
Si riparte dall’Olanda, da casa Verstappen dove Mazx ha monopolizzato pole e gradino più alto del podio nelle ultime due edizioni. Dopo la pausa più lunga degli ultimi anni, la Formula 1 torna in pista per gli ultimi 10 gran premi della stagione. Nei primi 12 GP stagionali Max ha conquistato 314 punti su un massimo di 336, ossia il 93,45 per cento. Solo Alberto Ascari nel 1952 e 1953 e Jim Clark nel 1963 e 1965 sono riusciti a chiudere un’annata in Formula 1 con percentuali superiori, ma solo grazie al sistema degli scarti in vigore ai tempi.
Nei campionati senza scarti il primato è di Michael Schumacher che nel 2002 con la Ferrari dotata di impianto frenante Brembo totalizzò 144 punti su 170, cioè l’84,71 per cento. Ai tempi i dischi in carbonio avevano appena 72 fori di ventilazione, tutti disposti su un’unica fila, con diametro di 10mm, rispetto agli oltre mille fori da 3 mm l’uno delle monoposto attuali.
Istruzioni per l’uso:
- Teatro di gara il Circuit Zandvoort che secondo i tecnici Brembo rientra nella categoria dei circuiti poco impegnativi per l’impianto frenante. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2.
- Uno dei tratti caratteristici è la presenza delle curve 3 e 14 con un banking di circa 19 gradi, più del doppio del catino di Indianapolis. Ciò si ripercuote sul set up delle monoposto che a sua volta condiziona il funzionamento dei freni.
- Al Gran Premio d’Olanda sarà utilizzata la mescola Pirelli C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft. È la stessa scelta degli ultimi due anni da quando la pista è tornata nel calendario di Formula 1, con la differenza che l’attuale mescola C1 è più morbida rispetto alla precedente.
- Sul circuito di Zandvoort sono stati disputati 32 Gran Premi di Formula 1, a partire dal 1952. La pista è ritornata nel calendario dal 2021 dopo 35 anni di assenza.
- La scuderia più vincente è la Ferrari con 8 primi posti e il pilota con più successi (4) nella storia del tracciato è Jim Clark.
- La maggior parte dei piloti ha concluso la gara 2022 dopo aver effettuato tre soste. Sulla carta, la strategia più veloce a Zandvoort è a due soste, con la possibilità anche di effettuare un solo pitstop nel caso si riescano a gestire al meglio le gomme. Lo scorso anno, l’opportunità della sosta aggiuntiva, con la parte finale della gara corsa su Soft, è stata offerta dalla safety-car, entrata in pista prima virtualmente e poi fisicamente.
- I sorpassi non sono certamente facili per via dei continui cambi di direzione dovuti alle numerose curve e alla sede stradale a tratti molto stretta. Le qualifiche sono quindi ancora più importanti per poter ottenere un buon piazzamento in gara.
- La pista di Zandvoort è stata inaugurata nel 1948 e si trova tra dune di sabbia, a poche decine di metri dal Mare del Nord. Come succese anche a Sakhir, può accadere che il vento proveniente dalla costa spinga della sabbia sulla pista, diminuendo l’aderenza degli pneumatici.
- Il fine settimana olandese è il primo dopo la pausa estiva del campionato. La F1 correrà anche la prossima settimana a Monza. Dall’1 al 3 settembre si disputerà infatti il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2023, gara di casa per i team Ferrari e AlphaTauri.
- In 9 delle 14 curve della pista olandese i piloti di Formula 1 impiegano i freni: ma se dalla curva 8 alla curva 13 i freni sono sempre indispensabili dalla curva 4 alla curva 7 incluse non vengono mai azionati. In un giro i piloti utilizzano i freni per 11,3 secondi, equivalenti al 16 per cento dell’intero GP.
- L’estrema scorrevolezza della pista è confermata dalla presenza di un’unica curva in cui i tempi di frenata raggiungono i 2 secondi e di appena 4 curve con spazi di frenata di almeno 55 metri. Tre sono invece le frenate con un carico sul pedale del freno di oltre 100 kg, eppure dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico di 61 tonnellate e mezzo, quasi come nel GP Austria.
- Delle 9 frenate del GP Paesi Bassi 2 sono considerate impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e le 4 restanti sono light.
- La frenata più impegnativa è quella alla prima curva perché le auto beneficiano di un rettilineo di 1,1 km e della mancata frenata all’ultima curva: le monoposto si affidano ai freni a 310 km/h e scendono a 118 km/h in soli 119 metri.
- Per riuscirci i piloti frenano per 2,28 secondi, esercitando un carico sul pedale del freno di 141 kg e affrontando una decelerazione di 4,7 g.
Il parere di Mario Isola:
“La seconda parte della stagione inizia con un appuntamento particolarmente affascinante. Il Gran Premio d’Olanda si corre infatti a Zandvoort, una delle piste più tradizionali e impegnative dell’automobilismo sportivo, tornata nel calendario della Formula 1 da tre anni sull’onda dell’entusiasmo creato nei Paesi Bassi dai successi di Max Verstappen, che ha ripagato i suoi tifosi con due vittorie nelle ultime due edizioni. Il tracciato è molto sinuoso e presenta due curve sopraelevate, la 3 e la 14, con una pendenza maggiore rispetto a quelle di Indianapolis, tanto per offrire un termine di paragone. Sulle curve con queste caratteristiche cresce lo stress sulle gomme in quanto le normali forze esercitate verticalmente aumentano perché la velocità di percorrenza è molto maggiore rispetto a curve senza pendenza. Per questa gara abbiamo scelto di presentare nuovamente, almeno come denominazione, le stesse mescole dello scorso anno (C1, C2 e C3): va tenuto presente che l’attuale C1 è stata introdotta in questa stagione e si posiziona fra la C2 e la vecchia C1, ora nota come C0. Sotto il profilo delle strategie, nel 2022, in una gara dove ci furono anche due neutralizzazioni, ben 14 piloti, fra cui i primi tre classificati, utilizzarono tutte e tre le mescole, a conferma dell’ampio ventaglio di opzioni disponibili per i muretti delle squadre”
Consigli per video giocatori
Affrontare in modo corretto Curva 1 del Circuit Zandvoort nel videogioco Formula 1 è piuttosto semplice: la staccata va iniziata dopo aver oltrepassato il cartello dei 100 metri. Si scala fino in terza marcia e progressivamente ci si sposta all’interno, arrivando a lambire il cordolo ma senza salirci. Trattandosi di un tornante, non bisogna aprire subito il gas, ma attendere alcuni secondi, facendo attenzione anche nello scaricare a terra la potenza in uscita di curva.


