#Senna e #Ferrari, la vera storia, raccontata da Fiorio

La scorsa settimana un’intervista di Carlo Cavicchi a Piero Fusaro publicata su Quattroruote ha rialzato il sipario sull’operazione Senna in Ferrari condotta a suo tempo da Cesare Fiorio. Fusaro (leggi qui) si spoglia di ogni responsabilità su quella scelta, ma ecco la versione decisamente diversa di Cesare Fiorio.

Il comandante, responsabile della gestione sportiva Ferrari dal 10 marzo 1989 al 16 maggio 1991, ha ancora copia di quel contratto (pubblicato sulla sua biografia edita da Giorgio Nada). Un contratto in cui in alto a sinistra si legge Ayrton Senna MC a testimonianza del fatto che il rapporto Fiorio-Senna era diretto.

Siamo ancora ai tempi del fax, quando alle 17.30 del 9 luglio 1990, dall’appartamento al nono piano dello Houston Palace di Montecarlo di Ayrton parte il contratto firmato con la Ferrari.

“Fusaro era completamente tagliato fuori”, racconta Fiorio dalla sua masseria pugliese. “Io e Ayrton eravamo d’accordo su tutto, ma Fusaro si mise a farmi una serie di dispetti clamorosi, togliendomi delle deleghe, mettendomi dei paletti. Prima di tutto ha preso Prost e lo ha portato da Romiti, poi è andato dallo sponsor Marlboro che era nostro, ma anche della McLaren”.

“Ha cominciato a dire pensate che casino se venisse Senna… ha insomma alzato un gran polverone mettendomi contro una serie di barriere che hanno reso impossibile proseguire il discorso con Ayrton… Ho dovuto rinunciare e ho capito che la mia stagione alla Ferrari stava per finire”.

“La mia tratattiva con Senna era completamente segreta. Io andavo a casa sua a Montecarlo o a San Paolo, non ci facevamo mai vedere parlare in pista. E’ una trattativa che ho condotto personalmente in grande segreto”.

“Fusaro che è rimasto zitto per vent’anni, tira in ballo l’Avvocato, ma io con Agnelli avevo un ottimo rapporto. Andavamo in barca e a sciare assieme. Agnelli non c’entrava nulla nella vicenda. Figuriamoci se Agnelli poteva intervenire sulla Formula 1 senza coinvolgermi visto il rapporto che c’era tra noi”.

“Senna poi non è mai arrivato in Ferrari. Avremmo avuto il miglior pilota del mondo e soprattutto lo avremmo tolto ai nostri avversari”. E probabilmente oggi sarebbe ancora tra noi.

La versione di Fiorio appare più credibile i quella dell’ex presidente. L’intervento di Agnelli per allungare il contratto di Prost, magari ci fu anche, ma a innescare gli sbarramenti anti Senna fu probabilmente proprio lo stesso Fusaro. E ancora ci chiediamo il perchè…

Il contratto Senna – Ferrari tratto dal libro Fiorio, l’uomo che attirò Senna alla Ferrari di Giorgio Nada Editore
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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

3 commenti

  1. C’è qualcosa che non capisco: qui si parla della stagione 1991. Dopo, anche nelle successive fino al 1994, nessuno ha più tentato di farlo arrivare in ferrari? Tutti si accusano o si attribuiscono il merito dì averlo quasi fatto arrivare in rosso, ma perchè poi nessuno ci ha ritentato? Non è andata in porto la trattaiva per quell’anno, ma possibile che nessuno ci abbia pensato a rifarla nei successivi? Se nessuno lo ha riproposto, dopo, allora alla fine la decisione di non arrivare in ferrari è stata presa da tutti: Ayrton e ferrari e non c’è un solo responsabile

    1. Nel 92/93 la Ferrari non era messa benissimo. Ci furono contatti ma Ayrton fini in Williams dove avevano vinto tutti… li però fini anche la sua storia

      1. Grazie: non conoscevo il seguito.

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