
Mamma mia che spettacolo. Lewis Hamilton e Max Verstappen sono due pugili che non arretrano di un millimetro. La loro è una una battaglia tra giganti. Una sfida all’ultimo millesimo con Lewis Hamilton che si prende la prima pole in Arabia Saudita, una pole meravigliosa, mentre Max Verstappen ha finito la sua corsa contro l’ultimo muro della pista, quando stava per sedersi al tavolo ed aprire la sua bottiglia di champagne.
Max aveva la pole in mano, aveva sommato due miglior tempi nei primi due settori, stava sfiorando i muri ad ogni curva e alla fine non ce l’ha fatta a tenere la sua Red Bull lontana dalla barriera nell’ultima curva prima del traguardo. In un colpo ha perso la pole e pure la prima fila per colpa (o merito) di Bottas alla sua centesima qualificazione di fila tra i top 10 e ora avrà l’angoscia di verificare che il cambio della sua auto sia a posto.
Max stava completando un giro davvero speciale, magico. Ma su una pista così devi essere perfetto e anche un po’ fortunato. Max ha sbagliato e l’angelo custode che lo aveva protetto nel primo settore quando aveva baciato un primo muro, si è girato dall’altra parte quando ne aveva ancora bisogno. Ci ha provato come devono fare i campioni. Ci era quasi riuscito. L’ultima curva gli è stata fatale. “Purtroppo ho fatto un errore terribile, stavo facendo un giro favoloso e ho toccato il posteriore. Ero in vantaggio di 0”2 fino all’ultima curva. Spero di non aver danneggiato il cambio”.
Adesso dovrà cambiare piani perché davanti si ritrova anche Bottas che potrebbe aiutare Hamilton a riprendersi la leadership del campionato. Potrebbero essere decisivi i compagni di squadra. Bottas ha risposto presente, Perez è rimasto lontano e non potrà essere di grande aiuto.
Nel giorno dei giganti ha fatto il miracolo Charles Leclerc portando la Ferrari in seconda fila, davanti a una Red Bull. Dopo il botto di ieri si è rifatto con gli interessi mentre Sainz ha preso un muro in Q2 rovinando l’ala posteriore (“ho perso la macchina senza aspettarmelo, ho evitato l’impatto, ma ho rovinato l’ala e poi ci ho provato ancora ma nel secondoi tentativo mi è mancata l’ala… Un oiccolo errore mi è costato tantissimo”) e mancando il passaggio tra i primi 10. Partirà 15° non avrà una domenica facile. Un’altra impresa l’ha invece firmata Antonio Giovinazzi che sui circuiti cittadini si esalta. Un incoraggiamento per il suo futuro elettrico. Un altro rammarico per chi non lo ha più voluto in Formula 1.

Verstappen sarà campione del mondo se:
1) vince il GP con il giro più veloce e Lewis Hamilton finisce dal sesto posto in giù
2) vince senza giro veloce e Hamilton non arriva più su del settimo posto
3) chiude al secondo posto con il giro più veloce e Hamilton non finisce nei primi nove
4) chiude al secondo posto senza giro veloce e Hamilton resta fuori dai primi dieci.
Negli altri casi il Mondiale sarà deciso all’ultima corsa.



Oggi bisogna ammetterlo: il mondiale è nelle mani di Hamilton, poi magari sarò smentito ma Verstappen continua a non essere maturo: prende penalità stupide (scorsa gara) o non ha il senso del limite (era già stato miracolato dal muro).
Ci sono altri segni di immaturità, ad esempio l’atteggiamento “io entro e se l’altro non si scansa finiamo fuori entrambi” non paga nell’ottica campionato soprattutto se succede quando hai un vantaggio tecnico e butti tutti gli sforzi (vero Monza?).
Mi sa che Marko ha portato un po’ sfortuna con le sue dichiarazioni…
Max aveva il mondiale in mano ora lo sta buttando