivi”. Pochi dubbi sui suoi momenti più belli passati in Ferrari: “Certamente la prima vittoria, quella in Malesia nel 2015, non la dimenticherò mai . Anche quelle di Monte Carlo nel 2017 e di Montreal nel 2018 sono state speciali”.
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