Verstappen provoca Hamilton, ma anche Kimi, Leclerc, Sainz, Giovinazzi….

Pensieri e parole alla vigilia del Gran premio d’Olanda che deve far dimenticare la farsa di Spa. Pista nuova per tutti, o quasi, visto che c’è chi vi ha corso con le formula minori in passato. Maz stuzzica Lewis. Leclerc dà speranza ai ferraristi. Pronti a partire? Gp d’Olanda: istruzioni per l’uso di Zandvoort che torna dopo 36 anni

Max Verstappen attacca Hamilton

“Se Russell va in Mercedes renderà la vita molto difficile a Hamilton. Ha guidato la vettura in Bahrain, l’anno scorso, e già dal primo giro è stato un osso duro per Bottas. È normale aspettarsi che con più esperienza andrà ancora più veloce. C’è da dire, però, che quando fai la tua prima gara in un team, la squadra ti guida nell’assetto, perché inizialmente non sai dove mettere le mani“, ha detto Verstappen nella conferenza stampa del Gran Premio d’Olanda. “È successo lo stesso con me in Red Bull: ho detto al team di seguire tutto quello che faceva Ricciardo perché non avevo idea di come rendere la macchina veloce. In generale, sono molto fiducioso sul rendimento di Russell in Mercedes. Anche a Spa ha tirato fuori una grande prestazione: naturalmente hanno costruito un assetto da bagnato, ma arrivare secondi su una Williams è stato impressionante. Mi aspetto che faccia molto bene se ottiene quel sedile“.

Hamilton: fischiatemi pure

“I fischi fanno parte dello sport, il tifo olandese è molto passionale. Mi piace venire in Olanda, Amsterdam è una delle migliori città del mondo. E ho anche dei fan qui, anche se probabilmente non saranno molti, anzi saranno una minoranza nelle tribune! Mi posso dunque aspettare dei fischi, anche se io non andrei mai a un evento per contestare qualcuno. In generale penso che i tifosi britannici non fischino, si godono semplicemente l’evento: non credo di averli mai sentiti fischiare (in realtà Silverstone, arrivato subito dopo Euro 2020, sembra smentire questo assunto, ndr). Se guardi una partita di calcio capisci quanto sia normale questa cosa: i tifosi sono passionali e possono avere antipatia per qualcuno, io non lo farei ma lo rispetto, questo è lo sport. Che fischino pure, cercherò di trasformare questa energia negativa in positiva, in modo che possa darmi vantaggi nella guida“.

Charles Leclerc: su questa pista non puoi sbagliare

“Mi piace molto il posto. Ho già corso qui nel 2015 in Formula 3 e mi piace molto la pista. E in F1 credo possa esserlo. Soprattutto in qualifica. Sicuramente è una pista che non ti consente errori, come un circuito cittadino, ed è per questo che mi piace molto. Speriamo di poter fare bene”.

“Non direi che per noi lo scorso fine settimana sia stato negativo. Certo, non è stato eccezionale, ma è andato come ci aspettavamo potesse essere sulla carta prima del fine settimana. E’ arrivata la pioggia e non è stato facile mettere le gomme nella giusta finestra di utilizzo. Abbiamo provato a farlo in vista delle qualifiche, ma è andata come abbiamo visto. Dobbiamo cercare di imparare più che possiamo dall’esperienza fatta a Spa per tornare forti e speriamo di fare meglio la prossima volta”.

“Credo che i due punti sopraelevati siano super eccitanti. Anche per noi piloti, perché potremo provare linee che di solito non facciamo. Grazie al banking potremo vedere qualche traiettoria molto esterna che di solito non vediamo. Dunque vedremo”.

“Credo che una macchina veloce sull’asciutto debba esserlo altrettanto sul bagnato. Sul bagnato le gomme sono difficili da portare nella giusta finestra d’utilizzo. Questo va a modificare anche lo stile di guida dei piloti, che devono fare determinate cose per preparare le gomme prima di un giro veloce. Abbiamo visto andare molto bene la Williams sul bagnato, la scorsa settimana. Evidentemente loro hanno trovato qualcosa che noi ancora non abbiamo trovato, almeno sul bagnato, per quanto riguarda la preparazione delle gomme. Ci lavoreremo. Ma non credo che il lavoro fatto sulla macchina quando è asciutto possa andare a rovinare le performance sul bagnato”.

“E’ davvero speciale correre a Monza. Lo è per me, ma lo è anche per la Ferrari. Per ognuno di noi è stato assolutamente incredibile vincere 2 anni fa. Ma credo che quest’anno sarà più difficile. Lo scorso anno è stato molto difficile e quest’anno credo che potremo fare meglio, se confrontiamo il nostro potenziale a quello dello scorso anno. Sulla carta sarà una pista difficile, ma sarà un weekend con la Sprint Qualifying, quindi un format differente. Cercheremo di trarre vantaggio da quella situazione. Però, ripeto, sulla carta sarà una pista difficile per noi”.

Antonio Giovinazzi e il maestro

Carlos Sainz e il compleanno

Era il 2010 quando, per la prima volta, ho corso qui, con la Formula BMW, pioveva molto e il tempo era variabile. Poi sono tornato altre due volte in F3 e mi sono divertito molto. Questo circuito era incredibile, uno dei miei preferiti, quindi non riesco a immaginare come ci si senta con una F1. Sarà intenso, unico, soprattutto ora con i cambiamenti che hanno apportato e non vedo l’ora di scendere in pista”.

Spa è stata complicata, ancora non capiamo perché sotto la pioggia non fossimo dove ci aspettavamo,  soprattutto pensando a Imola, quando la macchina era ottima sul bagnato. A Spa abbiamo sofferto molto a livello di grip e speriamo che sia qualcosa di unico, e tornare ai nostri livelli qui a Zandvoort”.

“La squadra mi ha fatto una bella sorpresa per il mio compleanno, non me l’aspettavo. Mi hanno chiesto di presentarmi a Maranello alle 9 del mattino per cambiare la mia auto in uso e, quando mi hanno informato, ho provato a rimandare questo appuntamento, visto che subito dopo dovevo partire, ma alla fine ovviamente ho detto ‘okay’. Sono arrivato dove mi avevano indicato e… mi sono trovato davanti centinaia di persone della squadra, che mi aspettavano per augurarmi buon compleanno. Mi è piaciuto molto, è stata davvero una bella sorpresa. Poi mi sono messo in viaggio per un evento con Shell e quindi ho giocato a golf con Lando”.

Kimi e il futuro

“Il piano iniziale era quello di ritirarmi prima dei 30 anni, non ha funzionato…Non so ancora cosa farò dopo, non ho programmi. Li ho sempre avuti negli ultimi anni, tra Formula 1 e rally. Ora non li voglio. Questo è uno dei motivi per cui ho voluto voltare pagina. Non ho fretta, non ho pensato a nulla in particolare per il mio futuro e non ho voglia di pensarci. Se sapessi qualcosa del mio futuro adesso, lo annuncerei, ma non ho piani ora come ora. Voglio godermi il tempo libero senza un programma che non sia quello di stare con la mia famiglia, e ne sono felice. Chi lo sa, forse farò qualche gara, forse no. Davvero non lo so“.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.